FATBOY vs BUCKSAW
Mi è finalmente arrivata la Salsa Bucksaw 2, ieri ho fatto la prima uscita conoscitiva del nuovo mezzo e, anche se lho fatta su sentieri nuovi mai percorsi (Monte San Genesio), cerco di riportare sensazioni e differenze rispetto alla mia FATBOY.
Preciso che la mia Bucksaw è di taglia L e pesa un po di più rispetto a quella M di test che ho provato di recente, anche per via del mio reggisella telescopico che pesa 350 gr in più del Reverbe di serie della Bucksaw 1. Ho tolto il deragliatore (ma lasciata la doppia corona) e ancora con le camere la Bucksaw pesa 15, 900 gr mentre la FATBOY senza telescopico e già latticizzata e tubelesizzata pesa 14,350 kg; appena potrò renderò tubeless anche la BUCKSAW togliendo circa 500 gr e sperando di farla pesare solo 1 kg in più della BOY.
Veniamo ai riscontri sul campo.
SALITA SU ASFALTO, STERRATO E ACCIOTTOLATO VISCIDO CON PENDENZE IMPORTANTI.
Per chi conosce il San Genesio sa che la salita asfaltata (e alcune varianti sterrate) hanno pendenze importanti e parecchio impegnative, la salita di circa 8 km comunque nn molla mai e mette a dura prova la pedalata. Nelle partenze e negli scatti la Buck è più pronta della Boy, meno lenta nel prendere velocità e meno dura da spingere stando sotto i 10 km/h (questo nonostante 1,5 kg in più); intorno ai 10 km/h e oltre la spinta risulta uguale per entrambe le bici, la BOY è più voluminosa ma le gomme GC da 4.6 risultano più scorrevoli delle Surly Nate da 3,8 della Buck, vuoi anche perché queste ultime hanno tasselli più pronunciati e più morbidi offrendo quindi un grip maggiore (ma maggiore fatica). In un tratto acciottolato con pietre tonde piantate e viscide la Buck si è comportata bene, naturalmente ho fatto quasi tutto il tratto pedalando mentre unamico che era con me con una 29 carbon ha dovuto scendere e spingere causa mancanza di grip. Forcella e mono li avevo settati sul chiuso, devo dire che il bobbing è molto contenuto ma è ovvio che il rendimento di pedalata della BOY è superiore, essendo rigida; in questo frangente (cioè salita su acciottolato viscido) probabilmente la Boy si sarebbe comportata allo stesso modo della Buck.
COMPORTAMENTO SU NEVE MARCIA SEMI-BATTUTA DI CIRCA 30-40 CM
Una volta giunti in cima ho aperto entrambe le sospensioni e sgonfiato le gomme (ma molto meno di quanto non avrei dovuto fare con la BOY) perché non è necessario in una FAT full. Abbiamo percorso un tratto in leggero falsopiano con neve marcia alta circa 30 cm, in parte battuta dai pedoni (poco) e a tratti fresca . In queste condizioni la Boy sarebbe stata sicuramente favorita, la maggiore impronta a terra dei Gc da 4,6 permette un migliore galleggiamento e scorrevolezza mentre la Buck in alcuni punti è affondata leggermente con lanteriore.. di contro però i tasselli più pronunciati e morbidi della Buck hanno permesso di ripartire agevolmente anche su neve bagnata cosa invece negativa che avevo riscontrato tempo fa sulla BOY. Cè però la possibilità che, avendo sgonfiato meno le gomme della Buck , queste galleggiassero meno delle rispettive uscite in condizioni simili con la BOY. L a prox volta vedrò di sgonfiare le gomme come sulla Boy per fare un confronto alla pari.
DISCESA SU SENTIERO TECNICO CON ROCCE, GRADONI E TRATTI FLOW
Scesi per un tratto sino a non incontrare più neve, di fronte a noi si para un sentiero molto tecnico e variegato con alcuni tratti flow, radici e rocce con cambi di direzione, gradoni e tratti scavati anche con gradini ricavati da tronchi piantati nel terreno. Faccio i primi metri cercando di capire il comportamento della bici ed ecco arrivare il primo tratto scassato . Una seria di gradoni di roccia in sequenza, alti dai 30 ai 40 cm in un contesto di sentiero scavato in cui stare nella traccia e ogni tanto cercare di uscire da essa per evitare che i pedali ci tocchino contro. 1-2-3 i primi 3 ostacoli li passo in un baleno, alleggerisco le sospensioni e la bici atterra morbida, cede un po la forcella (scoprirò poi che deve essere gonfiata a più PSI per essere un po + sostenuta, il nastrino rosso è arrivato a fondo corsa ) mentre dietro il mono lavora alla perfezione e non sento assolutamente nulla di nulla sotto le ruote .. mi sembra di essere su un cuscino daria, laccoppiata gomme da FAt e Bluto+Monarch lavorano in simbiosi; ricordo i tempi della MTB full dove, anche avendo delle buone sospensioni, il fatto di tenere le gomme gonfie a 2,2-2,5 bar facevano sentire tutti i piccoli sassi del percorso (sparandone alcuni lateralmente), fatto che rendeva la bici instabile in queste condizioni; con la Buck niente di tutto questo, la bici è piantata a terra ed è anche più confortevole essendo più soffice. Inizio a prendere fiducia e ad osare un po di più (il tutto relativo alle mie possibilità e la voglia di non farmi male né rovinare la bici alla prima uscita), seguo Luca con la Buck di test in tutte le evolzioni che fa (nn è uno che va piano, bordi laterali, salti, ricerca della massima pendenza, deviazioni repentine per evitare tratti ostici e molto scavati )e lasciamo indietro Dome con la full slim da 29 (tenete presente che con la BOY nn riucivo a tenere il passo di Luca e in pratica scendevo più o meno come Dome con la Full . Ora, regolarmente, lo lasciavo dietro di circa 150-200 metri ogni km di discesa ..
Presa sempre più confidenza inizio a giocarci, cerco passaggi più impegnativi, vado a cercarmi ostacoli anche consecutivi in discesa (che con la BOY evitavo accuratamente per quanto possibile), la velocità si mantiene sullallegro andante , i freni Guide R rispondono benissimo alle sollecitazioni, ben modulabili e aggressivi senza arrivare al bloccaggio indesiderato che roba .. in un tratto diritto scorgo una curva con un appoggio naturale importante, lo punto e ci salgo sopra mi ritrovo in curva a circa 2 metri di altezza dal sentiero, mi sento sicuro, giro leggermente il manubrio e a fine parabolica butto giù la bici per ritornare nella traccia, lei esegue docile i miei comandi; poi altri sassi in sequenza, qualche gradone ostico (su cui facciamo qualche foto) e via giù di nuovo . Discesa di circa 6 km che vorrei nn finisse mai . Arrivati giù nn mi ritrovo per niente stanco né mi fanno male le braccia (come con la BOY) né mi è sobbalzata la testa (idem) né mi fanno male le spalle finalmente ho goduto anche a fare una piccola scalinata dove con la BOY mi sarebbe sembrato di essere in groppa ad un canguro, con questa vai giù liscio e senza problemi .. nei tratti più veloci nn riscontro uneccessiva deriva laterale mentre sul rientro in asfalto la trovo più marcata (ma nn come con la BOY)
Rientrati al furgone ho un sorriso ebete stampato in faccia, credo che con questo mezzo mi divertirò un sacco riservando la BOY ad uscite più tranquille , a pedalate su sabbia e neve (dove galleggia sicuramente meglio) e al cicloturismo. La Bucksaw è adattissima ai sentieri AM e a tutto quello che si può fare con una MTB; come dice qualcuno trovo che sia lARMA TOTALE DI DISTRUZIONE DI MASSA.
COME CHIAMARLA?
Essendo unappassionato di dinosauri, ho soprannominato la BOY con lappellativo di T-REX, causa la sua apparenza aggressiva, mastodontica e imponente. Ovvio che alla Bucksaw il nome di VELOCIRAPTOR non può che essere il più appropriato , elegante e veloce ma non per questo meno, anzi di più, letale ..
Mi è finalmente arrivata la Salsa Bucksaw 2, ieri ho fatto la prima uscita conoscitiva del nuovo mezzo e, anche se lho fatta su sentieri nuovi mai percorsi (Monte San Genesio), cerco di riportare sensazioni e differenze rispetto alla mia FATBOY.
Preciso che la mia Bucksaw è di taglia L e pesa un po di più rispetto a quella M di test che ho provato di recente, anche per via del mio reggisella telescopico che pesa 350 gr in più del Reverbe di serie della Bucksaw 1. Ho tolto il deragliatore (ma lasciata la doppia corona) e ancora con le camere la Bucksaw pesa 15, 900 gr mentre la FATBOY senza telescopico e già latticizzata e tubelesizzata pesa 14,350 kg; appena potrò renderò tubeless anche la BUCKSAW togliendo circa 500 gr e sperando di farla pesare solo 1 kg in più della BOY.
Veniamo ai riscontri sul campo.
SALITA SU ASFALTO, STERRATO E ACCIOTTOLATO VISCIDO CON PENDENZE IMPORTANTI.
Per chi conosce il San Genesio sa che la salita asfaltata (e alcune varianti sterrate) hanno pendenze importanti e parecchio impegnative, la salita di circa 8 km comunque nn molla mai e mette a dura prova la pedalata. Nelle partenze e negli scatti la Buck è più pronta della Boy, meno lenta nel prendere velocità e meno dura da spingere stando sotto i 10 km/h (questo nonostante 1,5 kg in più); intorno ai 10 km/h e oltre la spinta risulta uguale per entrambe le bici, la BOY è più voluminosa ma le gomme GC da 4.6 risultano più scorrevoli delle Surly Nate da 3,8 della Buck, vuoi anche perché queste ultime hanno tasselli più pronunciati e più morbidi offrendo quindi un grip maggiore (ma maggiore fatica). In un tratto acciottolato con pietre tonde piantate e viscide la Buck si è comportata bene, naturalmente ho fatto quasi tutto il tratto pedalando mentre unamico che era con me con una 29 carbon ha dovuto scendere e spingere causa mancanza di grip. Forcella e mono li avevo settati sul chiuso, devo dire che il bobbing è molto contenuto ma è ovvio che il rendimento di pedalata della BOY è superiore, essendo rigida; in questo frangente (cioè salita su acciottolato viscido) probabilmente la Boy si sarebbe comportata allo stesso modo della Buck.
COMPORTAMENTO SU NEVE MARCIA SEMI-BATTUTA DI CIRCA 30-40 CM
Una volta giunti in cima ho aperto entrambe le sospensioni e sgonfiato le gomme (ma molto meno di quanto non avrei dovuto fare con la BOY) perché non è necessario in una FAT full. Abbiamo percorso un tratto in leggero falsopiano con neve marcia alta circa 30 cm, in parte battuta dai pedoni (poco) e a tratti fresca . In queste condizioni la Boy sarebbe stata sicuramente favorita, la maggiore impronta a terra dei Gc da 4,6 permette un migliore galleggiamento e scorrevolezza mentre la Buck in alcuni punti è affondata leggermente con lanteriore.. di contro però i tasselli più pronunciati e morbidi della Buck hanno permesso di ripartire agevolmente anche su neve bagnata cosa invece negativa che avevo riscontrato tempo fa sulla BOY. Cè però la possibilità che, avendo sgonfiato meno le gomme della Buck , queste galleggiassero meno delle rispettive uscite in condizioni simili con la BOY. L a prox volta vedrò di sgonfiare le gomme come sulla Boy per fare un confronto alla pari.
DISCESA SU SENTIERO TECNICO CON ROCCE, GRADONI E TRATTI FLOW
Scesi per un tratto sino a non incontrare più neve, di fronte a noi si para un sentiero molto tecnico e variegato con alcuni tratti flow, radici e rocce con cambi di direzione, gradoni e tratti scavati anche con gradini ricavati da tronchi piantati nel terreno. Faccio i primi metri cercando di capire il comportamento della bici ed ecco arrivare il primo tratto scassato . Una seria di gradoni di roccia in sequenza, alti dai 30 ai 40 cm in un contesto di sentiero scavato in cui stare nella traccia e ogni tanto cercare di uscire da essa per evitare che i pedali ci tocchino contro. 1-2-3 i primi 3 ostacoli li passo in un baleno, alleggerisco le sospensioni e la bici atterra morbida, cede un po la forcella (scoprirò poi che deve essere gonfiata a più PSI per essere un po + sostenuta, il nastrino rosso è arrivato a fondo corsa ) mentre dietro il mono lavora alla perfezione e non sento assolutamente nulla di nulla sotto le ruote .. mi sembra di essere su un cuscino daria, laccoppiata gomme da FAt e Bluto+Monarch lavorano in simbiosi; ricordo i tempi della MTB full dove, anche avendo delle buone sospensioni, il fatto di tenere le gomme gonfie a 2,2-2,5 bar facevano sentire tutti i piccoli sassi del percorso (sparandone alcuni lateralmente), fatto che rendeva la bici instabile in queste condizioni; con la Buck niente di tutto questo, la bici è piantata a terra ed è anche più confortevole essendo più soffice. Inizio a prendere fiducia e ad osare un po di più (il tutto relativo alle mie possibilità e la voglia di non farmi male né rovinare la bici alla prima uscita), seguo Luca con la Buck di test in tutte le evolzioni che fa (nn è uno che va piano, bordi laterali, salti, ricerca della massima pendenza, deviazioni repentine per evitare tratti ostici e molto scavati )e lasciamo indietro Dome con la full slim da 29 (tenete presente che con la BOY nn riucivo a tenere il passo di Luca e in pratica scendevo più o meno come Dome con la Full . Ora, regolarmente, lo lasciavo dietro di circa 150-200 metri ogni km di discesa ..
Presa sempre più confidenza inizio a giocarci, cerco passaggi più impegnativi, vado a cercarmi ostacoli anche consecutivi in discesa (che con la BOY evitavo accuratamente per quanto possibile), la velocità si mantiene sullallegro andante , i freni Guide R rispondono benissimo alle sollecitazioni, ben modulabili e aggressivi senza arrivare al bloccaggio indesiderato che roba .. in un tratto diritto scorgo una curva con un appoggio naturale importante, lo punto e ci salgo sopra mi ritrovo in curva a circa 2 metri di altezza dal sentiero, mi sento sicuro, giro leggermente il manubrio e a fine parabolica butto giù la bici per ritornare nella traccia, lei esegue docile i miei comandi; poi altri sassi in sequenza, qualche gradone ostico (su cui facciamo qualche foto) e via giù di nuovo . Discesa di circa 6 km che vorrei nn finisse mai . Arrivati giù nn mi ritrovo per niente stanco né mi fanno male le braccia (come con la BOY) né mi è sobbalzata la testa (idem) né mi fanno male le spalle finalmente ho goduto anche a fare una piccola scalinata dove con la BOY mi sarebbe sembrato di essere in groppa ad un canguro, con questa vai giù liscio e senza problemi .. nei tratti più veloci nn riscontro uneccessiva deriva laterale mentre sul rientro in asfalto la trovo più marcata (ma nn come con la BOY)
Rientrati al furgone ho un sorriso ebete stampato in faccia, credo che con questo mezzo mi divertirò un sacco riservando la BOY ad uscite più tranquille , a pedalate su sabbia e neve (dove galleggia sicuramente meglio) e al cicloturismo. La Bucksaw è adattissima ai sentieri AM e a tutto quello che si può fare con una MTB; come dice qualcuno trovo che sia lARMA TOTALE DI DISTRUZIONE DI MASSA.
COME CHIAMARLA?
Essendo unappassionato di dinosauri, ho soprannominato la BOY con lappellativo di T-REX, causa la sua apparenza aggressiva, mastodontica e imponente. Ovvio che alla Bucksaw il nome di VELOCIRAPTOR non può che essere il più appropriato , elegante e veloce ma non per questo meno, anzi di più, letale ..