AQ - Opi - Valico di Passo dell'Orso

Frodo

Biker perfektus
11/12/05
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Abruzzo
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Specialized Turbo Levo SL Comp Carbon
Difficoltà tecnica (salita/discesa) * : MC / BC
* scala delle difficoltà tecniche CAI

Descrizione:
Il percorso si svolge a cavallo tra Abruzzo e Lazio e percorre interamente due tra le più belle vallate del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Come arrivare:
Si parte dalla foresteria all’imbocco della Val Fondillo (nei pressi di Opi), raggiungibile dall’uscita di Pescina della A25 seguendo le indicazioni per Pescina, Venere, Gioia dei Marsi, Pescasseroli, Opi. Per chi avesse più facilità a raggiungere il versante laziale del Parco, il punto di inizio può essere fissato indifferentemente nei paesi di San Donato Val di Comino o di Settefrati

Cartografia consigliata:
Carta Turistica del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Roadbook:
Si imbocca l’ingresso F del Parco e si inizia a pedalare sulla sterrata bianca, piuttosto ampia e comoda, che si inoltra in Val Fondillo. Dopo pochi metri si incontra una deviazione sulla dx e si svolta, abbandonando il sentiero F2 (per Val Fondillo) ed imboccando il sentiero F4 che si deve seguire solo per un breve tratto. Infatti, poco dopo aver superato uno stazzo sulla nostra dx, si piega a sx (cfr. Waypoint “sx”) e si punta direttamente verso Valle fredda (continuare sul sentiero F4, tuttavia, comporta una semplice deviazione per Colle Frassineto, dopo di che il sentiero “ufficiale” torna egualmente sull’itinerario descritto).
Lungo il percorso si incontra di nuovo il sentiero F4, che si segue fino a superare uno stazzo con un abbeveratoio, dopo di che, ad un bivio, si inverte il senso di marcia ed in salita si raggiunge la strada asfaltata per Forca d’Acero, che si segue fino all’ingresso delle piste da sci di fondo. Si abbandona l’asfalto e si gira a dx verso le piste. Subito dopo una sbarra di metallo, che indica l’inizio del sentiero C3, si deve imboccare un sentiero sulla sx e lo si segue costeggiando la statale che si trova, non più visibile, un pò più in alto finchè questo sembra perdersi nel bosco. Si prosegue fiduciosi e, un pò intuitivamente, si inizia a dirigersi a monte sulla sx, finchè poco oltre, bici in spalla, si sbuca sulla statale, proprio alle spalle del bar-ristoro di Forca d’Acero (volendo evitare il breve tratto a spinta, dall’imbocco delle piste si può proseguire su asfalto fino al bar). Superato il bar, pochi metri più avanti, in corrispondenza di alcuni cartelli stradali, si deve abbandonare di nuovo l’asfalto ed imboccare il sentiero P4 sulla nostra dx (ci sono indicazioni su un albero).
Si segue il P4 in discesa (ignorare la deviazione a dx sul sentiero P6) fino a sbucare ancora sulla strada asfaltata proveniente da Forca d’Acero all’altezza di un tornante e in prossimità di un altro bar. Pochi metri più avanti, superato il tornante in discesa, si incontra un’area di sosta dalla quale parte di nuovo il sentiero P4 che, passando un poco a monte di Valle di Forca d’Acero, raggiunge San Donato Val di Comino con una discesa non troppo ripida, ma tecnica e che richiede buone doti di guida ed una costante attenzione, causa le condizioni del fondo.
Arrivati a San donato, si esce dal paese in direzione Settefrati e, all’altezza del cimitero, si svolta a sx su strada prima asfaltata e poi sterrata. La si percorre restando più o meno sempre alla stessa altezza fino ad una curva a 90° dopo la quale, in discesa, si torna su asfalto. Si svolta a sx e si raggiunge Settefrati, che si supera seguendo le indicazioni per la Val Canneto. Su strada asfaltata di procede senza possibilità di errore fino al santuario della Madonna di Canneto, dove il percorso torna a svolgersi su strada sterrata.
Siamo di nuovo all’interno del Parco, in Val Canneto, e seguiamo in salita il sentiero O1 che, senza difficolta alcuna, ci porta fino ai 1500mt circa dei Tre Confini.
Qui bisogna porre attenzione a non percorrere il sentiero O5 (che sale al rifugio di Forca Resuni), ma seguendo i segni visibili su un tronco d’albero sulla nostra sx, dobbiamo imboccare il sentiero O4 per il Passo dell’Orso (quota 1672). Sono 200mt di dislivello da coprire interamente a piedi, con progressione molto faticosa su terreno ripido e roccioso.
Al Passo si imbocca in discesa il sentiero F2 che ci riconduce al punto di partenza con una discesa spettacolare per la Val Fondillo.

Note:
Un ringraziamento particolare ai ragazzi della sezione Lazio del forum che, con una cortesia non comune, mi hanno aiutato a programmare questa escursione.
 

Allegati

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Frodo

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Sarebbe utile migliorare ulteriormente il giro prevedendo una variante che eviti la lunga salita su strada asfaltata da Settefrati alla Madonna del Canneto.
Chiunque abbia idee e proposte in merito è invitato ad intervenire! :celopiùg:
 

OrsoMars

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7/6/04
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Sarebbe utile migliorare ulteriormente il giro prevedendo una variante che eviti la lunga salita su strada asfaltata da Settefrati alla Madonna del Canneto.
Chiunque abbia idee e proposte in merito è invitato ad intervenire! :celopiùg:

Ciao Frodo
qualche anno fa ho fatto tre o quattro volte questo percorso partendo da San Donato.

Il percorso è stupendo ma non c'è modo nè di evitare l'asfalto nè la ripida salita da 3 confini a Passo dell'Orso, quindi un percorso per molti, ma non per tutti.

R.
 

Frodo

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Ciao Frodo
qualche anno fa ho fatto tre o quattro volte questo percorso partendo da San Donato.

Il percorso è stupendo ma non c'è modo nè di evitare l'asfalto nè la ripida salita da 3 confini a Passo dell'Orso, quindi un percorso per molti, ma non per tutti.

R.

Dopo quell'uscita mi sono studiato un poco le carte e, in effetti, la possibilità (teorica, non conosco il territorio) di evitare l'asfalto mi sembra esserci: si dovrebbe raggiungere Picinisco e salire per il Fosso Melfa fino al santuario.
Però, per quello che riesco a pedalare io, distanza e dislivello inizierebbero ad essere eccessivi ...
 

Classifica mensile dislivello positivo