Difficoltà tecnica (salita/discesa) * : MC+ / MC (OC, solo per la discesa lungo il sentiero 14)
* scala delle difficoltà tecniche CAI
Descrizione:
Il percorso si svolge nell’alta Valle del Sagittario e presenta punti di interesse di tipo tecnico (discesa lungo il sentiero 14, molto impegnativa e da non sottovalutare), naturalistico (tocca il lago di Scanno e lambisce il Parco Nazionale d’Abruzzo), turistico (attraversa lo splendido borgo di Scanno).
Come arrivare:
Si parte dal lago di Scanno, raggiungibile dall’uscita Cocullo della A25 seguendo le indicazioni per Anversa, Villalago, Scanno
Cartografia consigliata:
Carta dei Sentieri della Rete Escursionistica Comprensoriale Alta Valle del Sagittario – 1:25000, in distribuzione presso l’ufficio turistico di Scanno
Roadbook:
giunti al lago, si parcheggia l’auto e si inizia a pedalare in salita verso Scanno. Raggiunta la piazza del paese, si percorre il centro storico cercando di spostarsi all’estremità opposta del borgo, dirigendosi sulla sinistra. Non dovrebbe essere difficile raggiungere una strada asfaltata che esce da Scanno (riconoscibile per il fatto che domina il corso del fiume Tasso, sulla sx). La si segue per un po’ fino a dei cartelli indicatori in legno (Serra Sparvera – Jovana) che segnano l’imbocco di Valle Jovana.
Si gira a sx, imboccando il sentiero (29 sulla carta) che attraversa la valle Jovana e lo si segue fino alla piccola chiesa di San Lorenzo. Il sentiero è ben battuto ed è agevole fino alla Masseria Collarino (sulla dx), dopo di che iniziano alcuni strappi in salita piuttosto impegnativi. In questo tratto, subito dopo la masseria, si incrociano un paio di deviazioni sulla dx che devono essere ignorate.
Raggiunta San Lorenzo, la si supera e, subito dopo, si svolta a dx attorno ad un edificio (proseguendo dritto si entrerebbe in Valle Cupa). Si prosegue in discesa fino ad incontrare la strada asfaltata per Passo Godi, in prossimità della Cantoniera Mimola.
Si segue la strada asfaltata in salita e, superati i due tipici massi che segnano il confine del Parco Nazionale d’Abruzzo, quando si è ormai in vista del passo, in località Bocca di Pantano si svolta a dx verso l’ingresso Y del Parco. Si percorre il sentiero del Parco Y1 (NB: la numerazione del Parco Nazionale non è riportata sulla carta consigliata per questa escursione), superando lo stazzo di Ziomas, fino ad arrivare ad un bivio: si svolta a dx (sentiero del Parco Y7) in netta discesa verso Scanno.
VARIANTE PER LO STAZZO DI CAMPO ROTONDO
Raggiunto il bivio, invece di svoltare a dx sul sentiero Y7, si prosegue dritto seguendo l’indicazione “Campo Rotondo” (sentiero del Parco Y6), attraversando un tratto di bosco e procedendo poi su terreno aperto, fino allo stazzo omonimo, raggiunto il quale si deve invertire il senso di marcia imboccando un sentierino in leggera salita che segue a mezza costa il versante est di Serra di Capra Morta (segni bianco-rossi). Si arriva al limitare del bosco nel quale si entra iniziando una bella discesa tra gli alberi (sempre seguendo i segni bianco-rossi). Ci si riconnette, più in basso, con il sentiero Y8 del Parco e si prosegue fino a raggiungere, come nell’itinerario già descritto nel post, il sentiero Y7 del Parco.
FINE VARIANTE
Si prosegue sempre in discesa e si inizia a vedere, di fronte a sx, una strada bianca che sale zigzagando lungo il pendio di un monte fino a raggiungere degli impianti di risalita: si dovrà imboccare più avanti.
Con questo punto di riferimento, si scende fino alla deviazione per il Vallone di Ciccariello (non è segnalato da tabelle, perciò, in caso di dubbi, consultare la carta), si imbocca la strada bianca e si giunge, superando nuovamente degli strappi impegnativi, al Rifugio Monte Rotondo ed alla Chiesetta degli Alpini.
Da qui si segue una indicazione per la pista da fondo e la località Carapale e si percorre una larga, comoda e finalmente pianeggiante sterrata. Alla fine di questa, si svolta a dx (aggirando il pilone di un impianto) e ci si butta lungo il sentiero segnato n°14. Questo è un tipico sentiero di montagna ed è decisamente impegnativo percorrerlo in bici, non va trascurata l’idea di scendere a piedi in più di un punto!
Si attraversa così il Vallone del Carapale fino a tornare su asfalto. Da qui si può scendere direttamente a Scanno e al lago, oppure si può svoltare a sx, a monte del paese, dirigendosi verso la chiesa di Sant’Egidio, che si può aggirare (con bella vista sul lago) tornando a Scanno e, da qui, al punto di partenza.
Varianti:
Giunti al Rifugio Monte Rotondo, volendo evitare la difficoltosa discesa per il sentiero 14, invece di imboccare per il vallone del Carapale, si può scendere direttamente in paese lungo le piste da sci.
AVVERTENZA
Ho aggiunto una nuova traccia nella quale viene seguito l'itinerario che comprende la nuova variante per Campo Rotondo. Nella stessa traccia, però, non è compreso il tratto fino a sant'Egidio, ma è previsto, da Scanno, il rientro direttamente al punto di partenza.
In questo modo il chilometraggio resta invariato, mentre il dislivello sale a circa 1500mt.
* scala delle difficoltà tecniche CAI
Descrizione:
Il percorso si svolge nell’alta Valle del Sagittario e presenta punti di interesse di tipo tecnico (discesa lungo il sentiero 14, molto impegnativa e da non sottovalutare), naturalistico (tocca il lago di Scanno e lambisce il Parco Nazionale d’Abruzzo), turistico (attraversa lo splendido borgo di Scanno).
Come arrivare:
Si parte dal lago di Scanno, raggiungibile dall’uscita Cocullo della A25 seguendo le indicazioni per Anversa, Villalago, Scanno
Cartografia consigliata:
Carta dei Sentieri della Rete Escursionistica Comprensoriale Alta Valle del Sagittario – 1:25000, in distribuzione presso l’ufficio turistico di Scanno
Roadbook:
giunti al lago, si parcheggia l’auto e si inizia a pedalare in salita verso Scanno. Raggiunta la piazza del paese, si percorre il centro storico cercando di spostarsi all’estremità opposta del borgo, dirigendosi sulla sinistra. Non dovrebbe essere difficile raggiungere una strada asfaltata che esce da Scanno (riconoscibile per il fatto che domina il corso del fiume Tasso, sulla sx). La si segue per un po’ fino a dei cartelli indicatori in legno (Serra Sparvera – Jovana) che segnano l’imbocco di Valle Jovana.
Si gira a sx, imboccando il sentiero (29 sulla carta) che attraversa la valle Jovana e lo si segue fino alla piccola chiesa di San Lorenzo. Il sentiero è ben battuto ed è agevole fino alla Masseria Collarino (sulla dx), dopo di che iniziano alcuni strappi in salita piuttosto impegnativi. In questo tratto, subito dopo la masseria, si incrociano un paio di deviazioni sulla dx che devono essere ignorate.
Raggiunta San Lorenzo, la si supera e, subito dopo, si svolta a dx attorno ad un edificio (proseguendo dritto si entrerebbe in Valle Cupa). Si prosegue in discesa fino ad incontrare la strada asfaltata per Passo Godi, in prossimità della Cantoniera Mimola.
Si segue la strada asfaltata in salita e, superati i due tipici massi che segnano il confine del Parco Nazionale d’Abruzzo, quando si è ormai in vista del passo, in località Bocca di Pantano si svolta a dx verso l’ingresso Y del Parco. Si percorre il sentiero del Parco Y1 (NB: la numerazione del Parco Nazionale non è riportata sulla carta consigliata per questa escursione), superando lo stazzo di Ziomas, fino ad arrivare ad un bivio: si svolta a dx (sentiero del Parco Y7) in netta discesa verso Scanno.
VARIANTE PER LO STAZZO DI CAMPO ROTONDO
Raggiunto il bivio, invece di svoltare a dx sul sentiero Y7, si prosegue dritto seguendo l’indicazione “Campo Rotondo” (sentiero del Parco Y6), attraversando un tratto di bosco e procedendo poi su terreno aperto, fino allo stazzo omonimo, raggiunto il quale si deve invertire il senso di marcia imboccando un sentierino in leggera salita che segue a mezza costa il versante est di Serra di Capra Morta (segni bianco-rossi). Si arriva al limitare del bosco nel quale si entra iniziando una bella discesa tra gli alberi (sempre seguendo i segni bianco-rossi). Ci si riconnette, più in basso, con il sentiero Y8 del Parco e si prosegue fino a raggiungere, come nell’itinerario già descritto nel post, il sentiero Y7 del Parco.
FINE VARIANTE
Si prosegue sempre in discesa e si inizia a vedere, di fronte a sx, una strada bianca che sale zigzagando lungo il pendio di un monte fino a raggiungere degli impianti di risalita: si dovrà imboccare più avanti.
Con questo punto di riferimento, si scende fino alla deviazione per il Vallone di Ciccariello (non è segnalato da tabelle, perciò, in caso di dubbi, consultare la carta), si imbocca la strada bianca e si giunge, superando nuovamente degli strappi impegnativi, al Rifugio Monte Rotondo ed alla Chiesetta degli Alpini.
Da qui si segue una indicazione per la pista da fondo e la località Carapale e si percorre una larga, comoda e finalmente pianeggiante sterrata. Alla fine di questa, si svolta a dx (aggirando il pilone di un impianto) e ci si butta lungo il sentiero segnato n°14. Questo è un tipico sentiero di montagna ed è decisamente impegnativo percorrerlo in bici, non va trascurata l’idea di scendere a piedi in più di un punto!
Si attraversa così il Vallone del Carapale fino a tornare su asfalto. Da qui si può scendere direttamente a Scanno e al lago, oppure si può svoltare a sx, a monte del paese, dirigendosi verso la chiesa di Sant’Egidio, che si può aggirare (con bella vista sul lago) tornando a Scanno e, da qui, al punto di partenza.
Varianti:
Giunti al Rifugio Monte Rotondo, volendo evitare la difficoltosa discesa per il sentiero 14, invece di imboccare per il vallone del Carapale, si può scendere direttamente in paese lungo le piste da sci.
AVVERTENZA
Ho aggiunto una nuova traccia nella quale viene seguito l'itinerario che comprende la nuova variante per Campo Rotondo. Nella stessa traccia, però, non è compreso il tratto fino a sant'Egidio, ma è previsto, da Scanno, il rientro direttamente al punto di partenza.
In questo modo il chilometraggio resta invariato, mentre il dislivello sale a circa 1500mt.