Dobbiaco. Nonostante in pianura si comincino a sentire i primi tepori primaverili, qui è ancora pieno inverno. Infatti mi alzo e guardo la temperatura: -16° ! Per fortuna ormai le giornate sono più lunghe, il sole si alza prima e comincia subito a scaldare. Oggi faccio una colazione un pò più abbondante, perchè ho in programma un giro veramente particolare, la scalata invernale ai 2300 m del rifugio Auronzo, alle tre cime di lavaredo. Lidea mi è venuta guardando il resoconto di un altro forumendolo che ci è stato un paio di anni fa (mi scuso ma in questo momento non mi ricordo il nick).
Visto che il pomeriggio sarò impegnato con una sciata in famiglia, parto appena finita la colazione e. nonostante la temperatura rigida, mi scaldo subito, aiutato dalla salita e dai raggi del sole di questa giornata completamente azzurra.
La prima parte è tutta su asfalto, visto che la pista ciclabile per Cortina si trasforma per tutto linverno in pista da fondo e non è praticabile per la neve troppo morbida.
Arrivato però a Misurina il paesaggio cambia completamente, imbocco il bivio per le tre cime e comincio a salire sulla ripidissima strada in parte innevata e in parte ghiacciata, per fortuna ho montato le gomme chiodate.
Al lago Antorno inizia il divieto invernale per le auto, la strada si restringe e diventa completamente bianca, anche se perfettamente battuta. Le gomme tengono benissimo e arrivo in un attimo al rifugio Rinbianco. Qui inizia la vera sfida, la strada battuta infatti finisce e lascia spazio ad una strada più stretta percorsa solo dalle motoslitte che portano persone e slittini al rifugio Auronzo, la strada infatti è usata in inverno come pista da slitte. E una salita che conosco bene, lho percorsa molte volte destate e non mi è mai pesata troppo nonostante la forte pendenza, ma quando comincio a salire sento subito che il fondo è piuttosto morbido e la gomma posteriore slitta spesso costringendomi ad una fatica doppia rispetto a quella normale. Cerco di seguire le scie delle motoslitte, ma nonostante questo ogni tanto le ruote sprofondano e mi obbligano a spingere la bici per qualche metro.
La salita risulta perciò veramente impegnativa, ma la giornata è fantastica, non si vede una nuvola in cielo e mi basta guardare il panorama che ho intorno per invogliarmi a continuare il grande sforzo
Arrivo finalmente al rifugio Auronzo, siamo a 2300 m e le tre cime sono proprio sopra di me, fantastico! Mi cambio in uno scenario unico e, nonostante siamo abbondantemente sottozero, non c'è un filo di vento (cosa rara qui) e i raggi del sole scaldano cosi tanto che non vorrei più ripartire
Ma devo tornare e so che mi aspetta una discesa da favola, tutta al sole e al cospetto delle montagne più belle del mondo!
Comincio a scendere, prendo velocità anche se la neve morbida mi obbliga a guidare come se fossi sulle uova, un pò alla volta trovo l'assetto giusto, bisogna stare abbastanza arretrati e lasciare che la ruota posteriore scivoli sulla neve
Sembra quasi di surfare, me la sto godendo al massimo, supero tutti gli slittini che incontro lungo la discesa e che mi guardano come fossi un marziano
Arrivo in fondo alla discesa, un gruppo di americani seduti al rifugio mi vede arrivare ed esclama "nice", forse anche vedendo il sorriso godurioso che ho stampato in faccia.
Arrivo a casa, il pranzo è pronto e mai una abbondante pastasciutta fu più gradita e meritata :magna: o-o
Visto che il pomeriggio sarò impegnato con una sciata in famiglia, parto appena finita la colazione e. nonostante la temperatura rigida, mi scaldo subito, aiutato dalla salita e dai raggi del sole di questa giornata completamente azzurra.
La prima parte è tutta su asfalto, visto che la pista ciclabile per Cortina si trasforma per tutto linverno in pista da fondo e non è praticabile per la neve troppo morbida.
Arrivato però a Misurina il paesaggio cambia completamente, imbocco il bivio per le tre cime e comincio a salire sulla ripidissima strada in parte innevata e in parte ghiacciata, per fortuna ho montato le gomme chiodate.
Al lago Antorno inizia il divieto invernale per le auto, la strada si restringe e diventa completamente bianca, anche se perfettamente battuta. Le gomme tengono benissimo e arrivo in un attimo al rifugio Rinbianco. Qui inizia la vera sfida, la strada battuta infatti finisce e lascia spazio ad una strada più stretta percorsa solo dalle motoslitte che portano persone e slittini al rifugio Auronzo, la strada infatti è usata in inverno come pista da slitte. E una salita che conosco bene, lho percorsa molte volte destate e non mi è mai pesata troppo nonostante la forte pendenza, ma quando comincio a salire sento subito che il fondo è piuttosto morbido e la gomma posteriore slitta spesso costringendomi ad una fatica doppia rispetto a quella normale. Cerco di seguire le scie delle motoslitte, ma nonostante questo ogni tanto le ruote sprofondano e mi obbligano a spingere la bici per qualche metro.
La salita risulta perciò veramente impegnativa, ma la giornata è fantastica, non si vede una nuvola in cielo e mi basta guardare il panorama che ho intorno per invogliarmi a continuare il grande sforzo
Arrivo finalmente al rifugio Auronzo, siamo a 2300 m e le tre cime sono proprio sopra di me, fantastico! Mi cambio in uno scenario unico e, nonostante siamo abbondantemente sottozero, non c'è un filo di vento (cosa rara qui) e i raggi del sole scaldano cosi tanto che non vorrei più ripartire
Ma devo tornare e so che mi aspetta una discesa da favola, tutta al sole e al cospetto delle montagne più belle del mondo!
Comincio a scendere, prendo velocità anche se la neve morbida mi obbliga a guidare come se fossi sulle uova, un pò alla volta trovo l'assetto giusto, bisogna stare abbastanza arretrati e lasciare che la ruota posteriore scivoli sulla neve
Sembra quasi di surfare, me la sto godendo al massimo, supero tutti gli slittini che incontro lungo la discesa e che mi guardano come fossi un marziano
Arrivo in fondo alla discesa, un gruppo di americani seduti al rifugio mi vede arrivare ed esclama "nice", forse anche vedendo il sorriso godurioso che ho stampato in faccia.
Arrivo a casa, il pranzo è pronto e mai una abbondante pastasciutta fu più gradita e meritata :magna: o-o