Anzitutto un ringraziamento a Giovanni ed Emanuele per dedicarci un po' del loro tempo qui sul forum o-o
Vengo al dunque... come intuibile dal titolo di questo mio post mi domandavo quali vantaggi possa portare un posizionamento biomeccanicamente corretto in un contesto non agonistico, diciamo quello del classico "ciclista della domenica" (quale e' il sottoscritto...).
Per render meglio l'idea di quello che faccio con la MTB (che nel titolo ho riassunto forse impropriamente come AllMountain), parlo di uscite senza cronometro fatte con altri ciclisti della domenica, lunghe mediamente 40/60Km, dislivelli tipici delle prealpi sui 600/1000mt, discese anche tecniche durante le quali si abbassano le selle che poi si rimettono (grossomodo...) in posizione quando si torna a pedalare.
Perche' vi racconto questo?
Perche' col tempo inizio ad accusare qualche dolorino articolare qui e la' dopo le uscite e la sensazione e' quella che siano causati (in parte) dalla posizione in bici.
Inoltre ho qualche problema al ginocchio destro (lussato 2 volte...) ed alla gamba destra che a causa di 2 ingessature non e' piu' tornata muscolarmente come la sinistra.
Perche' non faccio un giro dal biomeccanico?
Perche' il timore e' quello di trovarmi sulla mia blur LT in posizione XC ed efficiente ma di trovarmi magari troppo sbilanciato in avanti sul ripido, oppure di avere un foglio con delle misure che magari non serviranno a nulla il giorno che voglio provare a cambiare ad esempio il SAG delle sospensioni.
Ho trovato il biglietto da visita di Emanuele Chiesa da bortolami proprio in questi giorni e con questi dubbi in testa... e' solo una coincidenza?
Vengo al dunque... come intuibile dal titolo di questo mio post mi domandavo quali vantaggi possa portare un posizionamento biomeccanicamente corretto in un contesto non agonistico, diciamo quello del classico "ciclista della domenica" (quale e' il sottoscritto...).
Per render meglio l'idea di quello che faccio con la MTB (che nel titolo ho riassunto forse impropriamente come AllMountain), parlo di uscite senza cronometro fatte con altri ciclisti della domenica, lunghe mediamente 40/60Km, dislivelli tipici delle prealpi sui 600/1000mt, discese anche tecniche durante le quali si abbassano le selle che poi si rimettono (grossomodo...) in posizione quando si torna a pedalare.
Perche' vi racconto questo?
Perche' col tempo inizio ad accusare qualche dolorino articolare qui e la' dopo le uscite e la sensazione e' quella che siano causati (in parte) dalla posizione in bici.
Inoltre ho qualche problema al ginocchio destro (lussato 2 volte...) ed alla gamba destra che a causa di 2 ingessature non e' piu' tornata muscolarmente come la sinistra.
Perche' non faccio un giro dal biomeccanico?
Perche' il timore e' quello di trovarmi sulla mia blur LT in posizione XC ed efficiente ma di trovarmi magari troppo sbilanciato in avanti sul ripido, oppure di avere un foglio con delle misure che magari non serviranno a nulla il giorno che voglio provare a cambiare ad esempio il SAG delle sospensioni.
Ho trovato il biglietto da visita di Emanuele Chiesa da bortolami proprio in questi giorni e con questi dubbi in testa... e' solo una coincidenza?