Basilicata coast to coast, il tour

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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giaelo

Biker dantescus
23/3/06
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Puntata uno: l'idea, l'organizzazione, la sera prima.


E’ una calda sera di Luglio, l’appuntamento è sul mare, degli amici suonano sulla terrazza di un baretto. Lì trovo kenny consorte ed il Cavallo, breve saluto come stai come non stai, insomma nulla di nuovo. Poi così “pour parler” Kenny mi chiede se abbia impegni per ferragosto, e saputo di essere libero mi chiede se mi va di fare un “giro” in bici. Senza nemmeno prendere fiato rispondo che si può fare, ma dove?

Pensiamo subito alla Basilicata terra ancora “naturale” e non lontana da casa (la parola d’ordine è “economia”).

Il più è fatto bisogna solo tracciare un percorso interessante e convincere Argh (questa si rivelerà la cosa più dura di tutto il viaggio).

Il giorno dopo in palestra mi si accende la lampadina: quel film di cui tanto mi ha parlato Kenny, basilicata coast to coast dov’è stato girato? Per quali paesi è passata la troupe? Qui Wikipedia ci viene in aiuto ed in breve abbiamo il percorso ed ovviamente il nome del nostro tour: Basilicata coast to coast.

I giorni passano in fretta, l’organizzazione però è allo stesso punto ovvero traccia pronta ma non certa, bici senza portapacchi né borse, numero di partecipanti fermo a due, nemmeno il giorno della partenza è certo. Di questo passo tutto il progetto potrebbe arenare, ma poi la svolta: prima Argh che si decide a partire e poi le prime attrezzature iniziano ad essere recapitate.
Negli ultimi giorni pre partenza riesco a vedermi il film, uno spasso!

È il 13 Agosto da esperti giocatori di Tetris quali siamo, carichiamo bici, borse e attrezzature in una Ford Fiesta e non contenti lasciamo dello spazio anche per noi!

La sera un po’ per caso un po’ per fame, cuciniamo a casa mia due spaghi aglio, olio, sarde e molto molto peperoncino. Il caldo in cucina si fa sentire ed io invece che bere acqua tracanno vino… Finito di mangiare manco fosse l’ultima cena (1kg di pasta) facciamo vedere il film ad Argh che nel giro di pochi minuti si addormenta annunciando la sua debacle con un concerto in FA maggiore sapientemente ripreso…

La notte è lunga, come un fesso mi sono ubriacato la sera prima della partenza, con tutti i problemi del caso… la sveglia suona, la testa gira, lo stomaco ribolle. Si parte!

per maggiori informazioni: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=167535
 

giaelo

Biker dantescus
23/3/06
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Drriin Drriin un suono stridulo e insopportabile, così inizia il 14 agosto. Una nottataccia, saranno appena tre le ore di sonno. Non appena mi rendo conto di essere sveglio mi accorgo anche di avere un trapano che sforacchia la testa e lo stomaco sarebbe meglio non averlo, ma non voglio aggiungere altro…
Ore 9.20 finalmente si parte, che dire un viaggio orribile almeno nella prima metà, poi dopo una sosta al bagno, una lemonsoda ed una strada più dritta finalmente trovo un po’ di pace. Un paio d’ore e siamo a Policoro. Come da programma, un po’ di mare. La canicola è opprimente non duriamo molto complice anche la nostra disorganizzazione (manco un ombrellino…).
Torniamo in città per mangiare qualcosa, tutto chiuso. D’accordo, cerchiamo allora una rosticceria o qualcosa del genere. Arrivati alla piazza principale scattiamo la prima foto ed entriamo in una pizzeria, qui la geniale idea di argh, dato che le pizze non le fanno a pranzo ci prendiamo un primo che è meglio… Quattro ravioli con ripieno di cernia, buoni per carità, ma 10 euro per un assaggino mi sembrano troppi.
Ore 15.00 è ora di lasciare le comodità, parcheggiamo di fronte la polizia municipale e scarichiamo l’auto.

Sarà un lungo pomeriggio, penso tra me e me. Dopo una mezz’ora siamo pronti, nel frattempo il buon johnny89 ci ha raggiunti. Foto di repertorio

e si parte, che l’avventura abbia inizio…magari! Prima si fa una sosta al penny per la cena, poi perdiamo un po’ di tempo a cercare la strada (Johnny col ca@@o che facciamo la statale!). Imbrocchiamo la strada giusta, finalmente si parte, penserete ed invece no! Le borse di kenny si agitano come ballerine di salsa avvicinandosi pericolosamente al cerchio, fino a che non accade il peggio, una di queste tocca il cerchio rompendo un supporto…tragedia dopo solo 500m. Qui l’ing. Superpanzer armato di fascette e del coltello affetta argh (capirete nella prossima puntata) rimette le cose apposto. Ora si parte! Il kenny incazzato spinge spinge e spinge portandosi avanti. Mi accorgo subito che la bici è pesante e che portare quel ritmo sarebbe da suicidio, penso: kenny ci vediamo domani ah! (pensiero sicuramente condiviso anche da argh). Johnny89 fa gli onori di casa spiegandoci che la c’è S.Agnese che lì invece le pale eoliche di canigattì ecc… Prima fontana, prima sosta;

come prevedevo la sacca idrica non serve, se qualcosa qui abbonda è l’acqua ed infatti 10km altra fontana altra acqua e qui scatta la banana, argh sembra apprezzare più di tutti.

Lasciamo la pianura per la prima salita, tutto sommato riesco a pedalare senza grosse difficoltà considerando che lo stomaco non mi lascia in pace.

Non ci vuole molto ad arrivare alle pendici di Craco, primo paese del viaggio e tappa per la giornata.

Il sudore a frotte sgocciola dal viso e come pioggia cade sulla strada bagnando la bici ed inzuppando il completino. I piedi mi fanno male, porc ho dimenticato di tagliarmi le unghie.
L’arrivo è spettacolare, uno spettro che cresce pedalata dopo pedalata fino a diventare un gigante vecchio e consumato ma che si erge ancora a custode di una valle color oro.

Sarà il caldo, la stanchezza, o l’alcol della sera prima, ma della musica mi accompagna all’ingresso di questo desolato paese, avrò le traveggole? No, è semplicemente un concerto in quel che resta di una chiesa, finalmente siamo arrivati! Scambiamo quattro chiacchiere con Johnny e ci salutiamo, gli tocca il ritorno al crepuscolo (ma perché non hai passato la notte con noi?).
Fontana, giro attorno al paese, accampamento. Sì ma dove? No comment,

posso solo dire che è stato un campeggio 5 stelle con tutti i comfort (anche la doccia). Col super coltellazzo mi accorcio le unghie, poi la cena; il miglior panino col tonno della nostra vita.

La notte cala ed assieme il sonno, il silenzio è interrotto dai rumori della natura al quale si aggiungono i tromboni ai miei lati, sarà una lunga notte!
 

Ytterbio

Biker superis
29/8/06
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Lecce
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Bellissimo...bravi!!! Gia lo sai che vi invidio tantissimo :rosik: Ma infondo è un bene che non sia venuto: alla prima minidiscesa sarei caduto e mi sarei frantumato il ginocchio :hahaha:

Rimango in attesa delle prossime puntate
 

giaelo

Biker dantescus
23/3/06
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E’ tuonato per tutta la notte, però stranamente fuori il cielo è sgombro, mah! Sono le 5.50 quando afflitto metto il naso fuori dalla tenda, il Sole è ancora dormiente ma dura pochi minuti, il tempo di uno scatto.





Nella mezz’ora seguente sbaracchiamo tutto e siamo pronti a pedalare.
La pedalata del giorno prima si sente chi più chi meno. Il paesaggio è surreale,



un tappeto d’oro sormontato da un cielo argenteo che ci regalerà delle ore dalla temperatura mite e con qualche breve scroscio, ma nulla di preoccupante.



La direzione è Aliano, il silenzio è assoluto, gli unici compagni di viaggio sono flotte di falchi che danzano sopra le nostre teste. Il rumore dei copertoni si sente per chilometri quando Kenny stufo del ritmo tranquillo, alza il passo grazie anche ad una discesa interminabile.



Falchi dicevo ma non solo, sono le 10 e la natura brulica di vita e purtroppo anche di morte, animali come tappeti sulle strade sgombre, il tanfo che riempie i polmoni è nauseabondo.
Ecco Aliano è lì…su.



Bene è per questo che siamo qui, rapporto agile e si sale! Il caldo ora si sente, il cielo è sgombro ed il Sole picchia; tutt’ad un tratto tre punti all’orizzonte, prima sagome sempre più grandi poi, ci raggiungono e superano. Saranno tre Aliani? No mi sbaglio perché a pochi metri li segue un’auto, tutto ciò non sembrerebbe importante, ed allora perché raccontarlo? Semplice, sul cofano è stampato: “basilicata coast to coast 2010”. Cazzo! Alla tal vista Kenny grida: “siamo noi il Basilicata coast to coast”, seguito dal (credo) primo “DDDUUUROOO!” del viaggio.
Ancora poco e siamo ad Aliano,



giusto in tempo per uno spuntino…e qui non mi soffermo molto sull’acquisto delle cibarie, ma ci tengo a dire che kenny ed io stavamo per ridurre la popolazione di Aliano di tre persone, tre donne nella fattispecie (20min per comprare 3 salsicce…)
Come promesso l’aneddoto: dopo un lungo peregrinare di tabaccaio in tabaccaio (ste cazzo di sigarette), mandiamo sapete voi dove Argh e ci piazziamo su una panchina. Ecco tiro fuori il mio coltellazzo svizzero, e preparo il mio panino. Ora prima che a qualcuno possano venire conati di vomito, tengo a precisare che il suddetto coltellino-tagliaunghie di giaelo è stato sterilizzato da quest’ultimo con acqua ossigenata e lavato in acqua corrente.
Tornando al momento migliore del viaggio (culinariamente parlando), chi poteva rovinare quel momento magico? Chi se non Argh. Andiamo con ordine, io con il panino tra le mani e la bava che sgorga dalla bocca, Kenny allo stesso modo passa il coltello ad Argh, il quale lo impugna manco fosse il coltello spuntato della nonna o quello dei ristoranti che non taglia una cippa, e con estrema nonchalance taglia panino e dito; un attacco, forse, di grammo mania?
Alle urla di dolore Kenny non fa nemmeno caso, ed addenta il panino; mi vedo costretto ad intervenire, non foss’altro che mi sta insudiciando il coltello! Tiro fuori il mio kit di emergenza (le due merde manco mi hanno chiesto di spartire le spese…) e tappo la falla sporcandomi col suo sangue (che schifo!), il coltello è salvo; adesso mi tocca pure preparagli da mangiare!
Il panino è fatto fuori in pochi morsi, accompagnato dalla fedele peroni, ed ora? Semplice secondo panino e seconda Peroni!



A conclusione dell’aneddoto, il primo panino era con il cuore del prosciutto (robba casalinga) e mozzarella, il secondo con il provolone al posto della mozzarella, il pane appena fatto.
Sarà la notte insonne, la pedalata, il sole o più probabilmente le due peroni, ma cala la palpebra. A fatica raggiungiamo un parchetto, e lì una panca a testa ci piazziamo per un’ora. Al risveglio, la bocca secca, la testa rintronata pensare di pedalare è dura, ma va fatto.



La direzione e punto di sosta per la giornata è Tramutola, dove secondo il film ci sono le più belle femmine di Basilicata. La passeggiata prende un ritmo buono solo dopo l’ennesima coca-cola e seconda ehm mi censuro…il paesaggio poco per volta cambia, dalle brulle colline coi suoi calanchi





si passa a fitte boscaglie, siamo nel Parco del Pollino! L’umore è alto, ad ogni galleria ci incitiamo con un “DDUUROO!!!” ormai motto del tour.
Siamo nei pressi della diga del Pertusillo, percorriamo la strada che ci porta fino a quel muro alto e ricurvo che è la diga e ci rendiamo conto che siamo stanchi che si fa tardi e che è tardi.



Ultima sosta ad un baretto, per tutta la strada fatta dopo Aliano non abbiamo visto una fontanella, siamo sfiniti, ma dopo una coca-cola da 1,5l ripartiamo ancora più gasati. Siamo dentro la Valle dell’Agri, Tramutola è lì da qualche parte. Io in testa porto un ritmo assurdo con tutto quel peso e con tutta quella stanchezza, ormai la meta offusca qualsiasi altro pensiero, pedaliamo e basta. Poi lì in lontananza l’uscita Tramutola. Esulto, pugni al cielo. Ma non è finita, pare non raggiungere mai il paese.
Ci vogliono altri 20min di pedalata ma ci arriviamo con il Sole che scomparso dietro le montagne attorno la valle regala gli ultimi minuti di luce, ora bisogna trovare una sistemazione per la notte.



Raggiunto il paese (deserto) chiediamo ad una indigena, non c’è nessuno, dice, perché c’è le processione di S.Rocco. Provate a chiamare la casina rossa, prosegue, forse hanno posto. Ma è un viaggio in economia, ribatte Kenny, e qui scopriamo le doti di lecchinaggine di quest’ultimo (come lui stesso ha detto). In breve riesce a farsi dare un tozzo di pane, e a farsi promettere di trovare una sistemazione consona per tutti noi.
Aspettiamo la fine della processione vicino la chiesa, questa passa,



le campane riecheggiano a lungo, poi l’aiutante prima ed il parroco poi vengono da noi anziché il contrario. Ci danno asilo…nido non scherzo abbiamo un asilo nido tutto per noi,



ci chiedono se abbiamo bisogno d’altro e poi si congedano.
Campo base pronto, cena a base di pane ed olio al naturale (bleah),



dopo una leggera lavata decidiamo di uscire a vedere le più belle femmine di Basilicata. Raggiungiamo il centro, la festa continua con un concerto,



la piazza è gremita, ma di belle femmine manco l’ombra. Forse non è il posto giusto, andiamo avanti e raggiungiamo la passeggiata. Qui l’età media è nettamente più bassa, ma di belle fanciulle ce ne sono ben poche, che delusione!
Il tempo di un panzerotto ed una peroni e ritorniamo all’asilo, per una notte dura fredda rumorosa ma stranamente riposante!
 

giaelo

Biker dantescus
23/3/06
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Il sole spunta presto nella valle e noi ci prepariamo ad un’altra giornata intensa. Colazione veloce e si riparte ignari di ciò che ci capiterà…
La mattinata scivola via tra le tortuose strade che ci portano al punto più alto del viaggio.



Una strada bellissima, silenzio e tanto tanto caldo. Il ritmo è lento ma costante ed in breve raggiungiamo il primo scollinamento, una chiesetta sul punto più alto veglia su di una fontana.



Il tempo di rinfrescarsi e ci rimettiamo in marcia, discesa e di nuovo salita, in cima



ci attendono un caffè alla moka e delle provvidenziali pesche sciroppate (thanks to Argh).



Di lì la strada si fa più semplice e raggiunto uno svincolo con la salerno-reggio, inizia una discesa interminabile e colma di auto; non è bello ritrovarsi in mezzo a tante auto soprattutto quando i freni non funzionano a dovere (argh ne sa qualcosa).
Finalmente siamo a Lauria, ormai manca poco alla meta, solo due tappe! Pranzo leggero, pennichella e caffè; diamo uno sguardo alla cartina per capire come raggiungere Trecchina, ed ecco che tutto baldanzoso, il proprietario del bar fa: “mo ve lo dico io la strada”, “mo vi faccio vedere io che strada faccio in bici…” e così discorrendo…Ci fidiamo, che imbecilli! Ci ritroviamo su una strada stretta con gallerie a gogo da percorrere in salita e con auto e mezzi pesanti che ci sfrecciano a tutta velocità. Ahimè siamo costretti a fare dietrofront e percorrerla al contrario, per giungere dopo un’ora interminabile nei pressi del campeggio scelto (oddio non è che si poteva scegliere altro) per la sera successiva.
Non nascondo il grosso rammarico, per aver dovuto tagliare il percorso tanto più che l’indomani è il mio compleanno, il programma è saltato, porc putt!
Campeggio orrendo, passarci una serata sarà lunga, un bagno risolleva il morale,



tecnicamente abbiamo compiuto il coast to coast, però manca Maratea.
Cena rigenerante a base di nettare frizzante…e si va a nanna,



ma prima mi faccio un giro devo ancora sbollire l’incazzatura.
È giorno, sbaracchiamo tutto, vogliamo scapparcene! Offro la colazione e poi via per Maratea, ci aspettano 700m di dislivello.



Inizio scoppiettante…arrivo scoppiati! Dopo 15km raggiungiamo il porto di Maratea, ora le cose si fanno ardue, lì in alto la statua del cristo ci osserva, tornante dopo tornante sembra non avvicinarsi mai. Riceviamo i complimenti di altri avventori ciclisti che scendono sfrecciando con le loro bici da 7-8kg.
Due ore di sudore fatica e tanto tanto sole, ma finalmente siamo lì!



Incontriamo un altro cicloturista, foto del caso e via a tutta birra verso Maratea. La discesa è fantastica, peccato non avere la bici scarica, i freni stridono, i dischi fumano. Scesi al centro di Maratea, ci concediamo un gelato per poi partire in direzione stazione.



Lì scopriamo che tornare sarà cosa ben più difficile dell’arrivare, i treni sono pochi e quasi nessuno permette il trasporto delle bici, fa nulla proviamo.
Primo treno, quasi in ginocchio chiediamo di poter salire, controvoglia il capotreno acconsente, che culo!
Arriviamo in un paese desolato, ci vogliono quasi 3 ore per il treno successivo. Le passiamo tra iphone, cazzeggio e panino bufala e crudo.
Secondo treno, in teoria non ci sono problemi ma il macchinista fa storie, noi gli diciamo che sull’orario è previsto il trasporto bici. Non vi dico che razza di treno, solo per caricare le bici è una tragedia, ma l’orrore si consuma in carrozza. Senza aria condizionata, il fetore appesta tutta la cabina, facce inorridite, svenimenti, rabbia e quant’altro ci fanno temere per la nostra incolumità.
Terzo treno, è lì che ci aspetta, non c’è molto tempo e sarà un altro giro di roulette, questo come il primo non prevede le bici. Ed ecco che si compie il miracolo, il capotreno gentilissimo non batte ciglio (forse è rintronato dal nostro puzzo killer) e ci fa salire, bici al seguito.
In un’ora e mezza raggiungiamo scanzano e l’auto, ancora lì senza un graffio. Distrutti smontiamo le bici e ci rimettiamo in auto.



È calata la sera quando siamo finalmente a casa, è stata dura, ma ce l’abbiamo fatta!
 

jonny89

Biker forumensus
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Policoro (MT)
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Bella avventura e impresa, complimenti al trio !!

bellissmo tour!!!! complimenti

Bellissimo tour, bellissimo racconto e bellissime foto!
Peccato non essere potuto venire!
Mi associo agli altri per i complimenti :celopiùg:
Il racconto e le foto sono veramente esemplari, e i momenti scherzosi da pisciarsi dalle risate! :smile: come quello del dito di argh! :rosik: :hahaha:

Complimenti ancora Lorè per foto e racconto ;-) :celopiùg:

Onorato di aver preso parte a questa avventura.

DDDDDDDDDDDUROOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

Non posso far altro che ripetere che mi ha fatto immensamente piacere conoscervi ;-):balla-co:

Grazie ancora :prost:
Giovanni

p.s.: la prossima dove? :sbavon:
 

magika

Biker velocissimus
1/10/07
2.356
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trapiantato a beri
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bellissimo giro ragazzi......al prossimo ci voglio essere pure io...sempre se è possibile seguirvi con una am da 15 kg..che dite???anche perchè non vorrei perdermi la scena di jonny89 che smadonna in discesa con la sua scalettina leggera leggera!sciaoooooooooo e complimentoni ancora!
 

jonny89

Biker forumensus
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Policoro (MT)
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bellissimo giro ragazzi......al prossimo ci voglio essere pure io...sempre se è possibile seguirvi con una am da 15 kg..che dite???anche perchè non vorrei perdermi la scena di jonny89 che smadonna in discesa con la sua scalettina leggera leggera!sciaoooooooooo e complimentoni ancora!

Bhè visto il ritmo tenuto secondo me non ci sarebbero stati problemi con sasha :spetteguless: ;-)

O.T.
Per il fattore discesa spero solo di non trovarti mai davanti in una gara ti svernicio!!! 8-) :-? :smile:Se però in mezzo la discesa c'è una scalinata o un percorso moolto tecnico mi faccio volentieri da parte :via!:

Ciao :prost:
Giovanni
 

Makkio

Biker grossissimus
30/6/10
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HighMurgia
motografando.altervista.org
Bike
GT Zaskar Carbon 9r - Wilier Evasion '06
toh, anche io ho avuto la stessa idea guardando il film.

anche se la basilicata la conosco quasi tutta a memoria, avendola girata in lungo e in largo in moto, negli ultimi anni. E' una terra che, per la maggior parte, conserva un fascino antico, sembra di ritornare indietro negli anni ogni volta che ci vado. Bellissima.

Farla in bici è una cosa che mi sono riproposto di fare, senza pianificare nulla a parte un itinerario di massima e dormendo dove capita...possibilmente in un futuro prossimo...
 

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