Oramai era inevitabile...Dopo il girovagare da tempo su questa sezione , dopo avere messo il culo su quelle degli amici , oggi finalmente ho fatto il mio primo
giretto completo con le ruotone. La mia Pine Mountain fesca fresca è rigorosamente singlespeed , così la volevo . L'esperienza con una SS
da 29 è sicuramente da provare , per me che provengo da una SS da 26
la differenza è stata tangibile. Nonostante i Kg in più non c'è paragone come piacere di guida. La bici una volta lanciata perde meno velocemente l'inerzia e si riesce a fare scorrere più facilmente . Questo vuol dire meno rallentamenti e quindi meno fatica. Sul solito giro di prova sono arrivato a casa nettamente più riposato. Niente mal di gambe e (importante) zero mal di vita
Le prima impressione appena salito sulla Marin è stata di comodità , non mi sento appollaiato ma incassato dentro la bici , la posizione è strana ma la pedalata è sorprendentemente redditizia. Punto volutamente qualche scalino e la bici sale con tranquillità senza impuntarsi . Poi qualche
scalino più alto 30-40 cm : si scende facilmente , la bici dà sicurezza è tranquillizzante , non si scompone. Dopo qualche km di asfalto in piano inizia la salita : 1 km circa impegnativa ma non aspra solo qualche strappo dove alzarsi sui pedali e qui magia...la mia corporatura molto longilinea mi ha sempre impedito di pedalare fuorisella in maniera continuativa e proficua. Ho sempre avuto la sensazione di essere proiettato in avanti . Qui è differente mi sento un pò come quei brevilinei che ho sempre invidiato proprio per la facilità e naturalezza della loro pedalata fuorisella. Finalmente posso anche io !!
Inizia il fuoristrada ,: percoso Xc medio tecnico , rocce quà e là e qualche strappo impegnativo. Continui saliscendi : il segreto frenare poco e mantenere la velocità , in mono rapporto è fondamentale e in questo campo la
29 è tangibilmente superiore alla DBR in titanio da 26 , nonostante il peso maggiore vado più veloce. Si rallenta meno perchè gli ostacoli ostacolano meno la marcia, quelli piccoli e medi vengono letteralmente divorati.. !! Ecco la discesa : 3 Km veloci costellati pietre di media
grandezza , percors che con la Yeti divoro in scioltezza senza accorgermene.
Qui non c'è storia : in fondo sono sopra una front , sicuramente più comoda e sicura di una front da 26 ma pur sempre una front. La guida è più impegnativa , il retroteno rigido sobbalza e bisogna ammortizzare bene con le gambe sebbene l'acciaio dia sempre sensazioni positive : è morbidoso quasi un softtail.
Sulle sezioni più scorrevoli provo timidamente a piegare e la bici tiene bene : pare su un binario una volta impostata la giusta traiettoria. Ho l'impressione però che se si sbaglia la bici sia meno pronta alla correzione.
Su questo percorso non eccessivamente impegnativo la bici mi è sembrata
ok , non mi sono nemmeno accorto della presunta minore agilità, anzi..
Aspetto di provarla sullo stretto , sul ripido e su percorsi più impegnativi e tecnici .
giretto completo con le ruotone. La mia Pine Mountain fesca fresca è rigorosamente singlespeed , così la volevo . L'esperienza con una SS
da 29 è sicuramente da provare , per me che provengo da una SS da 26
la differenza è stata tangibile. Nonostante i Kg in più non c'è paragone come piacere di guida. La bici una volta lanciata perde meno velocemente l'inerzia e si riesce a fare scorrere più facilmente . Questo vuol dire meno rallentamenti e quindi meno fatica. Sul solito giro di prova sono arrivato a casa nettamente più riposato. Niente mal di gambe e (importante) zero mal di vita
Le prima impressione appena salito sulla Marin è stata di comodità , non mi sento appollaiato ma incassato dentro la bici , la posizione è strana ma la pedalata è sorprendentemente redditizia. Punto volutamente qualche scalino e la bici sale con tranquillità senza impuntarsi . Poi qualche
scalino più alto 30-40 cm : si scende facilmente , la bici dà sicurezza è tranquillizzante , non si scompone. Dopo qualche km di asfalto in piano inizia la salita : 1 km circa impegnativa ma non aspra solo qualche strappo dove alzarsi sui pedali e qui magia...la mia corporatura molto longilinea mi ha sempre impedito di pedalare fuorisella in maniera continuativa e proficua. Ho sempre avuto la sensazione di essere proiettato in avanti . Qui è differente mi sento un pò come quei brevilinei che ho sempre invidiato proprio per la facilità e naturalezza della loro pedalata fuorisella. Finalmente posso anche io !!
Inizia il fuoristrada ,: percoso Xc medio tecnico , rocce quà e là e qualche strappo impegnativo. Continui saliscendi : il segreto frenare poco e mantenere la velocità , in mono rapporto è fondamentale e in questo campo la
29 è tangibilmente superiore alla DBR in titanio da 26 , nonostante il peso maggiore vado più veloce. Si rallenta meno perchè gli ostacoli ostacolano meno la marcia, quelli piccoli e medi vengono letteralmente divorati.. !! Ecco la discesa : 3 Km veloci costellati pietre di media
grandezza , percors che con la Yeti divoro in scioltezza senza accorgermene.
Qui non c'è storia : in fondo sono sopra una front , sicuramente più comoda e sicura di una front da 26 ma pur sempre una front. La guida è più impegnativa , il retroteno rigido sobbalza e bisogna ammortizzare bene con le gambe sebbene l'acciaio dia sempre sensazioni positive : è morbidoso quasi un softtail.
Sulle sezioni più scorrevoli provo timidamente a piegare e la bici tiene bene : pare su un binario una volta impostata la giusta traiettoria. Ho l'impressione però che se si sbaglia la bici sia meno pronta alla correzione.
Su questo percorso non eccessivamente impegnativo la bici mi è sembrata
ok , non mi sono nemmeno accorto della presunta minore agilità, anzi..
Aspetto di provarla sullo stretto , sul ripido e su percorsi più impegnativi e tecnici .