• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Campionati del mondo di MTB, Livigno

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[comunicato stampa] - Livigno (SO), _31 agosto 2005 . - Finisce come nessuno si sarebbe mai aspettato. La Spagna si riappropria del titolo mondiale di staffetta, che ha inaugurato oggi la rassegna iridata di Livigno, tornando su quel trono che già era stato suo nel 1999 e 2000, agli albori di questa specialità, e lo fa nella maniera più entusiasmante, rivoluzionando le gerarchie stabilite sino a quel momento. Ne fa le spese anche l’Italia, che coglie comunque uno spettacolare argento rimanendo, unica fra le squadre medagliate, sempre nel cuore della corsa.

Marco Bui era stato infatti lesto alla partenza, chiudendo il primo giro al comando, poi Longo aveva dovuto cedere il passo alla Svizzera, rimanendo comunque a tiro. Nella terza frazione la Lechner dava il cambio al quarto posto, subendo la rimonta di Usa e Nuova Zelanda che però presentavano al suo cospetto atleti maschi. Nell’ultimo giro succedeva l’imprevedibile: l’ex campione del mondo José Hermida effettuava sorpassi su sorpassi andando a regalare al quartetto spagnolo, fino allora sempre nelle retrovie, una clamorosa medaglia d’oro. La rimonta riusciva anche alla Francia grazie a un altro dei favoriti per il cross country di domenica, Cedric Ravanel, a dispetto di problemi alla bici che lo costringevano a una sosta e permettevano così all’azzurro Schweiggl di superarlo e proiettarsi verso un prestigioso argento, ancor più importante per i problemi alla catena che hanno avuto sia lui che Bui.

A fine gara grande entusiasmo in casa iberica per un oro insperato soprattutto dopo la defezione della Fullana: “Quando sono partito – racconta Hermida, unico componente rimasto del bis iridato ’99-2000 – pensavo solo a risalire dall’undicesima posizione, senza pormi obiettivi, poi lungo il percorso ho avuto anche fortuna per i problemi tecnici di Francia e Italia. La staffetta mi piace, mi diverte, vincere qui è il massimo”. In casa azzurra l’esordio positivo è un toccasana per il prosieguo del Mondiale: “La scelta di mantenere identica la stessa formazione del titolo europeo ha pagato – sentenzia il Ct Morelli – inoltre abbiamo un Bui in ottime condizioni, che fa ben sperare”. Il corridore mestrino fra l’altro, a dispetto della catena saltata sull’ultima parte del percorso che lo ha costretto a una sosta di una quindicina di secondi, ha chiuso con il miglior tempo parziale, inferiore anche a quello di Hermida. Un fattore che lo rinfranca per il grande appuntamento di domenica: “Io sto bene, è evidente, ma anche gli altri vanno forte. Dipenderà un po’ dal tempo e da come si metterà la gara, intanto però un argento in casa lo abbiamo portato”.

Domani intanto altri due titoli in palio, nel cross country juniores maschile e femminile. In casa azzurra Schweiggl, se recupererà dallo sforzo, potrebbe proporsi ancora per una posizione di prestigio. Sempre domani prove cronometrate per la downhill, per l’attribuzione dell’ordine di partenza nella grande finale di sabato.



CLASSIFICA

Team Relay (7,580 km x 4)

1 Spagna 1:26:02 ( RUZAFA CUETO Ruben, AVILES GILABERT Oliver, GAMONAL FERRERA Rocio, HERMIDA RAMOS Jose Antonio)

2 Italia 1:26:21 a 0:19 ( BUI Marco, LONGO Tony, LECHNER Eva, SCHWEIGGL Johannes)

3 Francia 1:26:32 a 0:30 ( VUILLERMOZ Alexis, TEMPIER Stéphane HANSEN Séverine, RAVANEL Cédric)

4 Svezia 1:26:43 a 0:41 ( LINDGREN Emil, WENGELIN Mattias, OSTERGREN Maria SWE, KESSIAKOFF Fredrik)

5 Svizzera 1:27:24 a 1:22 ( VOGEL Florian, SCHURTER Nino, HENZI Petra, FANGER Martin)

6 Polonia 1:28:02 a 2:00 ( GALILSKI Marek, BATEK Dariusz, WLOSZCZOWSKA Maja, DZIALAKIEWICZ Adrian)

7 USA 1:28:13 a 2:11 ( CRAIG Adam, SCHULTZ Samuel, HAMMAKER Kyle, MC CONNELOUG Mary)

8 Germania 1:28:13 a 2:11 ( SAHM Stefan, GUTMANN Heiko, RUDIGER Benjamin, SPITZ Sabine)

9 Canada 1:28:56 a 2:54 ( FEDERAU Ricky, LAZARSKI Martin, KINDREE Neal, SYDOR Alison)

10 Nuova Zelanda 1:29:24 a 3:22 ( LEUCHS Kashi, ROY Marcus, AVERY Clinton Robert, JOSEPH Rosara)

Timing & Results by TISSOT - Swiss Watches since 1853



CRONACA DI GARA

Ha sparato tutte le sue cartucce il pistolero J. A. Hermida che nell’ultima tornata ha letteralmente sovvertito la linea di gara delineatasi nei primi tre giri, portando la Spagna a conquistare il primo oro di questi mondiali livignaschi.

Bui partito in sordina si dimostra fenomenale nel recupero che lo condurrà al passaggio del testimone al coequiper Tony Longo con 10” di vantaggio sull’elvetico Florian Vogel e 5” sul neozelandese Kashi Leuchs, decisamente più attardati i rappresentanti elite degli USA e della Germania.

Tony Longo condurrà la gara per tutta la durata della sua fatica in compagnia del rosso crociato Nino Schuter presentandosi appaiati in zona cambio cedendo il testimone alle rispettive compagne Eva Lechner e Petra Henzi che accuserà l’attacco della esuberante svizzera ritardando di oltre un minuto il cambio con lo junior Johannes Schweiggl il quale ripartendo in compagnia dello Junior polacco e dell’elite francese si getteranno all’inseguimento della seconda piazza occupata in quel momento dall’ americana Mary Mc Connuloung schierata a sorpresa in ultima frazione.

In quel momento ad Hermida partito da quarto componente, il ct spagnolo chiedeva quello che da tutti veniva ritenuta mission impossible, colmare gli oltre 3 minuti che lo separavano dalla decima posizione alla testa della corsa.

In compagnia dello svedese Fredrik Kessiakoff il catalano inizia la sua rimonta fino a raggiungere il nostro Junior che aveva nel frattempo agguantato lo sfortunato svizzero appiedato da una foratura.

Stessa sorte anche per il transalpino Cedric Ravanel che dovrà cedere all’incalzare dell’iberico che proprio nelle battute finali riescirà a distanziare pure il nostro azzurro e coronare un’impresa ritenuta fino ad 8 km prima impensabile, quella di portare la formazione spagnola sul gradino più alto del podio.

Alle sue spalle 19” più tardi transiterà il nostro portacolori Schweiggl che con comprensibile emozione regala alla nazionale campionessa continentale di Alfonso Morelli l’argento iridato, registrando il miglior risultato italiano nella storia della staffetta mondiale.

Sull’ultimo gradino rimasto libero del podio ecco salire la formazione transalpina che vedrà tagliare il traguardo con il suo capitano a 30” di ritardo dal battistrada.

Svezia e Svizzera completeranno nell’ordine la classifica dei top five in questa prima kermesse iridata giungendo rispettivamente a 41” e 1’22” dalla Spagna.





INTERVISTE



SPAGNA:
Ruben Ruzafa Cueto: Penso di aver fatto una bella gara e sono particolarmente ottimista anche per il titolo U23 di venerdì, in quanto sto cominciando a sentire gli effetti benefici del periodo di preparazione in altura che abbiamo fatto ai 2500 m . di Sierra Nevada.



Oliver Aviles Gilabert: ci tenevo molto a fare bene per le ambizioni di classifica della mia squadra ed è per questo che ho dato il meglio di me spingendo al massimo sulla salita iniziale e controllando sul resto del tracciato.



Rocio Gamonal Ferrera: Non ho eccessivamente sofferto il carico di responsabilità dovuto alla mia prima convocazione in nazionale e soprattutto all’assenza della capitana Fullana, ho sempre amministrato la mia gara mantenendo il passo delle mie avversarie in salita senza prendermi eccessivi rischi in discesa.



Josè Antonio Hermida Ramos: oggi penso proprio di aver fatto la gara perfetta, sempre a manetta, come dite voi, in salita soprattutto nella prima dove mi sono trovato a dover recuperare l’enorme gap in compagnia dello svedese Kessiakoff, in discesa penso di aver rischiato un po’ troppo ma è andata bene, così a tutta anche nel tratto finale in pianura.

Quest’ anno voglio prendermi la rivincita dopo gli sfortunati eventi della scorsa stagione che ho già dimenticato, concentrandomi al massimo sulla mia preparazione in vista di questo appuntamento su cui sono molto ottimista.

In merito al tracciato non posso far altro che apprezzare le caratteristiche tecniche volutamente inserite dagli organizzatori, peccato che sia troppo lungo e dispersivo, poco accessibile al pubblico.


ITALIA:

Marco Bui: purtroppo mi si è sganciato il pedale appena partito e ho iniziato la salita a metà gruppo, costretto ad una faticaccia per rientrare sui primi, appena riuscito ho preso subito la testa della corsa buttandomi a capofitto in discesa guadagnando un buon margine.

Margine che si è ridotto in pianura a causa di un salto di catena senza il quale avrei potuto guadagnare anche più vantaggio.



Tony Longo: volevo assolutamente mantenere la testa della corsa che avevamo guadagnato con Marco e per questo ho spinto a tutta sulla salita iniziale, nella discesa ho però pagato lo sforzo in termini di brillantezza sbagliando un paio di traiettorie, mentre in pianura devo dire che mi sono sentito le gambe decisamente imballate.



Eva Lechner: ho ricevuto il testimone da Tony in prima posizione e per questo mi sono sentita subito in dovere di spingere al massimo tallonando per tutta la prima salita l’atleta svizzera che mi ha però dato qualche metro in discesa e soprattutto in pianura dove ho sofferto più del previsto.



Johannes Schweiggl: ho condotto la mia corsa interpretandola come una cronometro, al massimo in salita e di più ancora sulle discese, ho preso morale quando ho visto che lo svizzero e Ravanel avevano avuto guasti tecnici, ma proprio mentre mi trovavo in testa ho avuto un salto di catena che si è piegata non permettendomi di spingere al massimo, proprio quando sopraggiungeva Hermida alla velocità di una moto…proprio non sono riuscito a tenergli la ruota!


Foto: http://www.cometapress.com/public/public/comunicates_view.asp?IDC=775
 

bove

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canaglia ha scritto:
nieente diretta quindi grazie tante...

Ma scherzi ???? molto meglio che la televisione pubblica si occupi del caso Cassano, di Bonolis o delle porcate giudiziarie del calcio. Molto più interessante di un Mondiale organizzato in casa, ti pare????
 

bove

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[comunicato stampa] - Livigno (SO), 1 settembre 2005 - Il cross country a livello juniores parla danubiano. E’ questo il verdetto della seconda giornata dei Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike in svolgimento a Livigno. Le gare di XC riservate alle categorie giovanili hanno premiato rispettivamente la ceka Tereza Hurikova e l‘austriaco Robert Gehbauer, e se nel primo caso il risultato era tra quelli preventivati, la vittoria dell’austriaco di Villach è una sorpresa, soprattutto per come è maturata. Il corridore del 1987 ha letteralmente dominato la corsa attaccando sin dal primo giro e percorrendo in assoluta solitudine gran parte dei 29 km di gara, aumentando sempre il vantaggio fino a superare i due minuti nei confronti dei più immediati inseguitori. Gehbauer, che quest’anno aveva già vinto in Italia nella prova di Coppa Europa a Malé, ha preceduto il francese Olivier Sarrazin e il belga Tim Wjinands che hanno battagliato a lungo per la conquista della medaglia d’argento. In casa italiana ottima prova per Christian Cominelli: il corridore di Edolo, che non era fra le punte della squadra italiana, ha compiuto una prova molto giudiziosa, partendo tranquillo ma inserendosi già nel primo giro nelle prime dieci posizioni, soggiornando nel gruppo che inseguiva i tre di testa: “A un certo punto ho anche sperato di riprendere il francese e il belga, li vedevo vicini, ma nell’ultimo giro mi sono mancate un po’ le forze. Va comunque bene così”. Va detto d’altronde che Cominelli è al suo primo anno da junior, nel 2006 potrà giocare le sue carte per il podio con maggiori possibilità e convinzione.

La gara femminile ha anch’essa avuto una dominatrice nella ceka Hurikova, andata all’attacco già nel primo dei due giri transitando con quasi un minuto e mezzo di vantaggio a metà gara. Alle sue spalle podio per la tedesca Klein, autrice di una notevole rimonta nel secondo giro, e bronzo alla slovena Zakelj. La Hurikova non è nuova a imprese internazionali: atleta che si divide fra la strada e la Mtb, lo scorso anno aveva vinto a Verona il titolo mondiale a cronometro su strada sempre fra le juniores, e aveva ottenuto nella mtb il bronzo ai Mondiali di Les Gets. Per quanto riguarda le azzurre, la migliore è stata Judith Pollinger, finita 12. a 7’07” dalla vincitrice. Sfortunata Claudia Sieder, incappata in una caduta nelle battute finali che le ha precluso l’ingresso nelle prime dieci posizioni.

Domani il programma prevede la prova di cross country riservata agli Under 23 (0re 13.00), con Tony Longo, già bronzo ai Mondiali 2002 da junior, che punta a un piazzamento di rilievo. Sempre domani verranno attribuite le medaglie nel Trial femminile nelle specialità 20 e 26 pollici, e in serata si svolgeranno le qualificazioni del 4Cross (ore 18.00). Tra le 13.00 e le 15.00 le prime medaglie di trial con le donne impegnate nella categoriA unica di 20”/26”.
 

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[comunicato stampa] - Livigno (SO), 2 settembre 2005 – La produzione televisiva dei Campionati Mondiali UCI di Mountain Bike e Trial di Livigno è stata affidata a RAI che, oltre a diffondere le immagini in tutto il mondo, ha programmato nel proprio palinsesto alcuni momenti importanti. Una sintesi delle gare downhill di sabato verrà trasmessa il 3 settembre dalle 18.00 alle 18.55 su RAI 3 e su Rai Sport Sat dalle 19,55 alle 20,25, mentre per la gara di 4Cross è stata prevista la diretta su satellite dalle 20,25 alle 21,30.

Il giorno successivo, domenica 4 settembre, nell’ambito del pomeriggio sportivo, RAI 3 trasmetterà una differita delle gare Cross Country dalle 16,30 alle 18,00 e su Rai Sport Sat dalle 18:25 alle 19:40.

Il commento dei servizi giornalistici è affidato ad Auro Bulbarelli e Davide Cassani, sempre presenti in questi giorni nel parterre delle gare e tra i padiglioni del Mountain Bike World Village.
 

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LA SVIZZERA MOOR VINCE NEL TRIAL

[comunicato stampa] - Livigno (SO), _31 agosto 2005. La diciottenne svizzera Karin Moor è la prima medaglia d’oro assegnata dal trial ai Campionati Mondiali in corso a Livigno. L’elvetica continua così la sua tradizione vincente, essendo imbattuta ai Campionati sin dal 2001, anno nel quale la specialità è stata abbinata nella sua effettuazione della rassegna iridata alla mountain bike. La Moor ha accumulato nel corso della manche di finale che prevedeva due sezioni, 18 punti di penalità, la sua prestazione peggiore fra le quattro che le sono valse nell’ultimo quadriennio il titolo mondiale. Alle sue spalle sono finite la tedesca Ann-Christin Bettenhausen, con 23 penalità, e la spagnola Mireia Abant Condal con 37. Si ripete così il podio della passata edizione a Les Gets: “Devo dire che la concorrenza è stata minore che negli anni scorsi – ha detto la neocampionessa del mondo – anche se il tracciato scelto dagli organizzatori non era per nulla semplice, e le penalità non sono state poche”. Nella finale a otto non erano presenti atlete italiane.



INTERVISTE



1. Moor Karin, SUI: Vengo dal Canton Aarau, ma lavoro a Basilea in un laboratorio chimico. Questo è il mio 5. titolo di campionessa del mondo trial. Mi é piaciuto molto il percorso: preferisco i percorsi naturali piuttosto che artificiali, questo era perfetto per me: 70% naturale (legno soprattutto) e 30% artificiale.



2. Bettenhausen Ann-Christin, GER: Mi piace di più questo percorso di quello dello scorso anno. Nessun problema con l'altitudine: dopo un paio di gg. mi sono abituata. Karin é una mia amica oltre che rivale nel trial: abbiamo le stesse scarpe, gli stessi pantaloni e la stessa bici.



CLASSIFICHE



1. Moor Karin (SUI) 1010550 000105000 18

2. BETTEN HAUSEN Anne Cristin (GER) 00012550 00011530 23

3. ABANT CONDAL Mireia (SPA) 53122252 11003352 37

4. ABANT CONDAL Gemma (SPA) 01023552 51551552 47

5. MIRAMOND Lucie (FAR) 13124555 02024555 49

6. PESENTI Julie (FRA) 02115551 05554551 50

7. TSIRELSON Elibeta (RUS) 55555555 55555555 80

8. COMBE Floriane (FRA)
 

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IL RUSSO TROFIMOV CAMPIONE DEL MONDO UNDER 23

Soluzione in volata per il Mondiale U23 di cross country a Livigno: il russo Trofimov batte l’elvetico Fluckinger, bronzo all’altro svizzero Schurter al comando per tutta la corsa. Primo azzurro Tony Longo, nono.


[comunicatop stampa] - Livigno (SO), 2 settembre 2005 - La gara degli Under 23 ha riservato sorprese fino all’ultimo metro: lo svizzero Schurter, che ha comandato per tutta la corsa, ha perso l’oro sull’ultima salita per una foratura, così è stato il russo Yuri Trofimov a laurearsi campione del mondo di categoria, coronando così un anno per lui davvero importante, con il titolo nazionale russo assoluto e il bronzo agli Europei di categoria. Livigno ha regalato per la prova Under 23 una giornata dai due volti atmosferici: sole nella prima parte e scosci di pioggia nella seconda, che hanno appesantito la fatica dei corridori, trovatisi a pedalare per oltre due ore e un quarto, lunghezza inusuale per gli Under 23. Sin dal via è stato lo svizzero Schurter, campione mondiale juniores uscente, a prendere l’iniziativa, provando a imitare quello che avevano fatto ieri l’austriaco Gehbauer e la ceka Hurikova fra gli juniores. Il suo vantaggio è andato aumentando fino al minuto, nei confronti del connazionale Fluckinger e del russo Trofimov, mai insidiati nel loro inseguimento. Quando le posizioni sembravano consolidate, Schurter ha visto svanire i suoi sogni di gloria per una foratura. Trofimov e Fluckinger lo hanno superato giocandosi in volata la vittoria, con il russo che ha anticipato il rivale imboccando per primo l’ultima curva, soluzione tattica ideale per andare a vincere: “Nella prima parte ho avuto un problema alla catena che mi aveva fatto perdere terreno nei confronti dei due elvetici – ha spiegato il ventunenne russo – poi sono ripartito spendendo molte energie per riagganciare il secondo posto. Ora niente feste: a settembre ci sono i Mondiali su strada, conto di far bene anche a Madrid”.

Il primo degli italiani è stato Tony Longo, che ha chiuso al nono posto dopo essere partito molto forte e avere gravitato a lungo fra la quarta e la sesta posizione: “Ho scelto di partire abbastanza tranquillo e stare a ruota nel gruppetto, ma nella seconda parte ho sentito le energie venire progressivamente meno. Il mio sogno era entrare fra i primi 5, ma il nono posto rispecchia le mie possibilità”. Buona prova anche per Marco Aurelio Fontana, 11.. Domani penultima ricca giornata di gare, con l’assegnazione dei titoli elite e juniores di downhill e in serata il grande spettacolo del 4Cross.



CURRICULUM VINCITORI



CHI E’ YURI TROFIMOV

Yuri Trofimov è nato il 26 gennaio 1984. Pratica la mountain bike dal 2000, abbinata alla strada come praticamente tutti i russi di categoria. Si era messo in luce ai Mondiali di Kaprun 2002, quando colse l’argento fra gli juniores precedendo l’azzurro Tony Longo, suo rivale anche a Livigno. Ai Mondiali Under 23 è finito 32. nel 2003 e 15. nel 2004. Quest’anno ha conquistato il titolo nazionale russo e il bronzo agli Europei di categoria. In Coppa del Mondo ha preso parte a quattro prove, cogliendo il miglior risultato a Spa dove è giunto 22.. Si è cimentato anche nella Coppa del Mondo Marathon, finendo 21. a Riva del Garda. Lo scorso anno era stato selezionato per i Giochi Olimpici di Atene, dove ha chiuso al 27. posto.



CLASSIFICHE



CrossCountry U23 – 41 km

Rank Name Nat Team Race Time

1. TROFIMOV Yury RUS Russian Federation 2:17:30

2. FLÜCKIGER Lukas SUI Switzerland 2:17:31

3. SCHURTER Nino SUI Switzerland 2:19:25

4. FUGLSANG Jakob Diemer DEN Denmark 2:20:11

5. SPENCER Philip GBR Great Britain 2:20:39

6. VAN HOUTS Rudi NED Netherlands 2:20:40

7. RUDIGER Benjamin GER Germany 2:20:58

8. MCCONNELL Daniel AUS Australia 2:22:05

9. LONGO Tony ITA Italy 2:22:19

10. MANETSCH Gion SUI Switzerland 2:23:18

Classifiche complete = http://www.cometapress.com/public/public/comunicates_view.asp?IDC=796

Analisi di gara su= http://www.cometapress.com/public/public/comunicates_view.asp?IDC=797
 

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