BUCKSAW 2 vs FATBOY

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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lazzaro54

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FATBOY vs BUCKSAW
Mi è finalmente arrivata la Salsa Bucksaw 2, ieri ho fatto la prima uscita conoscitiva del nuovo mezzo e, anche se l’ho fatta su sentieri nuovi mai percorsi (Monte San Genesio), cerco di riportare sensazioni e differenze rispetto alla mia FATBOY.
Preciso che la mia Bucksaw è di taglia L e pesa un po’ di più rispetto a quella M di test che ho provato di recente, anche per via del mio reggisella telescopico che pesa 350 gr in più del Reverbe di serie della Bucksaw 1. Ho tolto il deragliatore (ma lasciata la doppia corona) e ancora con le camere la Bucksaw pesa 15, 900 gr mentre la FATBOY senza telescopico e già latticizzata e tubelesizzata pesa 14,350 kg; appena potrò renderò tubeless anche la BUCKSAW togliendo circa 500 gr e sperando di farla pesare solo 1 kg in più della BOY.
Veniamo ai riscontri sul campo.
SALITA SU ASFALTO, STERRATO E ACCIOTTOLATO VISCIDO CON PENDENZE IMPORTANTI.
Per chi conosce il San Genesio sa che la salita asfaltata (e alcune varianti sterrate) hanno pendenze importanti e parecchio impegnative, la salita di circa 8 km comunque nn molla mai e mette a dura prova la pedalata. Nelle partenze e negli scatti la Buck è più pronta della Boy, meno lenta nel prendere velocità e meno dura da spingere stando sotto i 10 km/h (questo nonostante 1,5 kg in più); intorno ai 10 km/h e oltre la spinta risulta uguale per entrambe le bici, la BOY è più voluminosa ma le gomme GC da 4.6” risultano più scorrevoli delle Surly Nate da 3,8” della Buck, vuoi anche perché queste ultime hanno tasselli più pronunciati e più morbidi offrendo quindi un grip maggiore (ma maggiore fatica). In un tratto acciottolato con pietre tonde piantate e viscide la Buck si è comportata bene, naturalmente ho fatto quasi tutto il tratto pedalando mentre un’amico che era con me con una 29 carbon ha dovuto scendere e spingere causa mancanza di grip. Forcella e mono li avevo settati sul chiuso, devo dire che il bobbing è molto contenuto ma è ovvio che il rendimento di pedalata della BOY è superiore, essendo rigida; in questo frangente (cioè salita su acciottolato viscido) probabilmente la Boy si sarebbe comportata allo stesso modo della Buck.
COMPORTAMENTO SU NEVE MARCIA SEMI-BATTUTA DI CIRCA 30-40 CM
Una volta giunti in cima ho aperto entrambe le sospensioni e sgonfiato le gomme (ma molto meno di quanto non avrei dovuto fare con la BOY) perché non è necessario in una FAT full. Abbiamo percorso un tratto in leggero falsopiano con neve marcia alta circa 30 cm, in parte battuta dai pedoni (poco) e a tratti fresca …. In queste condizioni la Boy sarebbe stata sicuramente favorita, la maggiore impronta a terra dei Gc da 4,6 permette un migliore galleggiamento e scorrevolezza mentre la Buck in alcuni punti è affondata leggermente con l’anteriore.. di contro però i tasselli più pronunciati e morbidi della Buck hanno permesso di ripartire agevolmente anche su neve bagnata cosa invece negativa che avevo riscontrato tempo fa sulla BOY. C’è però la possibilità che, avendo sgonfiato meno le gomme della Buck , queste galleggiassero meno delle rispettive uscite in condizioni simili con la BOY. L a prox volta vedrò di sgonfiare le gomme come sulla Boy per fare un confronto alla pari.
DISCESA SU SENTIERO TECNICO CON ROCCE, GRADONI E TRATTI FLOW
Scesi per un tratto sino a non incontrare più neve, di fronte a noi si para un sentiero molto tecnico e variegato con alcuni tratti flow, radici e rocce con cambi di direzione, gradoni e tratti scavati anche con gradini ricavati da tronchi piantati nel terreno. Faccio i primi metri cercando di capire il comportamento della bici ed ecco arrivare il primo tratto scassato …. Una seria di gradoni di roccia in sequenza, alti dai 30 ai 40 cm in un contesto di sentiero scavato in cui stare nella traccia e ogni tanto cercare di uscire da essa per evitare che i pedali ci tocchino contro. 1-2-3 … i primi 3 ostacoli li passo in un baleno, alleggerisco le sospensioni e la bici atterra morbida, cede un po’ la forcella (scoprirò poi che deve essere gonfiata a più PSI per essere un po’ + sostenuta, il nastrino rosso è arrivato a fondo corsa…) mentre dietro il mono lavora alla perfezione e non sento assolutamente nulla di nulla sotto le ruote ….. mi sembra di essere su un cuscino d’aria, l’accoppiata gomme da FAt e Bluto+Monarch lavorano in simbiosi; ricordo i tempi della MTB full dove, anche avendo delle buone sospensioni, il fatto di tenere le gomme gonfie a 2,2-2,5 bar facevano sentire tutti i piccoli sassi del percorso (sparandone alcuni lateralmente), fatto che rendeva la bici instabile in queste condizioni; con la Buck niente di tutto questo, la bici è piantata a terra ed è anche più confortevole essendo più soffice. Inizio a prendere fiducia e ad osare un po’ di più (il tutto relativo alle mie possibilità e la voglia di non farmi male né rovinare la bici alla prima uscita), seguo Luca con la Buck di test in tutte le evolzioni che fa (nn è uno che va piano, bordi laterali, salti, ricerca della massima pendenza, deviazioni repentine per evitare tratti ostici e molto scavati …)e lasciamo indietro Dome con la full slim da 29 (tenete presente che con la BOY nn riucivo a tenere il passo di Luca e in pratica scendevo più o meno come Dome con la Full …. Ora, regolarmente, lo lasciavo dietro di circa 150-200 metri ogni km di discesa …..
Presa sempre più confidenza inizio a giocarci, cerco passaggi più impegnativi, vado a cercarmi ostacoli anche consecutivi in discesa (che con la BOY evitavo accuratamente per quanto possibile), la velocità si mantiene sull’allegro andante , i freni Guide R rispondono benissimo alle sollecitazioni, ben modulabili e aggressivi senza arrivare al bloccaggio indesiderato … che roba ….. in un tratto diritto scorgo una curva con un appoggio naturale importante, lo punto e ci salgo sopra … mi ritrovo in curva a circa 2 metri di altezza dal sentiero, mi sento sicuro, giro leggermente il manubrio e a fine parabolica butto giù la bici per ritornare nella traccia, lei esegue docile i miei comandi; poi altri sassi in sequenza, qualche gradone ostico (su cui facciamo qualche foto) e via giù di nuovo ……. Discesa di circa 6 km che vorrei nn finisse mai …. Arrivati giù nn mi ritrovo per niente stanco né mi fanno male le braccia (come con la BOY) né mi è sobbalzata la testa (idem) né mi fanno male le spalle …… finalmente ho goduto anche a fare una piccola scalinata dove con la BOY mi sarebbe sembrato di essere in groppa ad un canguro, con questa vai giù liscio e senza problemi ….. nei tratti più veloci nn riscontro un’eccessiva deriva laterale mentre sul rientro in asfalto la trovo più marcata (ma nn come con la BOY)
Rientrati al furgone ho un sorriso ebete stampato in faccia, credo che con questo mezzo mi divertirò un sacco riservando la BOY ad uscite più tranquille , a pedalate su sabbia e neve (dove galleggia sicuramente meglio) e al cicloturismo. La Bucksaw è adattissima ai sentieri AM e a tutto quello che si può fare con una MTB; come dice qualcuno trovo che sia l’ARMA TOTALE DI DISTRUZIONE DI MASSA.
COME CHIAMARLA?
Essendo un’appassionato di dinosauri, ho soprannominato la BOY con l’appellativo di T-REX, causa la sua apparenza aggressiva, mastodontica e imponente. Ovvio che alla Bucksaw il nome di VELOCIRAPTOR non può che essere il più appropriato , elegante e veloce ma non per questo meno, anzi di più, letale ……..
 

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lazzaro54

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Otiima recensione ! chiara, precisa e con dei dati di paragone molto esaustivi !

una curiosità personale, effetto deriva ?

l'ho scritto .. nei tratti veloci nn ho notato un'eccessiva deriva laterale (anche perchè nn sei costretto a sgonfiare le gomme come con la BOY) cosa che invece ho trovato più marcata una volta toccato l'asfalto (secondo me forcella ammortizzata-gomma sgonfia è peggio che gomma sgonfia-forca rigida ..... )
però invoglia ad osare perché è una roba fantastica ..... dovrò tenere a freno il polso destro .. ehm, cioè .... dovrò cercare di rallentare perchè già ieri scendevo almeno il 30% più veloce che con la BOY ....
 

FabioTS

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l'ho scritto .. nei tratti veloci nn ho notato un'eccessiva deriva laterale (anche perchè nn sei costretto a sgonfiare le gomme come con la BOY) cosa che invece ho trovato più marcata una volta toccato l'asfalto (secondo me forcella ammortizzata-gomma sgonfia è peggio che gomma sgonfia-forca rigida ..... )
però invoglia ad osare perché è una roba fantastica ..... dovrò tenere a freno il polso destro .. ehm, cioè .... dovrò cercare di rallentare perchè già ieri scendevo almeno il 30% più veloce che con la BOY ....

è vero...l'avevi scritto scusami ho letto tutto d'un fiato e mi è sfuggita !
:celopiùg:
 

Dame

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FATBOY vs BUCKSAW
Mi è finalmente arrivata la Salsa Bucksaw 2, ieri ho fatto la prima uscita conoscitiva del nuovo mezzo e, anche se l’ho fatta su sentieri nuovi mai percorsi (Monte San Genesio), cerco di riportare sensazioni e differenze rispetto alla mia FATBOY.
Preciso che la mia Bucksaw è di taglia L e pesa un po’ di più rispetto a quella M di test che ho provato di recente, anche per via del mio reggisella telescopico che pesa 350 gr in più del Reverbe di serie della Bucksaw 1. Ho tolto il deragliatore (ma lasciata la doppia corona) e ancora con le camere la Bucksaw pesa 15, 900 gr mentre la FATBOY senza telescopico e già latticizzata e tubelesizzata pesa 14,350 kg; appena potrò renderò tubeless anche la BUCKSAW togliendo circa 500 gr e sperando di farla pesare solo 1 kg in più della BOY.
Veniamo ai riscontri sul campo.
SALITA SU ASFALTO, STERRATO E ACCIOTTOLATO VISCIDO CON PENDENZE IMPORTANTI.
Per chi conosce il San Genesio sa che la salita asfaltata (e alcune varianti sterrate) hanno pendenze importanti e parecchio impegnative, la salita di circa 8 km comunque nn molla mai e mette a dura prova la pedalata. Nelle partenze e negli scatti la Buck è più pronta della Boy, meno lenta nel prendere velocità e meno dura da spingere stando sotto i 10 km/h (questo nonostante 1,5 kg in più); intorno ai 10 km/h e oltre la spinta risulta uguale per entrambe le bici, la BOY è più voluminosa ma le gomme GC da 4.6” risultano più scorrevoli delle Surly Nate da 3,8” della Buck, vuoi anche perché queste ultime hanno tasselli più pronunciati e più morbidi offrendo quindi un grip maggiore (ma maggiore fatica). In un tratto acciottolato con pietre tonde piantate e viscide la Buck si è comportata bene, naturalmente ho fatto quasi tutto il tratto pedalando mentre un’amico che era con me con una 29 carbon ha dovuto scendere e spingere causa mancanza di grip. Forcella e mono li avevo settati sul chiuso, devo dire che il bobbing è molto contenuto ma è ovvio che il rendimento di pedalata della BOY è superiore, essendo rigida; in questo frangente (cioè salita su acciottolato viscido) probabilmente la Boy si sarebbe comportata allo stesso modo della Buck.
COMPORTAMENTO SU NEVE MARCIA SEMI-BATTUTA DI CIRCA 30-40 CM
Una volta giunti in cima ho aperto entrambe le sospensioni e sgonfiato le gomme (ma molto meno di quanto non avrei dovuto fare con la BOY) perché non è necessario in una FAT full. Abbiamo percorso un tratto in leggero falsopiano con neve marcia alta circa 30 cm, in parte battuta dai pedoni (poco) e a tratti fresca …. In queste condizioni la Boy sarebbe stata sicuramente favorita, la maggiore impronta a terra dei Gc da 4,6 permette un migliore galleggiamento e scorrevolezza mentre la Buck in alcuni punti è affondata leggermente con l’anteriore.. di contro però i tasselli più pronunciati e morbidi della Buck hanno permesso di ripartire agevolmente anche su neve bagnata cosa invece negativa che avevo riscontrato tempo fa sulla BOY. C’è però la possibilità che, avendo sgonfiato meno le gomme della Buck , queste galleggiassero meno delle rispettive uscite in condizioni simili con la BOY. L a prox volta vedrò di sgonfiare le gomme come sulla Boy per fare un confronto alla pari.
DISCESA SU SENTIERO TECNICO CON ROCCE, GRADONI E TRATTI FLOW
Scesi per un tratto sino a non incontrare più neve, di fronte a noi si para un sentiero molto tecnico e variegato con alcuni tratti flow, radici e rocce con cambi di direzione, gradoni e tratti scavati anche con gradini ricavati da tronchi piantati nel terreno. Faccio i primi metri cercando di capire il comportamento della bici ed ecco arrivare il primo tratto scassato …. Una seria di gradoni di roccia in sequenza, alti dai 30 ai 40 cm in un contesto di sentiero scavato in cui stare nella traccia e ogni tanto cercare di uscire da essa per evitare che i pedali ci tocchino contro. 1-2-3 … i primi 3 ostacoli li passo in un baleno, alleggerisco le sospensioni e la bici atterra morbida, cede un po’ la forcella (scoprirò poi che deve essere gonfiata a più PSI per essere un po’ + sostenuta, il nastrino rosso è arrivato a fondo corsa…) mentre dietro il mono lavora alla perfezione e non sento assolutamente nulla di nulla sotto le ruote ….. mi sembra di essere su un cuscino d’aria, l’accoppiata gomme da FAt e Bluto+Monarch lavorano in simbiosi; ricordo i tempi della MTB full dove, anche avendo delle buone sospensioni, il fatto di tenere le gomme gonfie a 2,2-2,5 bar facevano sentire tutti i piccoli sassi del percorso (sparandone alcuni lateralmente), fatto che rendeva la bici instabile in queste condizioni; con la Buck niente di tutto questo, la bici è piantata a terra ed è anche più confortevole essendo più soffice. Inizio a prendere fiducia e ad osare un po’ di più (il tutto relativo alle mie possibilità e la voglia di non farmi male né rovinare la bici alla prima uscita), seguo Luca con la Buck di test in tutte le evolzioni che fa (nn è uno che va piano, bordi laterali, salti, ricerca della massima pendenza, deviazioni repentine per evitare tratti ostici e molto scavati …)e lasciamo indietro Dome con la full slim da 29 (tenete presente che con la BOY nn riucivo a tenere il passo di Luca e in pratica scendevo più o meno come Dome con la Full …. Ora, regolarmente, lo lasciavo dietro di circa 150-200 metri ogni km di discesa …..
Presa sempre più confidenza inizio a giocarci, cerco passaggi più impegnativi, vado a cercarmi ostacoli anche consecutivi in discesa (che con la BOY evitavo accuratamente per quanto possibile), la velocità si mantiene sull’allegro andante , i freni Guide R rispondono benissimo alle sollecitazioni, ben modulabili e aggressivi senza arrivare al bloccaggio indesiderato … che roba ….. in un tratto diritto scorgo una curva con un appoggio naturale importante, lo punto e ci salgo sopra … mi ritrovo in curva a circa 2 metri di altezza dal sentiero, mi sento sicuro, giro leggermente il manubrio e a fine parabolica butto giù la bici per ritornare nella traccia, lei esegue docile i miei comandi; poi altri sassi in sequenza, qualche gradone ostico (su cui facciamo qualche foto) e via giù di nuovo ……. Discesa di circa 6 km che vorrei nn finisse mai …. Arrivati giù nn mi ritrovo per niente stanco né mi fanno male le braccia (come con la BOY) né mi è sobbalzata la testa (idem) né mi fanno male le spalle …… finalmente ho goduto anche a fare una piccola scalinata dove con la BOY mi sarebbe sembrato di essere in groppa ad un canguro, con questa vai giù liscio e senza problemi ….. nei tratti più veloci nn riscontro un’eccessiva deriva laterale mentre sul rientro in asfalto la trovo più marcata (ma nn come con la BOY)
Rientrati al furgone ho un sorriso ebete stampato in faccia, credo che con questo mezzo mi divertirò un sacco riservando la BOY ad uscite più tranquille , a pedalate su sabbia e neve (dove galleggia sicuramente meglio) e al cicloturismo. La Bucksaw è adattissima ai sentieri AM e a tutto quello che si può fare con una MTB; come dice qualcuno trovo che sia l’ARMA TOTALE DI DISTRUZIONE DI MASSA.
COME CHIAMARLA?
Essendo un’appassionato di dinosauri, ho soprannominato la BOY con l’appellativo di T-REX, causa la sua apparenza aggressiva, mastodontica e imponente. Ovvio che alla Bucksaw il nome di VELOCIRAPTOR non può che essere il più appropriato , elegante e veloce ma non per questo meno, anzi di più, letale ……..

Complimenti bellissimo il tuo velociraptor, una curiosità come mai hai messo il neoprene anche nel lato sinistro posteriore?
Ottima recensione per qualche minuto mi sono sentito anch'io con voi.
 

FabioTS

Biker forumensus
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Riassumendo al minimo e in buona sostanza hai riscontrato un minimo vantaggio, dovuto alla tipologia del telaio, in pedalabilità della fatboy in salita, ma decisamente gran divertimento in discesa a netto favore della bucksaw
 

lazzaro54

Biker perfektus
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nei tratti flow non voglio andare oltre una certa velocità, quindi direi che FATBOY e BUCK per me pari sono ... la differenza notevole è nei tratti scassati, dove con la BOY pensi a rallentare nei punti brutti mentre con la BUCK è un'idea che nn ti passa nemmeno per la testa .... passa sopra a tutto e osi di tutto .. salti, drop , compressioni, radici ..... non oso immaginare chi è veramente capace cosa possa fare con questa bici .....
in salita lenta la Buck è superiore come pedalabilità, oltre i 10 km /h si equivalgono .... però fammi latticizzare e alleggerire la Buck che poi ti dico meglio ......
 

halley73

Biker serius
8/7/05
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Rivoli
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Scott Spark 900 RC
nei tratti flow non voglio andare oltre una certa velocità, quindi direi che FATBOY e BUCK per me pari sono ... la differenza notevole è nei tratti scassati, dove con la BOY pensi a rallentare nei punti brutti mentre con la BUCK è un'idea che nn ti passa nemmeno per la testa .... passa sopra a tutto e osi di tutto .. salti, drop , compressioni, radici ..... non oso immaginare chi è veramente capace cosa possa fare con questa bici .....
in salita lenta la Buck è superiore come pedalabilità, oltre i 10 km /h si equivalgono .... però fammi latticizzare e alleggerire la Buck che poi ti dico meglio ......

E' strano pensare che un mezzo più pesante e biammortizzato, anche con sospensioni bloccate, possa essere più efficente in salita ... probabilmente la pressione delle gomme sui due mezzi era diversa, oppure il pollice in più della FatBoy fa tutta sta differenza?
 

lazzaro54

Biker perfektus
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E' strano pensare che un mezzo più pesante e biammortizzato, anche con sospensioni bloccate, possa essere più efficente in salita ... probabilmente la pressione delle gomme sui due mezzi era diversa, oppure il pollice in più della FatBoy fa tutta sta differenza?

la BUCKSAW ha più spunto e richiede meno sforzo per raggiungere una certa velocità, gomme più strette e meno massa da muovere ... e poi anche le geometrie del telaio hanno la loro bella influenza ... oltre i 10 km/h le 2 bici si equivalgono anche perché i tasselli del Nate sono più ''gripposi'' mentre la BOY ha più inerzia ed è più facile mantenere la velocità
.....
 

Raffa125

Biker superis
13/8/08
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Milano
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FATBOY vs BUCKSAW
Mi è finalmente arrivata la Salsa Bucksaw 2, ieri ho fatto la prima uscita conoscitiva del nuovo mezzo e, anche se l’ho fatta su sentieri nuovi mai percorsi (Monte San Genesio), cerco di riportare sensazioni e differenze rispetto alla mia FATBOY.
Preciso che la mia Bucksaw è di taglia L e pesa un po’ di più rispetto a quella M di test che ho provato di recente, anche per via del mio reggisella telescopico che pesa 350 gr in più del Reverbe di serie della Bucksaw 1. Ho tolto il deragliatore (ma lasciata la doppia corona) e ancora con le camere la Bucksaw pesa 15, 900 gr mentre la FATBOY senza telescopico e già latticizzata e tubelesizzata pesa 14,350 kg; appena potrò renderò tubeless anche la BUCKSAW togliendo circa 500 gr e sperando di farla pesare solo 1 kg in più della BOY.
Veniamo ai riscontri sul campo.
SALITA SU ASFALTO, STERRATO E ACCIOTTOLATO VISCIDO CON PENDENZE IMPORTANTI.
Per chi conosce il San Genesio sa che la salita asfaltata (e alcune varianti sterrate) hanno pendenze importanti e parecchio impegnative, la salita di circa 8 km comunque nn molla mai e mette a dura prova la pedalata. Nelle partenze e negli scatti la Buck è più pronta della Boy, meno lenta nel prendere velocità e meno dura da spingere stando sotto i 10 km/h (questo nonostante 1,5 kg in più); intorno ai 10 km/h e oltre la spinta risulta uguale per entrambe le bici, la BOY è più voluminosa ma le gomme GC da 4.6” risultano più scorrevoli delle Surly Nate da 3,8” della Buck, vuoi anche perché queste ultime hanno tasselli più pronunciati e più morbidi offrendo quindi un grip maggiore (ma maggiore fatica). In un tratto acciottolato con pietre tonde piantate e viscide la Buck si è comportata bene, naturalmente ho fatto quasi tutto il tratto pedalando mentre un’amico che era con me con una 29 carbon ha dovuto scendere e spingere causa mancanza di grip. Forcella e mono li avevo settati sul chiuso, devo dire che il bobbing è molto contenuto ma è ovvio che il rendimento di pedalata della BOY è superiore, essendo rigida; in questo frangente (cioè salita su acciottolato viscido) probabilmente la Boy si sarebbe comportata allo stesso modo della Buck.
COMPORTAMENTO SU NEVE MARCIA SEMI-BATTUTA DI CIRCA 30-40 CM
Una volta giunti in cima ho aperto entrambe le sospensioni e sgonfiato le gomme (ma molto meno di quanto non avrei dovuto fare con la BOY) perché non è necessario in una FAT full. Abbiamo percorso un tratto in leggero falsopiano con neve marcia alta circa 30 cm, in parte battuta dai pedoni (poco) e a tratti fresca …. In queste condizioni la Boy sarebbe stata sicuramente favorita, la maggiore impronta a terra dei Gc da 4,6 permette un migliore galleggiamento e scorrevolezza mentre la Buck in alcuni punti è affondata leggermente con l’anteriore.. di contro però i tasselli più pronunciati e morbidi della Buck hanno permesso di ripartire agevolmente anche su neve bagnata cosa invece negativa che avevo riscontrato tempo fa sulla BOY. C’è però la possibilità che, avendo sgonfiato meno le gomme della Buck , queste galleggiassero meno delle rispettive uscite in condizioni simili con la BOY. L a prox volta vedrò di sgonfiare le gomme come sulla Boy per fare un confronto alla pari.
DISCESA SU SENTIERO TECNICO CON ROCCE, GRADONI E TRATTI FLOW
Scesi per un tratto sino a non incontrare più neve, di fronte a noi si para un sentiero molto tecnico e variegato con alcuni tratti flow, radici e rocce con cambi di direzione, gradoni e tratti scavati anche con gradini ricavati da tronchi piantati nel terreno. Faccio i primi metri cercando di capire il comportamento della bici ed ecco arrivare il primo tratto scassato …. Una seria di gradoni di roccia in sequenza, alti dai 30 ai 40 cm in un contesto di sentiero scavato in cui stare nella traccia e ogni tanto cercare di uscire da essa per evitare che i pedali ci tocchino contro. 1-2-3 … i primi 3 ostacoli li passo in un baleno, alleggerisco le sospensioni e la bici atterra morbida, cede un po’ la forcella (scoprirò poi che deve essere gonfiata a più PSI per essere un po’ + sostenuta, il nastrino rosso è arrivato a fondo corsa…) mentre dietro il mono lavora alla perfezione e non sento assolutamente nulla di nulla sotto le ruote ….. mi sembra di essere su un cuscino d’aria, l’accoppiata gomme da FAt e Bluto+Monarch lavorano in simbiosi; ricordo i tempi della MTB full dove, anche avendo delle buone sospensioni, il fatto di tenere le gomme gonfie a 2,2-2,5 bar facevano sentire tutti i piccoli sassi del percorso (sparandone alcuni lateralmente), fatto che rendeva la bici instabile in queste condizioni; con la Buck niente di tutto questo, la bici è piantata a terra ed è anche più confortevole essendo più soffice. Inizio a prendere fiducia e ad osare un po’ di più (il tutto relativo alle mie possibilità e la voglia di non farmi male né rovinare la bici alla prima uscita), seguo Luca con la Buck di test in tutte le evolzioni che fa (nn è uno che va piano, bordi laterali, salti, ricerca della massima pendenza, deviazioni repentine per evitare tratti ostici e molto scavati …)e lasciamo indietro Dome con la full slim da 29 (tenete presente che con la BOY nn riucivo a tenere il passo di Luca e in pratica scendevo più o meno come Dome con la Full …. Ora, regolarmente, lo lasciavo dietro di circa 150-200 metri ogni km di discesa …..
Presa sempre più confidenza inizio a giocarci, cerco passaggi più impegnativi, vado a cercarmi ostacoli anche consecutivi in discesa (che con la BOY evitavo accuratamente per quanto possibile), la velocità si mantiene sull’allegro andante , i freni Guide R rispondono benissimo alle sollecitazioni, ben modulabili e aggressivi senza arrivare al bloccaggio indesiderato … che roba ….. in un tratto diritto scorgo una curva con un appoggio naturale importante, lo punto e ci salgo sopra … mi ritrovo in curva a circa 2 metri di altezza dal sentiero, mi sento sicuro, giro leggermente il manubrio e a fine parabolica butto giù la bici per ritornare nella traccia, lei esegue docile i miei comandi; poi altri sassi in sequenza, qualche gradone ostico (su cui facciamo qualche foto) e via giù di nuovo ……. Discesa di circa 6 km che vorrei nn finisse mai …. Arrivati giù nn mi ritrovo per niente stanco né mi fanno male le braccia (come con la BOY) né mi è sobbalzata la testa (idem) né mi fanno male le spalle …… finalmente ho goduto anche a fare una piccola scalinata dove con la BOY mi sarebbe sembrato di essere in groppa ad un canguro, con questa vai giù liscio e senza problemi ….. nei tratti più veloci nn riscontro un’eccessiva deriva laterale mentre sul rientro in asfalto la trovo più marcata (ma nn come con la BOY)
Rientrati al furgone ho un sorriso ebete stampato in faccia, credo che con questo mezzo mi divertirò un sacco riservando la BOY ad uscite più tranquille , a pedalate su sabbia e neve (dove galleggia sicuramente meglio) e al cicloturismo. La Bucksaw è adattissima ai sentieri AM e a tutto quello che si può fare con una MTB; come dice qualcuno trovo che sia l’ARMA TOTALE DI DISTRUZIONE DI MASSA.
COME CHIAMARLA?
Essendo un’appassionato di dinosauri, ho soprannominato la BOY con l’appellativo di T-REX, causa la sua apparenza aggressiva, mastodontica e imponente. Ovvio che alla Bucksaw il nome di VELOCIRAPTOR non può che essere il più appropriato , elegante e veloce ma non per questo meno, anzi di più, letale ……..


..tutto molto esaustivo, io però queste due bici non le confronterei in quanto parecchio diverse, geometrie, sezione gomma, sospensioni..Ovvio che la Boy ne esce sconfitta da subito.
Mi sembra che siano 2 mezzi completamenti distanti come tipologia di utilizzo ( sulla carta almeno ).
Quello che a me ha dato emozioni sulla Boy con forcella in alluminio che ho provato e' proprio il fatto della totale assenza di sospensioni.
Poi ovviamente si può fare tutto con tutte le bici..
Sarebbe molto interessante a mio modo di vedere un confronto con un'enduro 29 ad esempio e credo che in quel caso l'enduro ne potrebbe uscire sconfitta..
 

salukkio

Biker imperialis
26/2/08
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Transition Patrol
..tutto molto esaustivo, io però queste due bici non le confronterei in quanto parecchio diverse, geometrie, sezione gomma, sospensioni..Ovvio che la Boy ne esce sconfitta da subito.
Mi sembra che siano 2 mezzi completamenti distanti come tipologia di utilizzo ( sulla carta almeno ).
Quello che a me ha dato emozioni sulla Boy con forcella in alluminio che ho provato e' proprio il fatto della totale assenza di sospensioni.
Poi ovviamente si può fare tutto con tutte le bici..
Sarebbe molto interessante a mio modo di vedere un confronto con un'enduro 29 ad esempio e credo che in quel caso l'enduro ne potrebbe uscire sconfitta..

Ho provato un paio di FAT front e penso che possa prevalere solo in salita su fango e neve.
In discesa non credo ci sia storia.
 

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