Dallarea botanica di Quercia Mencola ha inizio il Sentiero delle Orchidee che conduce sulla cima di Monte Morello salendo con regolarità da quota 200 ai 934 m di Poggio allAia.
II percorso tocca prima Poggio di Castro (420 m) scende alla Cipressina, risale a Poggio Leccio (565 m) e raggiunge la vetta seguendo il costone nord-occidentale.
II tracciato, talvolta con pendenza rilevante e costantemente in ascesa, si svolge sempre su sentiero in buone condizioni e si raccorda, quasi alla sommità con il percorso CAI 8 a partire dallincrocio di questo con il CAI 9. In precedenza una prima deviazione può condurre a Volmiano, una seconda a Leccio.
Lambiente attraversato dal sentiero è quasi totalmente boscato in modo più o meno fitto a seconda della quota ma anche in relazione allultimo taglio.
Presenta tuttavia costantemente la possibilità di ammirare il paesaggio dellintera valle della Marinella e della Marina soprattutto nella parte terminale dove è possibile spaziare anche molto oltre, dalla Calvana allAppennino, da Monte Senario a Monte Giovi al Monte Albano.
Suggestiva la visione dallalto della Villa Ginori di Collina, della Chiesa e del Castello di Legri, e dei vari gruppi di case coloniche.
Ma soprattutto, e questo da il nome al sentiero, losservazione di un gran numero di specie di orchidee; si va dalla diffusa Orchis purpurea in molti casi con esemplari di grosse dimensioni alle ricche e coloratissime popolazioni di Orchis mascula, spesso mescolate a Orchis tridentata e Orchis provincialis; non possono mancare le Ophrys sphegodes e bertoloni e nemmeno Orchis morio e Hiemantoglossum mediterraneum associati ad Anacamptis piramidalis e talvolta ad Ophrys apifera. Curiosa la presenza nei prati della Cipressina dellOrchis papilionacea. Mentre nelle zone più ombrose compaiono le Cephalanthere, le Epipactis, le Listere.
Ovviamente tutto questo proliferare di specie risulta visibile solo nel periodo di fioritura, purtroppo piuttosto breve, che va sostanzialmente da Marzo a Giugno.
Ma molti altri interessi naturalistici si presentano a chi percorre il sentiero, dalla fioritura invernale dei cornioli del costone, al volo dei numerosi rapaci, dalle fioriture del gigli e dei Delphinum alla fugace comparsa del daini o caprioli.