Aumentare maneggevolezza e stabilità nello stretto...

wollo

Biker tremendus
Rispondendo ad un altro topic mi è venuto in mente che io nello stetto tutte "s" e in uscita nelle curve in piano che vanno a chiudere (sempre nei single track dove sei obbligato a seguire le traiettorie visto che qua sono larghi 20 cm..) non riesco a guidare come dico io e sono sempre a correggere con i freni rendendomi conto che perdo parecchio velocità...
Ora il problema potrebbe dipendendere da :
Errata regolazione forka,
Tecnica di guida,
Manubrio troppo alto (lo tengo il più alto possibile, mai tagliato il canotto e piega flat)
Ora, la bike è una ktm front, forka f32rlc, in discesa vado bene (a parte nel tecnico da gradoni (ma lì è colpa mia) come pure in salita....la faccenda era peggiorata quando sono pallata agli small-block, risolta poi in parte caricando di più con il corpo l'avantreno in entrata di curva.
Avanti con i suggerimenti :il-saggi:
 

ale87fr

Biker superis
19/1/08
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Rispondendo ad un altro topic mi è venuto in mente che io nello stetto tutte "s" e in uscita nelle curve in piano che vanno a chiudere (sempre nei single track dove sei obbligato a seguire le traiettorie visto che qua sono larghi 20 cm..) non riesco a guidare come dico io e sono sempre a correggere con i freni rendendomi conto che perdo parecchio velocità...
Ora il problema potrebbe dipendendere da :
Errata regolazione forka,
Tecnica di guida,
Manubrio troppo alto (lo tengo il più alto possibile, mai tagliato il canotto e piega flat)
Ora, la bike è una ktm front, forka f32rlc, in discesa vado bene (a parte nel tecnico da gradoni (ma lì è colpa mia) come pure in salita....la faccenda era peggiorata quando sono pallata agli small-block, risolta poi in parte caricando di più con il corpo l'avantreno in entrata di curva.
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Il manubrio troppo alto ti porta a scaricare l'anteriore... e a perdere quindi maneggevolezza in generale. E' importante anche oltre ad abbasare il manubrio ruotarlo un pò in avanti (quanto in base alle tue esigenze e preferenze) in modo da incrementare ancora la spinta sull'anteriore. La forcella non deve poi avere il ritorno veloce in quanto ogni buco crea un rimbalzo controproducente. La cosa da fare è arrivare bello convinto prima della curva, frenare prima di essa e curvare caricando bene l'anteriore. Una volta che la ruota davanti è in traiettoria di uscita la si alleggerisce in modo da offrire grip al posteriore, così sarà subito pronto per un'eventuale uscita in pedalata. Se invece sono "S" devi comunque caricare il posteriore in uscita (questo crea un effetto molla, molto più accentuato sulle full, che aiuta a non perdere velocità e quindi ritmo) per poi ricaricare l'anteriore in modo da avere grip per la curva successiva.
Cerca sempredi mantenere una velocità media costante, e non brusche accellerazioni e frenate, il "flow" è fondamentale per avere un buon passo e un buon controllo del mezzo... e ricordati di sfruttare tutto il sentiero anche se è largo solo 20 o 10 cm! Ogni centimetro è prezioso!
 
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wollo

Biker tremendus
Grazie mille i suggerimenti!! (ti ho valutato positivamente il post!ti è aumentata la reputazione?? Non l'ho ancora capito)
Ruotare il manubrio mi è impossibile in quanto è il wcs flat ma proverò ad abbassarlo e vedere se migliora la situazione e quanto perdo di confidenza in discesa ripida.
Mentre il fatto di caricare avantreno e retrotreno, bisogna spostare tanto il corpo avanti e indietro o è meglio "schiacciare" il davanti con le braccia e il retro con le gambe e spostando un po' il corpo verso la ruota posteriore?? (io fino ad oggi stavo centrale e facevo scorrere la bike...)
 

genvi

Biker serius
27/2/10
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palermo
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ci vuole parecchio allenamento anche nell'imparare a modulare i freni in ingresso ad esempio in tornantini stretti io entro leggermente pinzato sull avantreno per trovare prima la corda della curva fondo permettendo,dopo aver trovato la corda
punto mollando i freni il punto + esterno dell'uscita, forse puoi modificare leggermente l'atezza dell'avantreno con altezza manubrio pipa o modificare il sag della forcella a scapito però dell'assorbimento del fondo sconnesso.
 

ale87fr

Biker superis
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Mentre il fatto di caricare avantreno e retrotreno, bisogna spostare tanto il corpo avanti e indietro o è meglio "schiacciare" il davanti con le braccia e il retro con le gambe e spostando un po' il corpo verso la ruota posteriore?? (io fino ad oggi stavo centrale e facevo scorrere la bike...)

Questo dipende molto dal tipo di curva e di percorso. Se il percorso è abbastanza liscio, e le curve hanno dei punti buoni dove appoggiarsi (che sò sponde, bordini di terra, una pietra in posizione ottimale, ecc...) e quindi dove sei sicuro che anche spingendo forte l'anteriore non può scappare, puoi accentuare molto il movimento del corpo sulla bici, in modo da aumentare al massimo l'effetto molla, e invertire la direzione in uscita di curva con le ruote che si staccano appena da terra... se il percorso è più sconnesso (soprattutto con una front dove caricando molto il posteriore non hai più la funzione ammortizzante delle gambe) è sempre importante caricare bene l'anteriore per non perdere direzionalità, e in uscita, quando il peso torna indietro essere morbidi e continuare ad assecondare gli ostacoli con le gambe. Con un full, e ancor più una full a lunga escursione porti sempre più in alto le possibilità di poter pompare su anteriore e posteriore, in quanto i piccoli ostacoli li assorbe lei.
E' importante nel percorso valutare bene se ci sono punti d'appoggio per le ruote, per quanto questi posano essere piccoli o bassi se si riesce a girarci "dentro" danno un grande aiuto per mantenere un ritmo migliore.
 

wollo

Biker tremendus
la pipa corta è fondamentale oltre l altezza del manubrio,la tua quant'è?
La pipa è da 12 e lo so che per maneggevolezza sarebbe più oppurtuna più corta, ma la bike così è abbastanza equilibrata tra salita e discesa.
Avevo messo una rizer e abbassato l'attacco manubrio solo che la maggior larghezza della piega in salita mi dava fastidio e andavo a ricercare una presa un po' più stretta (mi accorgevo di averne bisogno) addirittura andando a stringere il manubrio "dentro le manopole".
Ma la taratura della forka, come dovrebbe essere?? PIù dura, morbida, il ritorno più veloce o lento, e il freno in affondamento a bassa velocità??:nunsacci:(quello che mamma fox passa, insomma, come lo regolo??)
 

Gorgh

Biker tremendus
23/7/09
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firenze
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Bike
Commencal V4.2/intense T275c
le regolazioni vanno fatte in base al terreno ed il tuo stile di guida.
il manubrio lo puoi tagliare della larghezza che preferisci,basta rimanga simmetrico.:-)
la pipa invece,sia per discesa che per stretto da 12 è improponibile.
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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Mapellum (BG)
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Si, pipa max da 100 per come la vedo io, meglio se riesci a stare sui 70mm in teoria, ma hai ragione tu quando parli di equilibrio tra salita e discesa. In salita accorciare troppo può darti problemi di schiena.
Ideale sarebbe poter sperimentare, ma non è che tutti possiamo comprarci un set di 10 pipe e continuare a girarle...
Sperimentare, giocare, provare, è invece il metodo migliore per trovare il giusto settaggio delle tue unità ammortizzanti.
Può essere utile farsi un giro nel Forum e sentire le opinioni degli esperti sul modo in cui fanno i propri settaggi, ma sono indicazioni che valgono come linea di massima, spunto riflessivo, poi il lavoro devi fartelo da solo e trovare quello che più soddisfa le tue esigenze e il tuo stile di guida, più adatto al tipo di percorso che fai.
Per cominciare a farti un'idea, ti consiglio di metterti su un tuo percorso abituale e non troppo lungo (un anello di 5/8 km con salite e discese di vario genere sarebbe l'ideale) e farti qualche giro con le regolazioni tutte aperte, quindi tutte chiuse, per "sentire sulla pelle le differenze", quindi provare e valutare diversi settaggi. Ci vorrà un pò di tempo, ma per conto mio è un lavoro divertente da fare.
Io ancora oggi ogni tanto parto con pompetta delle sospensioni, metro, tacuino, e mi fermo a segnare appunti su qualche particolare variazione del settaggio che mi è saltata in mente il giorno prima.
Così impari non solo a regolare bene la tua macchina da battaglia, ma secondo me anche la tecnica di guida se ne giova.

Per la guida nello stretto, hai già ricevuto parecchi buoni consigli. Io personalmente il manubrio lo preferisco largo che stretto, mi dà più sensazione di controllo. Sul tortuoso cerco di stare piuttosto centrale come posizione ma utilizzo molto il corpo per impostare la traiettoria. Prima faccio la curva con la testa, e il corpo segue, e la bici segue.
Applico anche un pò di tecnica sciistica, che secondo me funziona assai bene, in particolare il concetto di "piegamento/distensione", che aiuta la bici nei cambi di direzione, specie se il fondo è molto malconcio tra fangazza, pietre smosse e solchi degli enduristi... ma in pratica tale tecnica si accosta a quanto già spiegato se non sbaglio da Ale87...

Buon divertimento,

M.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Non si può aumentare la maneggevolezza E la stabilità: sono due caratteristiche legate l'uno all' altra in maniera inversamente proporzionale.
Insomma, se una bici è stabile non è maneggevole, se è maneggevole non è stabile. Basta decidersi ;-)
 

wollo

Biker tremendus
Io stabilità ne ho abbastanza, forse anche troppa, nel senso che sulle discese veloci, anche in gara, ne passo parecchi.....Ho raggiunto un buon equilibrio con la bike (ormai è il mio secondo anno con sto modello) su tutti i terreni (ovvero, il miglior compromesso possibile per le mie capacità di guida) solo che mi chiedevo come migliorare quando si prendono i single track largi come le ruote e tutti "S", terreno a me non proprio congegnale in quanto mi riesce male a seguire i continui cambi di traiettoria. Selle moto stradali per aumentare la maneggevolezza sullo stretto si interviene sulle sospensioni ....in mtb c'è qualche regolazione che aiuta??
Per la pipa mi sa che provo ad accorciarla....
 

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