Arretrare o non arretrare?

  • Clicca qui per iscriverti al canale Whatsapp di MTB Mag per rimanere aggiornato a tutto quello che succede nel mondo della mountain bike!

cubista per caso

Biker novus
6/2/11
30
0
0
perugia
Visita sito
...questo è il problema.
Nella mia poca esperienza avevo raggiunto la convizione che in discesa si arretra ci si butta tutto indietro anche avvicinando il petto alla sella nei tratti più inclinati, ad esempio in quei passaggi in cui tutti saltano e io, sarà anche per via della biga con poca escursione (cube ams comp 100), percorro con le ruote ben piantate a terra. Oggi però ho letto un articolo in cui si consiglia di non arretrare in maniera automatica ma di far scorrere la bici con il peso abbastanza centrale e caricare (se lapendenza non è troppo elevata) l'anteriore nel momento in cui c'e' da superare ostacoli che potrebbero far perdere aderenza. Secondo l'articolo (tranne evidentemente in punti al limite del ribaltametno) mantenere una posizione centrale (correggendo all'occorrenza con avanzamenti e arretramenti) fa scorrere di più la bici sul tecnico facendola "galleggiare" sugli ostacoli evitando impuntamenti e perdite di controllo e guidabilità. Abbinato al consiglio di tenere sempre 2 dita sui freni, ma senza azionarli dove non c'e' bisogno. Da quello che ho capito a volte si creano difficoltà inutili solo per la paura di non far scorrere la bici e non buttandosi di petto sugli ostacoli, solo che a questo punto mi sorge il dubbio, come capire qundo sia il momento di stare sulla sella, quando caricare l'anteriore e quando arretrare? io per il momento avevo afinato questa tecnica in discesa, sella bassa kulo indietro e pelare sempre il freno? sarà per questo che in discesa mi devono sempre aspettare? per fortuna recupero in salita....voi come vi regolate?
 

jack11

Biker dantescus
1/3/10
4.579
105
0
30
imola
Visita sito
il biker deve stare più o meno tra il movimento centrale e il mozzo dietro al massimo, per me stare troppo indietro è controproducentr, perchp non riesci più a guidare la bici e non c'è peso sulla forca perciò lavora peggio e molto meno.
 

tugello

Biker superioris
26/10/09
827
0
0
Visita sito
... Abbinato al consiglio di tenere sempre 2 dita sui freni, ma senza azionarli dove non c'e' bisogno....voi come vi regolate?

intendi 1 dito per freno o due dita per freno ? io ti suggerirei di abituarti ad usare solo 1 solo dito per freno dato che non serve molta forza per frenare ,
mentre impugnado il manubrio con 2 dita in certe situazioni diventa difficile la conduzione del mezzo, con la ruota anteriore che va dove le pare.
Se invece lo impugni con tre dita la presa è più solida e gestisci meglio gli imprevisti
 

BeerMaster

Biker immensus
24/1/07
8.072
-47
0
Torino
Visita sito
Bike
Una con le ruote
Visto che avevo avuto un discreto successo di reputazioni con un post su argomento collegato a questo me la tiro e lo ripropongo :loll:

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=4425064#post4425064

Nello specifico si parlava della paura di cappottare nei tratti ripidi ma penso che le dritte che vengono fuori siano utili anche per una corretta posizione in sella (di cui comunque parlo alla fine del post) in ogni contesto :prost:
 

calmocalmo

Biker cesareus
30/8/08
1.770
1
0
Salento
Visita sito
Bike
BiXs Sauvage 100
...questo è il problema.
Nella mia poca esperienza avevo raggiunto la convizione che in discesa si arretra ci si butta tutto indietro anche avvicinando il petto alla sella nei tratti più inclinati, ad esempio in quei passaggi in cui tutti saltano e io, sarà anche per via della biga con poca escursione (cube ams comp 100), percorro con le ruote ben piantate a terra.

Di solito si lascia scorrere la bici senza frenare o arretrare molto, a patto che, nel punto dove tutti saltano, e più precisamente dove finisce il tratto ripido, non ci sia un cambio di pendenza repentino che possa causare un'impuntata.
In ogni caso, se l'altezza dei salti non è eccessiva, secondo me con la tua bici potresti saltare anche tu, almeno ti diverti di più.


Oggi però ho letto un articolo in cui si consiglia di non arretrare in maniera automatica ma di far scorrere la bici con il peso abbastanza centrale e caricare (se lapendenza non è troppo elevata) l'anteriore nel momento in cui c'e' da superare ostacoli che potrebbero far perdere aderenza. Secondo l'articolo (tranne evidentemente in punti al limite del ribaltametno) mantenere una posizione centrale (correggendo all'occorrenza con avanzamenti e arretramenti) fa scorrere di più la bici sul tecnico facendola "galleggiare" sugli ostacoli evitando impuntamenti e perdite di controllo e guidabilità.

Giusto!

Abbinato al consiglio di tenere sempre 2 dita sui freni, ma senza azionarli dove non c'e' bisogno. Da quello che ho capito a volte si creano difficoltà inutili solo per la paura di non far scorrere la bici e non buttandosi di petto sugli ostacoli, solo che a questo punto mi sorge il dubbio, come capire qundo sia il momento di stare sulla sella, quando caricare l'anteriore e quando arretrare?

Beh! Inutile dire che a questo serve l'esperienza...
Il gioco dell'arretramento del corpo sulla bici è riconducibile ad un principio fisico ben preciso.
Di fatto, quando la bici va a superare una sconnessione del terreno, è sottoposta ad una serie di forze che si oppongono all'avanzamento.
Il miglior sistema per migliorare lo scorrimento sulle sconnessioni è quello di distribuire il peso omogeneamente su entrambe le ruote e di dividere le sollecitazioni dovutere alle sconnessioni del terreno.
Immagina di dover superare uno spuntone di roccia con la ruota posteriore mentre tu sei seduto in sella.
La bici riceve una spinta dal basso verso l'alto che andrà a scaricarsi tutta sotto al tuo sedere, con i risultati di avere la bici che diventa peggio di un mulo scalciante.
Se lo stesso sasso invece lo superi stando dritto sui pedali, la bici ti trasferirà una sollecitazione pressochè dimezzata sull'asse del movimento centrale, con il risultato che l'ostacolo verrà superato più agevolmente.
La situazione in discesa è uguale, perchè il gioco stà tutto nel portare tutto il proprio peso sul movimento centrale, scaricando ogni sollecitazione dalla sella e dal manubrio (il manubrio serve solo a dare la direzione e non ad appoggiarsi).
In pratica la bici deve oscillarti sotto copiando tutte le asperità del terreno.
Con questo sistema è impossibile avere cappottamenti, nemmeno se guidi un cancello con la forca che si insacca sulle pietre.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo