attimi adrenalinici

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balvenie

Biker tremendus
10/8/09
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ciriè
www.flickr.com
Ho deciso di raccontarvi questa storia.
Ieri, nel bel mezzo del mio far niente, decido mio malgrado di uscire in mtb. La giornata è assolata, molto assolata. Fara' sicuramente un caldo allucinante ma a forza del dolce far niente mi sto veramente rompendo, i ribassi delle Cube su CRC mi danno abbastanza fastidio, soprattutto per quelli come me che non possono.
Zaino, riempita sacca idrica con polverina annessa e via.
Non ho voglia di salire su in collina, troppo sole e troppa salita; decido di fare un giro nei boschi vicini casa con rovi e discesine corte annesse.
La prendo un po larga e percorro i soliti sentieri percorsi anche dagli enduristi, quelli col motore a scoppio. Molto sorpreso della pulizia dei sentieri, noto con piacere che quest'anno ci sono veramente meno rovi rispetto al passato; sara' che esistono anni favorevoli o meno anche per le spine??
Dopo un po di grigione, ragni in faccia e qualche strada sterrata da condividere con i trattori, mi dirigo finalmente in direzione del sentiero che preferisco, quello prediletto.
Una strada trasformata in sentiero che percorrono soprattutto gli enduristi, sempre quelli con i motori a scoppio; in questo caso pero' è proprio grazie a loro che il sentiero risulta molto battuto e praticabile, ma allo stesso tempo il fondo molto compatto, fa si che risulti piacevole anche in mtb.
Son partito senza occhiali da sole, proprio perchè questo sentiero anche in pieno giorno risulta particolarmente buio, essendo nel pieno del sottobosco e allo stesso tempo, non ho voglia di fermarmi per togliere gli occhiali.
Mi abbandono cosi al “flow” della traccia in leggera discesa.
Inizio a pedalare con una certa energia, ogni volta mi diverto un casino ma faccio veramente fatica a scorgere i vari tronchi/dossi nel buio del sottobosco.
Evito una pozza di fango, conoscendole tutte riesco a preventivare la manovra e passare sul bordino destro, continuo con il flow incalzante, qualche spina sulle braccia ma fingo di non sentire vista la scarsissima lunghezza del tratto piacevole e pedalo in direzione dell'altra pozza da passare a sinistra; sul filo di lana la passo evitando di insozzarmi sia io che la bike quando nel mezzo del sentiero: ”scriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, i freni han bloccato e
mi si parano davanti tre bikers intenti a pedalare nella direzione opposta.
Son felice perchè non ho mai incontrato nessuno in questo sentiero e al diavolo il flow.
La felicita' lascia subito spazio alla perplessita' e osservo i tre sconosciuti vestiti quantomeno stravaganti.
Non capisco ma è come l'impressione di vedere tre persone che sono arrivate nel bosco per caso.
Noto subito il pregio dei loro cavalli che utilizzano ma continuo a non capire; uno di loro ha dei lunghi dredlock, pirsing un po ovunque e una camicia a quadrettoni che solo il buon Cobain poteva indossare.
Nessuno di loro utilizza protezioni o casco e mi stanno osservando a loro volta.
Mi ha stupito anche l'impassibilita' che hanno avuto quando a folle velocita' ho inchiodato per non investirli, come se fossero abituati.
Gli altri due sono vestiti estivi, al massimo da bar di provincia, ma sicuramente non da bikers, nemmeno occasionale.
Li saluto e scusandomi per la frenata improvvisa, cerco di giustificarmi dicendo che non ho mai incontrato nessuno da queste parti, ma sembra che a loro le mie parole non arrivino....
noto che uno di loro sta osservando la mia bike e mollando la sua con noncuranza al suolo, si dirige nella mia direzione.
Iniziano a pronunciare delle parole tra di loro, in italiano ma non riesco a capirne il senso; in un'attimo mi sono attorno e continuo a non capire.
La scena è a dir poco surreale, come in un film mi trovo nel bel mezzo del bosco semi buio con tre individui che incominciano a farmi preoccupare.
Uno di loro mi è proprio davanti e anche volendo non riuscirei a scappare, soprattutto con la catena sulla corona piu' grande.
Da diversi minuti qualcosa mi punge sul polpaccio; sento delle manate energiche in direzione del telaio della bike, un'altra puntura sulla coscia mi fa partire una manata proprio in quella direzione.
Mi giro e leggo 3.47.
Domani sara' l'ultimo giorno di vacanza.
 

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