beata incoscienza....

[quadra]

a pasquetta ho fatto un bel giretto nei luoghi dell'adolescenza dopo anni e anni che non passavo. (il bello è che abito a 2 km).

i percorsi che facevo a 13-16 anni per andare alle scuole medie, in sella alla mia fidata atala della coop da ben 500.000 lire

ebbene, ho riprovato a fare i percorsi e le evoluzioni che facevo all'epoca.
attenzione!!! parlo proprio di evoluzioni FS

2 cose in particolare ricordo:

1 - una discesa tortuosa pericolosissima su cemento liscio con le foglie, fatta a cannone, in derapata con il posteriore bloccato, in mezzo alle ortiche
2 - un salto di 1,2 mt di altezza x 2 di lunghezza sopra un canale di cemento pieno di acqua.

l'altro giorno rivedendoli mi son venuti i brividi....

ma quanto incosciente ero a quell'età?
all'epoca non pensavo " potrei farmi male..." , agivo e basta
e tutto questo senza i mezzi di oggi. qualche volta usavo la bici di mio nonno con i tiranti dei freni in metallo snodato del 1950.

ebbene...non sono mai caduto, mai un graffio, mai una esitazione...
ero immortale

ritornando seri, vi è mai capitato di pensare a quanto "pirla ed incoscienti" eravate da adolescenti?

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[iz5dki]

a pasquetta ho fatto un bel giretto nei luoghi dell'adolescenza dopo anni e anni che non passavo. (il bello è che abito a 2 km).

i percorsi che facevo a 13-16 anni per andare alle scuole medie, in sella alla mia fidata atala della coop da ben 500.000 lire

ebbene, ho riprovato a fare i percorsi e le evoluzioni che facevo all'epoca.
attenzione!!! parlo proprio di evoluzioni FS

2 cose in particolare ricordo:

1 - una discesa tortuosa pericolosissima su cemento liscio con le foglie, fatta a cannone, in derapata con il posteriore bloccato, in mezzo alle ortiche
2 - un salto di 1,2 mt di altezza x 2 di lunghezza sopra un canale di cemento pieno di acqua.

l'altro giorno rivedendoli mi son venuti i brividi....

ma quanto incosciente ero a quell'età?
all'epoca non pensavo " potrei farmi male..." , agivo e basta
e tutto questo senza i mezzi di oggi. qualche volta usavo la bici di mio nonno con i tiranti dei freni in metallo snodato del 1950.

ebbene...non sono mai caduto, mai un graffio, mai una esitazione...
ero immortale

ritornando seri, vi è mai capitato di pensare a quanto "pirla ed incoscienti" eravate da adolescenti?

Ciao, purtroppo ti posso confermare che per me è tutto l ' opposto,mi sento piu' incosciente ora che quando avevo 15 anni
buona strada

 

[paolo965]

a me è capitato andando a sciare.... quanto facevo a 12-16 anni....con la bici a quel tempo non andavo per boschi, usavo la moto.

comunque vedo che in bici sono ancora più ignorante di mio figlio, nelle discese continuo a fiondarmi, lui un po' meno: almeno così è riuscito a tirarmi inpiedi quando ho preso un albero dopo un salto... e accompagnarmi al pronto soccorso...

 

[Mcgiver77]

nel mio caso l'incoscenza mi "perseguita" da sempre.. dai dieci anni quando sfrecciavo sulla mia piccola moto da cross,fino ad oggi quando sfreccio sulle discese dei sentieri con la mia amata mtb..

 

[Muto2]

Io incoscente lo sono ancora a 50 anni.
Infatti la mia incoscenza è all'origine di tutti i miei guai.
Enrico

 

[tarcy]

io invece sono ero, sono e sarò sempre un cacasotto! proprio per questo motivo continuo a chiedermi come facevo vent'anni fa con una mtb rigida gommata in modo approssimativo ad affrontare alcune discese che oggi mi sembrano impossibili ed a rischio ribaltamento. ma forse mi viene il dubbio che quelle geometrie poco corsaiole e l'attacco manubrio headset permettessero di osare un pò di più anche agli scarsoni come me.

 

[calmocalmo]

Certo, ripensare a cosa facevo da ragazzo con la bici, mi fa sorridere.
Eravamo un'allegra brigata di 5 randagi tutti con bici improvvisate e non adatte al fuori strada.
Quattro episodi che ancora ricordo e che mi fanno pensare a quanto ero folle.

1 - Una discesa bella tosta di ghiaietto lunga un centinaio di metri ed in fondo alla fine della discesa un incrocio a "T" con un'altra strada rurale, il tutto delimitato da muretti a secco e con campagne a circa 2 metri più in basso del piano stradale. In una delle discese a rotta di collo fatte quel giorno, la bici ha continuato a scendere anche con la ruota posteriore bloccata, così per non sbandare e cadere, sono riuscito a mantenermi in sella andando dritto contro il muretto a secco in fondo all'incrocio, dove la bici si è impuntata facendomi volare 2 metri più giù nella campagna sottostante.

2 - Discesa da una montagnola di brecciolino alta una 40ina di metri in una cava di frantumazione pietra. Siamo scesi tutti e cinque e tutti siamo arrivati giù a rotoloni con tutti i vestiti strappati.

3 - Altra discesa con derapata finale vicino ad un canale di bonifica. Tre di noi sono finiti nel canale. Abbiamo impiegato un'ora a tirarli fuori perchè il fango faceva lo stesso effetto delle sabbie mobili.

4 - Solita discesona con fondo compatto ed incrocio finale con strada secondaria corredata di cassonetto della spazzatura. Naturalmente uno di noi ci è finito dentro non riuscendo a fermarsi. Non ero io, ma in compenso io sono arrivato su un muretto ed ho distrutto il cerchio anteriore.

 

[Muto2]

Certo, ripensare a cosa facevo da ragazzo con la bici, mi fa sorridere.
Eravamo un'allegra brigata di 5 randagi tutti con bici improvvisate e non adatte al fuori strada.
Quattro episodi che ancora ricordo e che mi fanno pensare a quanto ero folle.

1 - Una discesa bella tosta di ghiaietto lunga un centinaio di metri ed in fondo alla fine della discesa un incrocio a "T" con un'altra strada rurale, il tutto delimitato da muretti a secco e con campagne a circa 2 metri più in basso del piano stradale. In una delle discese a rotta di collo fatte quel giorno, la bici ha continuato a scendere anche con la ruota posteriore bloccata, così per non sbandare e cadere, sono riuscito a mantenermi in sella andando dritto contro il muretto a secco in fondo all'incrocio, dove la bici si è impuntata facendomi volare 2 metri più giù nella campagna sottostante.

2 - Discesa da una montagnola di brecciolino alta una 40ina di metri in una cava di frantumazione pietra. Siamo scesi tutti e cinque e tutti siamo arrivati giù a rotoloni con tutti i vestiti strappati.

3 - Altra discesa con derapata finale vicino ad un canale di bonifica. Tre di noi sono finiti nel canale. Abbiamo impiegato un'ora a tirarli fuori perchè il fango faceva lo stesso effetto delle sabbie mobili.

4 - Solita discesona con fondo compatto ed incrocio finale con strada secondaria corredata di cassonetto della spazzatura. Naturalmente uno di noi ci è finito dentro non riuscendo a fermarsi. Non ero io, ma in compenso io sono arrivato su un muretto ed ho distrutto il cerchio anteriore.

MIRABOLANTE !!
Enrico

 

[FSRider]

.........

ritornando seri, vi è mai capitato di pensare a quanto "pirla ed incoscienti" eravate da adolescenti?

Ti rispondo anche se non sono propriamente nella fascia d'età che dovrebbe risponderti ...

Premetto che ho cominciato ad andare in mtb nel 2009 e nel 2010 ho iniziato a fare qualche discesa. Nell'estate 2010 ho preso una full della specy e da lì è stata discesa e basta. Al momento sono a piedi.. ma a giugno dovrei passare finalmente a una bici da dh :)

Generalmente nel primo tratto di una discesa (soprattutto se non l'ho mai vista) sono molto prudente e tendo ad andare piano, appunto per evitare cadute inutili..

Nonostante prima di partire prometto a me stesso di non farlo.. succede sempre e ogni volta: dopo 2 minuti di discesa mollo i freni e vado giù in modo sempre più incosciente. La cosa preoccupante è che più passa il tempo e meno cauto o prudente divento.. meno male che ogni tanto il mio amico non mi fa star davanti per primo e mi frena un po'.

Tutti i voli che ho fatto (finora niente di grave..) sono colpa proprio di questa imprudenza: mi viene in mente l'estate scorsa a livigno.. appena iniziata la discesa avevo davanti altri biker, andavo veramente piano in confronto.. frenavo una cifra ogni curva: arrivati alla quarta curva ho mollato tutto

Fu così che spiccai il volo su un ripidone tosto pieno di radici e fu così che nelle curve finali arrivai ancora più sparato e mi ritrovai a terra con un ginocchio tagliato (mannaggia alle protezioni che prendendo un grosso sasso ruotarono!!). Niente di grave ma ho rovinato una maglietta, il manubrio e ogni pedalata il ginocchio mi dava fastidio... bastava andare un pelo più piano e aspettare la terza-quarta discesa per mollare i freni, in modo da conoscere meglio i sentieri

Insomma.. al momento col tempo mi sembra solo di perdere prudenza: il problema è che la perdo proprio in discesa.. e a ormai danno fatto ci rido sopra dicendomi che caxxata ho fatto

Un saluto a tutti, chiudo perchè stare sul forum mi fa solo venire voglia di discesa, non ho più la bici al momento e quest'anno a giugno ho pure gli esami di maturità

Ma tanto mi rifarò a luglio e agosto !