Difficoltà tecnica (salita/discesa) * : MC / BC
* scala delle difficoltà tecniche CAI
Descrizione:
Il percorso si svolge nel Parco Regionale Velino-Sirente. Si tratta probabilmente dell’itinerario di maggior soddisfazione, dal punto di vista paesaggistico, poiché compie l’intero giro del massiccio del Sirente e tocca alcune delle aree più belle del Parco percorribili in bici. E’ interamente ciclabile. Può esserci qualche problema di orientamento nella salita dai Piani del Sirente al Piano di Canale, per cui, se non si dispone di gps, si consiglia l’uso di una cartina sufficientemente dettagliata.
Come arrivare:
Si parte da Collarmele, raggiungibile dall’uscita Aielli-Celano della A25 seguendo le indicazioni per Cerchio, Collarmele.
Cartografia consigliata:
Carta CAI 1:25000 n°1 (Gruppo Velino-Sirente), da integrare con le tavole IGM per le zone non coperte
Roadbook:
A Collarmele si parcheggia ai giardinetti, vicino ad una chiesa ed al cimitero. Subito dopo il cimitero si svolta a sx su sterrata che si segue facilmente fino a raggiungere la strada asfaltata che porta ad Aielli, con l’unica accortezza, ad un quadrivio riconoscibile per la presenza di un crocifisso, di proseguire dritto sempre su sterrata. Giunti ad Aielli si sale verso la piazza, si passa oltre un vecchio arco, di fianco al Comune, e si inizia a scendere nella vallata sottostante, passando attraverso il paese vecchio e dirigendosi verso l’evidente sterrata che, con molti tornanti, porta a Vado Castello. La sterrata è raggiungibile in più di un modo, basta un po’ di colpo d’occhio e magari … qualche richiesta di informazione all’immancabile vecchietto (salvo non si abbia il gps, ovviamente). Da Vado Castello si percorrono i Prati di Santa Maria scegliedo le tracce che consentono di spostarsi sulla sx, sotto i Monti Etra e Savina. Qui ci si immette su una larga sterrata che porta a Prato del Popolo (1607 m).
Si imbocca la discesa per Valle d’Arano, fino ad incontrare la sterrata che fa il giro della valle. Si prende a dx fino ad un ponticello, che si attraversa dirigendosi ancora a dx. Si oltrepassa un maneggio ed un parco attrezzato, si raggiunge la statale di collegamento Ovidoli-Rocca di Mezzo, che si segue a dx (direzione Rocca di Mezzo), fino al paese di Rovere. Dopo il semaforo di ingresso a Rovere si svolta a dx (direzione cimitero - Anatella) fino ad arrivare ad un altro ponticello, dove si svolta a destra, passando accanto ad un fontanile e seguendo la sterrata principale, tralasciando sia le tracce che conducono in quota, sia quelle che si dirigono verso la piana, fino ad entrare nel bosco di Rovere. Pedalando in salita, si arriva alla recinzione dell’area faunistica Anatella (vicino alla fonte Fonte Anatella) che si costeggia sulla dx. Subito dopo una brevissima ma ripida discesa, sempre vicino alla recinzione, si svolta nettamente a dx e, su sterrata piuttosto evidente, si prosegue in discesa fino ai Prati del Sirente.
Qui si imbocca a dx (direzione Secinaro) la strada asfaltata che collega Rocca di Mezzo a Secinaro, ma la si lascia subito dopo, poco prima che la stessa incominci a salire piuttosto nettamente, tornando su sterrato sulla dx e proseguendo nuovamente verso il bosco. Evitando il sentiero segnato 13 (che porta in vetta al Sirente) si sale con qualche strappo molto duro fino al Piano di Canale ed all’omonimo rifugio, da dove inizia una bella discesa, su fondo un po’ mosso, che raggiunge una strada asfaltata, che sale da Gagliano Aterno, da seguire sulla dx, in salita. La strada dopo pochi km diventa sterrata, supera un valico, e scende verso la Piana di Baullo. Si prosegue in discesa fino ad incontrare la strada asfaltata che porta da Collarmele a Forca Caruso. A questo punto si svolta a dx e, su asfalto, si raggiunge il punto di partenza.
Varianti:
Quando si arriva in Valle d’Arano, piuttosto che proseguire subito a dx verso il ponticello, come descritto, è consigliabile svoltare a sx ed effettuare l’intero giro della valle, non lungo e prevalentemente in piano.
* scala delle difficoltà tecniche CAI
Descrizione:
Il percorso si svolge nel Parco Regionale Velino-Sirente. Si tratta probabilmente dell’itinerario di maggior soddisfazione, dal punto di vista paesaggistico, poiché compie l’intero giro del massiccio del Sirente e tocca alcune delle aree più belle del Parco percorribili in bici. E’ interamente ciclabile. Può esserci qualche problema di orientamento nella salita dai Piani del Sirente al Piano di Canale, per cui, se non si dispone di gps, si consiglia l’uso di una cartina sufficientemente dettagliata.
Come arrivare:
Si parte da Collarmele, raggiungibile dall’uscita Aielli-Celano della A25 seguendo le indicazioni per Cerchio, Collarmele.
Cartografia consigliata:
Carta CAI 1:25000 n°1 (Gruppo Velino-Sirente), da integrare con le tavole IGM per le zone non coperte
Roadbook:
A Collarmele si parcheggia ai giardinetti, vicino ad una chiesa ed al cimitero. Subito dopo il cimitero si svolta a sx su sterrata che si segue facilmente fino a raggiungere la strada asfaltata che porta ad Aielli, con l’unica accortezza, ad un quadrivio riconoscibile per la presenza di un crocifisso, di proseguire dritto sempre su sterrata. Giunti ad Aielli si sale verso la piazza, si passa oltre un vecchio arco, di fianco al Comune, e si inizia a scendere nella vallata sottostante, passando attraverso il paese vecchio e dirigendosi verso l’evidente sterrata che, con molti tornanti, porta a Vado Castello. La sterrata è raggiungibile in più di un modo, basta un po’ di colpo d’occhio e magari … qualche richiesta di informazione all’immancabile vecchietto (salvo non si abbia il gps, ovviamente). Da Vado Castello si percorrono i Prati di Santa Maria scegliedo le tracce che consentono di spostarsi sulla sx, sotto i Monti Etra e Savina. Qui ci si immette su una larga sterrata che porta a Prato del Popolo (1607 m).
Si imbocca la discesa per Valle d’Arano, fino ad incontrare la sterrata che fa il giro della valle. Si prende a dx fino ad un ponticello, che si attraversa dirigendosi ancora a dx. Si oltrepassa un maneggio ed un parco attrezzato, si raggiunge la statale di collegamento Ovidoli-Rocca di Mezzo, che si segue a dx (direzione Rocca di Mezzo), fino al paese di Rovere. Dopo il semaforo di ingresso a Rovere si svolta a dx (direzione cimitero - Anatella) fino ad arrivare ad un altro ponticello, dove si svolta a destra, passando accanto ad un fontanile e seguendo la sterrata principale, tralasciando sia le tracce che conducono in quota, sia quelle che si dirigono verso la piana, fino ad entrare nel bosco di Rovere. Pedalando in salita, si arriva alla recinzione dell’area faunistica Anatella (vicino alla fonte Fonte Anatella) che si costeggia sulla dx. Subito dopo una brevissima ma ripida discesa, sempre vicino alla recinzione, si svolta nettamente a dx e, su sterrata piuttosto evidente, si prosegue in discesa fino ai Prati del Sirente.
Qui si imbocca a dx (direzione Secinaro) la strada asfaltata che collega Rocca di Mezzo a Secinaro, ma la si lascia subito dopo, poco prima che la stessa incominci a salire piuttosto nettamente, tornando su sterrato sulla dx e proseguendo nuovamente verso il bosco. Evitando il sentiero segnato 13 (che porta in vetta al Sirente) si sale con qualche strappo molto duro fino al Piano di Canale ed all’omonimo rifugio, da dove inizia una bella discesa, su fondo un po’ mosso, che raggiunge una strada asfaltata, che sale da Gagliano Aterno, da seguire sulla dx, in salita. La strada dopo pochi km diventa sterrata, supera un valico, e scende verso la Piana di Baullo. Si prosegue in discesa fino ad incontrare la strada asfaltata che porta da Collarmele a Forca Caruso. A questo punto si svolta a dx e, su asfalto, si raggiunge il punto di partenza.
Varianti:
Quando si arriva in Valle d’Arano, piuttosto che proseguire subito a dx verso il ponticello, come descritto, è consigliabile svoltare a sx ed effettuare l’intero giro della valle, non lungo e prevalentemente in piano.