[comunicato stampa] - Livigno (SO), _31 agosto 2005 . - Finisce come nessuno si sarebbe mai aspettato. La Spagna si riappropria del titolo mondiale di staffetta, che ha inaugurato oggi la rassegna iridata di Livigno, tornando su quel trono che già era stato suo nel 1999 e 2000, agli albori di questa specialità, e lo fa nella maniera più entusiasmante, rivoluzionando le gerarchie stabilite sino a quel momento. Ne fa le spese anche lItalia, che coglie comunque uno spettacolare argento rimanendo, unica fra le squadre medagliate, sempre nel cuore della corsa.
Marco Bui era stato infatti lesto alla partenza, chiudendo il primo giro al comando, poi Longo aveva dovuto cedere il passo alla Svizzera, rimanendo comunque a tiro. Nella terza frazione la Lechner dava il cambio al quarto posto, subendo la rimonta di Usa e Nuova Zelanda che però presentavano al suo cospetto atleti maschi. Nellultimo giro succedeva limprevedibile: lex campione del mondo José Hermida effettuava sorpassi su sorpassi andando a regalare al quartetto spagnolo, fino allora sempre nelle retrovie, una clamorosa medaglia doro. La rimonta riusciva anche alla Francia grazie a un altro dei favoriti per il cross country di domenica, Cedric Ravanel, a dispetto di problemi alla bici che lo costringevano a una sosta e permettevano così allazzurro Schweiggl di superarlo e proiettarsi verso un prestigioso argento, ancor più importante per i problemi alla catena che hanno avuto sia lui che Bui.
A fine gara grande entusiasmo in casa iberica per un oro insperato soprattutto dopo la defezione della Fullana: Quando sono partito racconta Hermida, unico componente rimasto del bis iridato 99-2000 pensavo solo a risalire dallundicesima posizione, senza pormi obiettivi, poi lungo il percorso ho avuto anche fortuna per i problemi tecnici di Francia e Italia. La staffetta mi piace, mi diverte, vincere qui è il massimo. In casa azzurra lesordio positivo è un toccasana per il prosieguo del Mondiale: La scelta di mantenere identica la stessa formazione del titolo europeo ha pagato sentenzia il Ct Morelli inoltre abbiamo un Bui in ottime condizioni, che fa ben sperare. Il corridore mestrino fra laltro, a dispetto della catena saltata sullultima parte del percorso che lo ha costretto a una sosta di una quindicina di secondi, ha chiuso con il miglior tempo parziale, inferiore anche a quello di Hermida. Un fattore che lo rinfranca per il grande appuntamento di domenica: Io sto bene, è evidente, ma anche gli altri vanno forte. Dipenderà un po dal tempo e da come si metterà la gara, intanto però un argento in casa lo abbiamo portato.
Domani intanto altri due titoli in palio, nel cross country juniores maschile e femminile. In casa azzurra Schweiggl, se recupererà dallo sforzo, potrebbe proporsi ancora per una posizione di prestigio. Sempre domani prove cronometrate per la downhill, per lattribuzione dellordine di partenza nella grande finale di sabato.
CLASSIFICA
Team Relay (7,580 km x 4)
1 Spagna 1:26:02 ( RUZAFA CUETO Ruben, AVILES GILABERT Oliver, GAMONAL FERRERA Rocio, HERMIDA RAMOS Jose Antonio)
2 Italia 1:26:21 a 0:19 ( BUI Marco, LONGO Tony, LECHNER Eva, SCHWEIGGL Johannes)
3 Francia 1:26:32 a 0:30 ( VUILLERMOZ Alexis, TEMPIER Stéphane HANSEN Séverine, RAVANEL Cédric)
4 Svezia 1:26:43 a 0:41 ( LINDGREN Emil, WENGELIN Mattias, OSTERGREN Maria SWE, KESSIAKOFF Fredrik)
5 Svizzera 1:27:24 a 1:22 ( VOGEL Florian, SCHURTER Nino, HENZI Petra, FANGER Martin)
6 Polonia 1:28:02 a 2:00 ( GALILSKI Marek, BATEK Dariusz, WLOSZCZOWSKA Maja, DZIALAKIEWICZ Adrian)
7 USA 1:28:13 a 2:11 ( CRAIG Adam, SCHULTZ Samuel, HAMMAKER Kyle, MC CONNELOUG Mary)
8 Germania 1:28:13 a 2:11 ( SAHM Stefan, GUTMANN Heiko, RUDIGER Benjamin, SPITZ Sabine)
9 Canada 1:28:56 a 2:54 ( FEDERAU Ricky, LAZARSKI Martin, KINDREE Neal, SYDOR Alison)
10 Nuova Zelanda 1:29:24 a 3:22 ( LEUCHS Kashi, ROY Marcus, AVERY Clinton Robert, JOSEPH Rosara)
Timing & Results by TISSOT - Swiss Watches since 1853
CRONACA DI GARA
Ha sparato tutte le sue cartucce il pistolero J. A. Hermida che nellultima tornata ha letteralmente sovvertito la linea di gara delineatasi nei primi tre giri, portando la Spagna a conquistare il primo oro di questi mondiali livignaschi.
Bui partito in sordina si dimostra fenomenale nel recupero che lo condurrà al passaggio del testimone al coequiper Tony Longo con 10 di vantaggio sullelvetico Florian Vogel e 5 sul neozelandese Kashi Leuchs, decisamente più attardati i rappresentanti elite degli USA e della Germania.
Tony Longo condurrà la gara per tutta la durata della sua fatica in compagnia del rosso crociato Nino Schuter presentandosi appaiati in zona cambio cedendo il testimone alle rispettive compagne Eva Lechner e Petra Henzi che accuserà lattacco della esuberante svizzera ritardando di oltre un minuto il cambio con lo junior Johannes Schweiggl il quale ripartendo in compagnia dello Junior polacco e dellelite francese si getteranno allinseguimento della seconda piazza occupata in quel momento dall americana Mary Mc Connuloung schierata a sorpresa in ultima frazione.
In quel momento ad Hermida partito da quarto componente, il ct spagnolo chiedeva quello che da tutti veniva ritenuta mission impossible, colmare gli oltre 3 minuti che lo separavano dalla decima posizione alla testa della corsa.
In compagnia dello svedese Fredrik Kessiakoff il catalano inizia la sua rimonta fino a raggiungere il nostro Junior che aveva nel frattempo agguantato lo sfortunato svizzero appiedato da una foratura.
Stessa sorte anche per il transalpino Cedric Ravanel che dovrà cedere allincalzare delliberico che proprio nelle battute finali riescirà a distanziare pure il nostro azzurro e coronare unimpresa ritenuta fino ad 8 km prima impensabile, quella di portare la formazione spagnola sul gradino più alto del podio.
Alle sue spalle 19 più tardi transiterà il nostro portacolori Schweiggl che con comprensibile emozione regala alla nazionale campionessa continentale di Alfonso Morelli largento iridato, registrando il miglior risultato italiano nella storia della staffetta mondiale.
Sullultimo gradino rimasto libero del podio ecco salire la formazione transalpina che vedrà tagliare il traguardo con il suo capitano a 30 di ritardo dal battistrada.
Svezia e Svizzera completeranno nellordine la classifica dei top five in questa prima kermesse iridata giungendo rispettivamente a 41 e 122 dalla Spagna.
INTERVISTE
SPAGNA:
Ruben Ruzafa Cueto: Penso di aver fatto una bella gara e sono particolarmente ottimista anche per il titolo U23 di venerdì, in quanto sto cominciando a sentire gli effetti benefici del periodo di preparazione in altura che abbiamo fatto ai 2500 m . di Sierra Nevada.
Oliver Aviles Gilabert: ci tenevo molto a fare bene per le ambizioni di classifica della mia squadra ed è per questo che ho dato il meglio di me spingendo al massimo sulla salita iniziale e controllando sul resto del tracciato.
Rocio Gamonal Ferrera: Non ho eccessivamente sofferto il carico di responsabilità dovuto alla mia prima convocazione in nazionale e soprattutto allassenza della capitana Fullana, ho sempre amministrato la mia gara mantenendo il passo delle mie avversarie in salita senza prendermi eccessivi rischi in discesa.
Josè Antonio Hermida Ramos: oggi penso proprio di aver fatto la gara perfetta, sempre a manetta, come dite voi, in salita soprattutto nella prima dove mi sono trovato a dover recuperare lenorme gap in compagnia dello svedese Kessiakoff, in discesa penso di aver rischiato un po troppo ma è andata bene, così a tutta anche nel tratto finale in pianura.
Quest anno voglio prendermi la rivincita dopo gli sfortunati eventi della scorsa stagione che ho già dimenticato, concentrandomi al massimo sulla mia preparazione in vista di questo appuntamento su cui sono molto ottimista.
In merito al tracciato non posso far altro che apprezzare le caratteristiche tecniche volutamente inserite dagli organizzatori, peccato che sia troppo lungo e dispersivo, poco accessibile al pubblico.
ITALIA:
Marco Bui: purtroppo mi si è sganciato il pedale appena partito e ho iniziato la salita a metà gruppo, costretto ad una faticaccia per rientrare sui primi, appena riuscito ho preso subito la testa della corsa buttandomi a capofitto in discesa guadagnando un buon margine.
Margine che si è ridotto in pianura a causa di un salto di catena senza il quale avrei potuto guadagnare anche più vantaggio.
Tony Longo: volevo assolutamente mantenere la testa della corsa che avevamo guadagnato con Marco e per questo ho spinto a tutta sulla salita iniziale, nella discesa ho però pagato lo sforzo in termini di brillantezza sbagliando un paio di traiettorie, mentre in pianura devo dire che mi sono sentito le gambe decisamente imballate.
Eva Lechner: ho ricevuto il testimone da Tony in prima posizione e per questo mi sono sentita subito in dovere di spingere al massimo tallonando per tutta la prima salita latleta svizzera che mi ha però dato qualche metro in discesa e soprattutto in pianura dove ho sofferto più del previsto.
Johannes Schweiggl: ho condotto la mia corsa interpretandola come una cronometro, al massimo in salita e di più ancora sulle discese, ho preso morale quando ho visto che lo svizzero e Ravanel avevano avuto guasti tecnici, ma proprio mentre mi trovavo in testa ho avuto un salto di catena che si è piegata non permettendomi di spingere al massimo, proprio quando sopraggiungeva Hermida alla velocità di una moto proprio non sono riuscito a tenergli la ruota!
Foto: http://www.cometapress.com/public/public/comunicates_view.asp?IDC=775
Marco Bui era stato infatti lesto alla partenza, chiudendo il primo giro al comando, poi Longo aveva dovuto cedere il passo alla Svizzera, rimanendo comunque a tiro. Nella terza frazione la Lechner dava il cambio al quarto posto, subendo la rimonta di Usa e Nuova Zelanda che però presentavano al suo cospetto atleti maschi. Nellultimo giro succedeva limprevedibile: lex campione del mondo José Hermida effettuava sorpassi su sorpassi andando a regalare al quartetto spagnolo, fino allora sempre nelle retrovie, una clamorosa medaglia doro. La rimonta riusciva anche alla Francia grazie a un altro dei favoriti per il cross country di domenica, Cedric Ravanel, a dispetto di problemi alla bici che lo costringevano a una sosta e permettevano così allazzurro Schweiggl di superarlo e proiettarsi verso un prestigioso argento, ancor più importante per i problemi alla catena che hanno avuto sia lui che Bui.
A fine gara grande entusiasmo in casa iberica per un oro insperato soprattutto dopo la defezione della Fullana: Quando sono partito racconta Hermida, unico componente rimasto del bis iridato 99-2000 pensavo solo a risalire dallundicesima posizione, senza pormi obiettivi, poi lungo il percorso ho avuto anche fortuna per i problemi tecnici di Francia e Italia. La staffetta mi piace, mi diverte, vincere qui è il massimo. In casa azzurra lesordio positivo è un toccasana per il prosieguo del Mondiale: La scelta di mantenere identica la stessa formazione del titolo europeo ha pagato sentenzia il Ct Morelli inoltre abbiamo un Bui in ottime condizioni, che fa ben sperare. Il corridore mestrino fra laltro, a dispetto della catena saltata sullultima parte del percorso che lo ha costretto a una sosta di una quindicina di secondi, ha chiuso con il miglior tempo parziale, inferiore anche a quello di Hermida. Un fattore che lo rinfranca per il grande appuntamento di domenica: Io sto bene, è evidente, ma anche gli altri vanno forte. Dipenderà un po dal tempo e da come si metterà la gara, intanto però un argento in casa lo abbiamo portato.
Domani intanto altri due titoli in palio, nel cross country juniores maschile e femminile. In casa azzurra Schweiggl, se recupererà dallo sforzo, potrebbe proporsi ancora per una posizione di prestigio. Sempre domani prove cronometrate per la downhill, per lattribuzione dellordine di partenza nella grande finale di sabato.
CLASSIFICA
Team Relay (7,580 km x 4)
1 Spagna 1:26:02 ( RUZAFA CUETO Ruben, AVILES GILABERT Oliver, GAMONAL FERRERA Rocio, HERMIDA RAMOS Jose Antonio)
2 Italia 1:26:21 a 0:19 ( BUI Marco, LONGO Tony, LECHNER Eva, SCHWEIGGL Johannes)
3 Francia 1:26:32 a 0:30 ( VUILLERMOZ Alexis, TEMPIER Stéphane HANSEN Séverine, RAVANEL Cédric)
4 Svezia 1:26:43 a 0:41 ( LINDGREN Emil, WENGELIN Mattias, OSTERGREN Maria SWE, KESSIAKOFF Fredrik)
5 Svizzera 1:27:24 a 1:22 ( VOGEL Florian, SCHURTER Nino, HENZI Petra, FANGER Martin)
6 Polonia 1:28:02 a 2:00 ( GALILSKI Marek, BATEK Dariusz, WLOSZCZOWSKA Maja, DZIALAKIEWICZ Adrian)
7 USA 1:28:13 a 2:11 ( CRAIG Adam, SCHULTZ Samuel, HAMMAKER Kyle, MC CONNELOUG Mary)
8 Germania 1:28:13 a 2:11 ( SAHM Stefan, GUTMANN Heiko, RUDIGER Benjamin, SPITZ Sabine)
9 Canada 1:28:56 a 2:54 ( FEDERAU Ricky, LAZARSKI Martin, KINDREE Neal, SYDOR Alison)
10 Nuova Zelanda 1:29:24 a 3:22 ( LEUCHS Kashi, ROY Marcus, AVERY Clinton Robert, JOSEPH Rosara)
Timing & Results by TISSOT - Swiss Watches since 1853
CRONACA DI GARA
Ha sparato tutte le sue cartucce il pistolero J. A. Hermida che nellultima tornata ha letteralmente sovvertito la linea di gara delineatasi nei primi tre giri, portando la Spagna a conquistare il primo oro di questi mondiali livignaschi.
Bui partito in sordina si dimostra fenomenale nel recupero che lo condurrà al passaggio del testimone al coequiper Tony Longo con 10 di vantaggio sullelvetico Florian Vogel e 5 sul neozelandese Kashi Leuchs, decisamente più attardati i rappresentanti elite degli USA e della Germania.
Tony Longo condurrà la gara per tutta la durata della sua fatica in compagnia del rosso crociato Nino Schuter presentandosi appaiati in zona cambio cedendo il testimone alle rispettive compagne Eva Lechner e Petra Henzi che accuserà lattacco della esuberante svizzera ritardando di oltre un minuto il cambio con lo junior Johannes Schweiggl il quale ripartendo in compagnia dello Junior polacco e dellelite francese si getteranno allinseguimento della seconda piazza occupata in quel momento dall americana Mary Mc Connuloung schierata a sorpresa in ultima frazione.
In quel momento ad Hermida partito da quarto componente, il ct spagnolo chiedeva quello che da tutti veniva ritenuta mission impossible, colmare gli oltre 3 minuti che lo separavano dalla decima posizione alla testa della corsa.
In compagnia dello svedese Fredrik Kessiakoff il catalano inizia la sua rimonta fino a raggiungere il nostro Junior che aveva nel frattempo agguantato lo sfortunato svizzero appiedato da una foratura.
Stessa sorte anche per il transalpino Cedric Ravanel che dovrà cedere allincalzare delliberico che proprio nelle battute finali riescirà a distanziare pure il nostro azzurro e coronare unimpresa ritenuta fino ad 8 km prima impensabile, quella di portare la formazione spagnola sul gradino più alto del podio.
Alle sue spalle 19 più tardi transiterà il nostro portacolori Schweiggl che con comprensibile emozione regala alla nazionale campionessa continentale di Alfonso Morelli largento iridato, registrando il miglior risultato italiano nella storia della staffetta mondiale.
Sullultimo gradino rimasto libero del podio ecco salire la formazione transalpina che vedrà tagliare il traguardo con il suo capitano a 30 di ritardo dal battistrada.
Svezia e Svizzera completeranno nellordine la classifica dei top five in questa prima kermesse iridata giungendo rispettivamente a 41 e 122 dalla Spagna.
INTERVISTE
SPAGNA:
Ruben Ruzafa Cueto: Penso di aver fatto una bella gara e sono particolarmente ottimista anche per il titolo U23 di venerdì, in quanto sto cominciando a sentire gli effetti benefici del periodo di preparazione in altura che abbiamo fatto ai 2500 m . di Sierra Nevada.
Oliver Aviles Gilabert: ci tenevo molto a fare bene per le ambizioni di classifica della mia squadra ed è per questo che ho dato il meglio di me spingendo al massimo sulla salita iniziale e controllando sul resto del tracciato.
Rocio Gamonal Ferrera: Non ho eccessivamente sofferto il carico di responsabilità dovuto alla mia prima convocazione in nazionale e soprattutto allassenza della capitana Fullana, ho sempre amministrato la mia gara mantenendo il passo delle mie avversarie in salita senza prendermi eccessivi rischi in discesa.
Josè Antonio Hermida Ramos: oggi penso proprio di aver fatto la gara perfetta, sempre a manetta, come dite voi, in salita soprattutto nella prima dove mi sono trovato a dover recuperare lenorme gap in compagnia dello svedese Kessiakoff, in discesa penso di aver rischiato un po troppo ma è andata bene, così a tutta anche nel tratto finale in pianura.
Quest anno voglio prendermi la rivincita dopo gli sfortunati eventi della scorsa stagione che ho già dimenticato, concentrandomi al massimo sulla mia preparazione in vista di questo appuntamento su cui sono molto ottimista.
In merito al tracciato non posso far altro che apprezzare le caratteristiche tecniche volutamente inserite dagli organizzatori, peccato che sia troppo lungo e dispersivo, poco accessibile al pubblico.
ITALIA:
Marco Bui: purtroppo mi si è sganciato il pedale appena partito e ho iniziato la salita a metà gruppo, costretto ad una faticaccia per rientrare sui primi, appena riuscito ho preso subito la testa della corsa buttandomi a capofitto in discesa guadagnando un buon margine.
Margine che si è ridotto in pianura a causa di un salto di catena senza il quale avrei potuto guadagnare anche più vantaggio.
Tony Longo: volevo assolutamente mantenere la testa della corsa che avevamo guadagnato con Marco e per questo ho spinto a tutta sulla salita iniziale, nella discesa ho però pagato lo sforzo in termini di brillantezza sbagliando un paio di traiettorie, mentre in pianura devo dire che mi sono sentito le gambe decisamente imballate.
Eva Lechner: ho ricevuto il testimone da Tony in prima posizione e per questo mi sono sentita subito in dovere di spingere al massimo tallonando per tutta la prima salita latleta svizzera che mi ha però dato qualche metro in discesa e soprattutto in pianura dove ho sofferto più del previsto.
Johannes Schweiggl: ho condotto la mia corsa interpretandola come una cronometro, al massimo in salita e di più ancora sulle discese, ho preso morale quando ho visto che lo svizzero e Ravanel avevano avuto guasti tecnici, ma proprio mentre mi trovavo in testa ho avuto un salto di catena che si è piegata non permettendomi di spingere al massimo, proprio quando sopraggiungeva Hermida alla velocità di una moto proprio non sono riuscito a tenergli la ruota!
Foto: http://www.cometapress.com/public/public/comunicates_view.asp?IDC=775