Biker si sfracella sul Pasubio

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Pazuzu18

Biker urlandum
Tragedia in Val Camossara a Valli: un escursionista esce di strada in bici e vola per 150 metri

Difficile il recupero del corpo da parte del Soccorso alpino


Sfracellato dopo un’uscita di strada con la sua mountain bike e un volo di oltre 150 metri giù per un canalone di val Camossara, all’altezza della trentatreesima galleria della storica strada che porta al Rifugio Papa, nel comune di Valli del Pasubio. L’allarme è partito alle 15.15 quando una comitiva di turisti stranieri ha avvistato il corpo esanime lungo il dirupo. Pare si tratti di un giovane tedesco, ma fino a ieri in tarda serata le operazioni di recupero non erano ancora completate, quindi non era possibile precisarne l’identità.



La dinamica dell’incidente è difficile da ricostruire in assenza di testimoni ma pare assai probabile che il ciclista abbia perso il controllo affrontando un tornante in discesa a velocità eccessiva.
Assai complicata l’operazione di recupero della salma da parte degli uomini del Soccorso Alpino di Schio, andata avanti oltre l’imbrunire. L’elisoccorso di Verona Emergenza, pure allertato, dopo aver tentato di raggiungere il posto dell’incidente ha desistito a causa della persistenza in zona, a quota 1800 metri, di banchi di nebbia che limitavano al minimo la visibilità.
I soccorritori hanno dovuto calare il corpo fino a fondo valle, dove l’hanno recuperato e trasportato a braccia sino al primo posto utile per l’utilizzo dei mezzi di trasporto. Operazione durata diverse ore e ostacolata in serata dal buio.
Fino a tarda ora la vittima non era ancora stata identificata. Si pensa con molta probabilità ad un giovane di origine tedesca, visto che da quelle parti arrivano numerosi bikers decisi ad affrontare le emozioni di una discesa suggestiva, con le sue 52 gallerie, ma anche assai pericolosa, tanto dall’essere tassativamente vietata.
Si tratta dell’ennesimo tributo di vite umane al Pasubio. L’ultima vittima risale al 26 aprile scorso quando un giovane escursionista veronese, Lucio Piccinato, scivolò nel medesimo punto finendo sugli spuntoni di roccia del canale laterale della val Camossara. Ma l’alpinista, tradito dalla neve presente sul tracciato, era a piedi e non trasgrediva alcun divieto.
Sempre lungo quei canaloni, negli anni scorsi, ci sono stati almeno un paio di gravi incidenti che hanno visto come vittime i bikers, di cui uno mortale.
La discesa in bici lungo le 52 gallerie è rigorosamente vietata, come indicano puntualmente vari cartelli. Purtroppo il rischioso percorso viene anche segnalato da alcune guide per amanti del rampichino e del brivido, diffuse all’estero.
«E’ da tempo che facciamo pressione, soprattutto verso gli appassionati tedeschi, per sconsigliarli a intraprendere l’impresa - spiega Piero Collareda, presidente della Comunità montana Leogra Timonchio. - Abbiamo informato pure la Regione Veneto, che ha recentemente aperto uno sportello turistico a Monaco, perché ci dia una mano sul posto nell’opera di dissuasione. Intanto stiamo predisponendo una guida in tre lingue in cui faremo ampi richiami al divieto di transito con qualsiasi mezzo, motorizzato o meno. Purtroppo in molti se ne fanno un baffo, a rischio e pericolo loro e degli escursionisti a piedi, quelli sì autorizzati. Ci segnalano addirittura moto che salgono sino al Papa e oltre, passando per gli Scarubbi, per farsi una scampagnata in quota. A questo punto devono aumentare i controlli. Non si possono mettere a repentaglio tante vite».
 

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