Partenza in salita fino a Vesio, breve discesa di 1 km per tirare il fiato, altra ascesa su asfalto, deviazione a sinistra in una strada parallela e poi curva a 90° a destra in un double-track nel bosco che sbuca nuovamente presso la strada principale. La si attraversa per uno sterrato in discesa che porta alla diga di S.Michele, dove inizia il vero calvario. Wide-track con traccia sporca nel sottobosco, rampe bitumate, sterrato e fondo smosso roccioso fino al GPM del Tremalzo.
La discesa è uno sballo. Sassi e brecciolino fino a Passo Nota, poi piccolo strappetto in salita (con i polpacci di ghiaccio, okkio ai crampi), altra discesa boschiva e deviazione a destra nel single track, dove si trovano sassi, rocce, tornanti a gomito e roba abbastanza dura da masticare con la bici. Se c'è traffico, spesso tocca scendere. Altrimenti sarebbe fattibile tutta in sella (tranne una porzione in un canalone roccioso, nel 2005 si rischiavano le caviglie, però magari adesso è percorribile).
Il ciottolato dà il colpo di grazia a polsi e braccia. Però è splendido. Sarà asciutto, quindi non è affatto pericoloso.
Poi passarelle di legno sul torrente, battigia lungolago nella ghiaia e arrivo sotto lo striscione.