ciao.
mi ricollego in parte al mio primo post "frequenza cardiaca massima".
spiego:
sabato mattina sono uscito in mtb, ho percorso 54 km di sterrati e strade bianche, senza forti pendenze.
in 3ore e 26' di giro, i dati rilevati dal Cardio per quanto riguarda la permanenza in own zone erano di 35 minuti.
io ho già scritto, quando monto in sella i battiti mi vanno a 100, inizio a pedalare e sono a 130, senza essere al limite, ma quando pedalo vispo, sono a 165-170 BPM, e li tengo senza essere troppo affaticato.
quando sono sotto sforzo, sì, mi sento il foglio di cartone nei polmoni, ma sono ad oltre 180 BPM.
avevo letto su una rivista (tecnomtb), di un 40enne che aveva i battiti alti "..all'andatura da passeggio sono sui 120, appena pedalo un po' supero i 140, in salita come niente supero i 170..".
Gli venne risposto "non si preoccupi, ma cambi metodo di allenamento. Il fatto che riesca ad arrivare a frequenze cardiache alte è un buon segno e le servirà in futuro. ma nelle sue uscite di allenamento dovrebbe inserire delle salite lunghe (FC a 160) oppure corte (500/1000m) e ripetute alla massima velocità per una decina di volte, ripartendo ogni volta quando la FC scende a 140".
Mi sono conservato l'articolo e me lo rileggo spesso.
Se riesco a sopportare i 170 battiti senza sofferenze, penso sia normale, solo che a volte mi preoccupa questo fatto.
sono stato in "zona" 1/6 del tempo della pedalata.
è che raramente riesco a pedalare in "o.z." mi sento sempre troppo lento, troppo tranquillo, ed allora inizio a "darci" sui pedali.
diciamolo, è un uroboros (il serpente che si mangia la coda).
per abbassare la mia frequenza cardiaca dovrei fare uscite di fondo sforzandomi di tenere il cuore tra i 130 ed i 160 BPM o giù di lì?
ciao
wankelmania
mi ricollego in parte al mio primo post "frequenza cardiaca massima".
spiego:
sabato mattina sono uscito in mtb, ho percorso 54 km di sterrati e strade bianche, senza forti pendenze.
in 3ore e 26' di giro, i dati rilevati dal Cardio per quanto riguarda la permanenza in own zone erano di 35 minuti.
io ho già scritto, quando monto in sella i battiti mi vanno a 100, inizio a pedalare e sono a 130, senza essere al limite, ma quando pedalo vispo, sono a 165-170 BPM, e li tengo senza essere troppo affaticato.
quando sono sotto sforzo, sì, mi sento il foglio di cartone nei polmoni, ma sono ad oltre 180 BPM.
avevo letto su una rivista (tecnomtb), di un 40enne che aveva i battiti alti "..all'andatura da passeggio sono sui 120, appena pedalo un po' supero i 140, in salita come niente supero i 170..".
Gli venne risposto "non si preoccupi, ma cambi metodo di allenamento. Il fatto che riesca ad arrivare a frequenze cardiache alte è un buon segno e le servirà in futuro. ma nelle sue uscite di allenamento dovrebbe inserire delle salite lunghe (FC a 160) oppure corte (500/1000m) e ripetute alla massima velocità per una decina di volte, ripartendo ogni volta quando la FC scende a 140".
Mi sono conservato l'articolo e me lo rileggo spesso.
Se riesco a sopportare i 170 battiti senza sofferenze, penso sia normale, solo che a volte mi preoccupa questo fatto.
sono stato in "zona" 1/6 del tempo della pedalata.
è che raramente riesco a pedalare in "o.z." mi sento sempre troppo lento, troppo tranquillo, ed allora inizio a "darci" sui pedali.
diciamolo, è un uroboros (il serpente che si mangia la coda).
per abbassare la mia frequenza cardiaca dovrei fare uscite di fondo sforzandomi di tenere il cuore tra i 130 ed i 160 BPM o giù di lì?
ciao
wankelmania