Dovrei raccontarti le solite cose, del respirare laria fresca di un mattino dautunno che assomiglia allestate, quel sentirsi piacevolmente immerso tra la terra e il cielo, quando il tempo perde ogni significato e sei solo con i tuoi pensieri e con le persone che sanno condividere con te quello stesso stato danimo.
Dovrei parlarti di questa terra magica che è il Sinis, del suo fascino che le parole non sempre sanno esprimere, che solo gli occhi possono cogliere quando la tua mente si libera da ogni affanno e la tua mente è in pace con se stessa.
Dovrei descriverti il profumo del mirto e dellelicriso, i colori della macchia mediterranea, lazzurro del cielo e del mare, i chicchi di quarzo della spiaggia, il verde del muschio cresciuto sul lato nord delle vecchie pietre che una volta erano possenti nuraghi; e con tutta questa realtà che è dentro di me dovrei colorare la tua mente.
No, non ti racconterò niente, me lo terrò per me ogni minuto che ho vissuto in questa domenica diversa, e aspetterò di viverlo ancora con tutti quelli che avranno piacere di pedalare con me.