Artavaggio

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Cecio

Biker superis
13/10/04
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Olgiate Molgora (LC)
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Trek Top Fuel
Zona: Valsassina
Partenza e arrivo: Moggio, parcheggio funivia, 890m
Dislivello in salita: 1000m fino al Rif. Nicola; almeno altri 200m nei saliscendi successivi
Quota max: 1900m (Passo di Sodadura)
Quota min: 890m (Moggio)
Fondo: 15% asfalto, 40% single track, 45% sterrato
Tempo di percorrezza: 5h
Percorso: Moggio - Artavaggio - Rif. Nicola - Sentiero 101 verso Rif. Gherardi - Artavaggio - Moggio

Foto
http://picasaweb.google.it/famiglia.dardano/MTBArtavaggioRoadbook/photo#s5111926302450484914

Roadbook
Dal parcheggio della funivia di Moggio salire verso il Passo Culmine S. Pietro su asfalto.
Dopo 5km (quota 1210), prima del Passo, lasciare l'asfalto e prendere l'evidente sterrato sulla sinistra con indicazioni Artavaggio.

Seguire sempre lo sterrato principale. Dopo 8 km di sterrato tranquillo si arriva a quota 1650 m (Chiesetta Piani di Artavaggio).
Si prosegue per altri 2,5 km su strada più ripida e fondo più difficoltoso, ma con un po' di sforzo sempre pedalabile.
Si arriva quindi al Rif. Nicola (1870m).

Si segue il sentiero a destra del rifugio in direzione dell'evidente piramide del Monte Sodadura. Si costeggia il Monte Sodadura sulla sinistra,
alternando tratti in single track a tratti su prato. Il sentiero è più o meno sempre segnalato tramite segnavia bianco rosso (occasionalmente si fa riferimento al sentiero n°101) ed è sempre pedalabile. Dopo 1,5 km di saliscendi si giunge alla Bocchetta di Regadur (1850 circa). Qui si seguono le indicazioni per il Rif. Gherardi, scendendo sulla destra (non passate davanti alla Baita Regina, il sentiero è leggermente più a sinistra).

Seguire lo spettacolare single-track in ambiente decisamente alpino (ricorda molto l'Alta Rezia, Livigno, Cancano e dintorni, per intenderci). Tra saliscendi, rocce e pini mughi dopo 2 km si arriva in prossimità del Rif. Gherardi (si vede la bandiera poco più avanti) a quota 1650 metri.

In corrispodenza di una baita rosa (ex rifugio Cesare Battisti) si stacca sulla destra una traccia con indicazioni "Artavaggio". Poco più in basso, se ne vede un'altra, più comoda per le MTB (per raggiungerla, non scendete subito, ma proseguite sul prato dietro la baita fino ad un pannello di legno senza alcuna indicazione).
Il sentiero con un susseguirsi infinito di saliscendi (alcuni molto impegnativi) riporta dopo 4,5 km alla Chiesetta di Artavaggio.

Tornare verso Moggio, riprendendo per 6km circa lo sterrato percorso in salita. Lasciare la strada principale in corrispondenza di una deviazione sulla destra (strada ripida, appena sotto si vedono una baita e una fontana).
Percorrere integralmente la discesa per circa 4,5 km circa (prima sterrato ripido, poi single track divertente e veloce) seguendo sempre la traccia principale.
Attenzione alle recinzioni per animali fatte col fil di ferro, poco evidenti, ma molto numerose (l'ho segnalato alla Comunità Montana che mi ha risposto che provvederà a cercare di migliorare la situazione).

Giunti a fondo valle, guadare il torrente risalire per qualche decina di metri, prima di ridiscendere sull'asfalto in corrispondenza della galleria già attraversata all'andata per salire verso la Culmine.

Rientrare all'auto in discesa su asfalto per 1 km.

Variante
Scendendo lungo lo sterrato, dopo circa 2km dalla Chiesetta di Artavaggio, si trova un incrocio di strade. Quella che sale porta alla Casera di Maesimo e consente di arrivare alla Culmine S. Pietro per la "via alta". Dovrebbe essere ciclabile, ma non l'ho provata. Dalla Culmine, si può scendere su asfalto e poi risalire per riagganciarsi alla discesa sopra descritta. Oppure (meglio) prendere per 200m lo sterrato verso Morterone e poi infilarsi nel primo sentiero che scende a destra e seguirlo sempre fino alla fine
(poi diventa sterrato). Arriva a Maggio (quota 750m circa). Da qui, si rientra alla macchina su asfalto in salita.

Altre varianti
Ci sono un'infinità di altre potenziali varianti, se si ha voglia di scendere per poi salire ancora. Ma più che varianti, sarebbero dei roadbook a sè stanti.
 

Cecio

Biker superis
13/10/04
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Olgiate Molgora (LC)
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Trek Top Fuel
sabato ci vorrei provare....ma riesco a fare solo discesa??

Puoi salire con la funivia fino ai piani. poi sali fino al Rif. Nicola (al limite spingi).
Però la discesa che fa il giro del Sodadura non è propriamente una discesa: ci sono diversi saliscendi.

Se vuoi SOLO scendere, allora vieni già dall'arrivo della funivia.
Ci sono altri roadbook in proposito
 

gigio80

Biker serius
12/2/07
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BRIANZA SUELL
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ok grazie x l'indicazione.......ma magari sei su anche te???


Ciao ma tu sei socio di Andrea G.???
E' un mio collega,ma porti davvero anche lui? Mi ha detto se volevo venire,ma proprio non posso anche se sentendo parlare lui pensavo ad una discesa un pò più impegnativa, anche se ad Artavaggio non ci sono mai stato.

magari una volta facciamo un'uscita anche se la discesa preferisco conquistarmela pedalando

Ciao
 

cllocate

Biker marathonensis
31/12/03
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66
Ponte S. Pietro BG
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La baita rosa che si incontra sull'itinerario è in realtà l'ex rifugio Cesare Battisti ( oggi privato ) che ha svolto la sua funzione fino alla realizzazione dell'attuale rifugio Gherardi.o-o
 

Classifica mensile dislivello positivo