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Mi dispiace muldox ma per quest'ultima affermazione no sono per niente d'accordo:

Ciò che tu dici a senso nel caso in cui ci sitrovi davanti ad ambienti in cui non vi è stata nessuna influenza umana, nel caso di ambienti in cui vi è stato un grosso impatto antropico, (e le montagne per quanto incredibile sono così, basti pensare all'allevamento, alla viabilità, al disboscamento ecc..), perdurato per secoli, hanno bisogno che permanga almeno un minimo di intervento per limitare alcuni fenomeni tra cui il più pericoloso è il dissesto; vi ricordo che le alluvioni nascono in montagna .....


E' come dire che i boschi Italiani sopravvivono senza l'uomo...

Ma Quali, i boschi primordiali in Italia non esistono, gli attuali sono il risultato di un'utilizzaazione (purtroppo a volte incontrollata) di secoli.


Quindi, secondo me, il giusto sta in una via di mezzo, in quanto si possono pilotare interventi volti al riportare la situazione ad un equilibrio che penda verso la naturalità originale del loco (anche se in alcuni casi ci si può solo avvicinare), ma questi hanno bisogno di finanziamenti ingenti, e in Italia si sa che la tutela ambientale non da ritorno politico (nel senso che detti interventi hanno tempistiche di intervento decennali per vedere i risultati, mentre la politica gira su fasi che se va bene sono quinquennali...).


Infine: come detto dal grande Mau, per quanto riguarda il discorso iniziale si può solo dire è inutile generare guerre tra fazioni , l'idiozia è una classe trasversale a tutti...

Meditate gente


Ciaps