Anni e anni di biomeccanica buttati nel pattume?

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Maiella

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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
La biomeccanica HA basi scientifiche ed "in media" funziona, a patto che sia applicata da chi la conosce come disciplina scientifica.
Condivido. Tornando un attimo al professionismo su strada, va precisato che la visita biomeccanica é più funzionale alla prestazione che al comfort. Ci sono diversi casi di problemi diversi che non sono stati risolti dalla biomeccanica e che avevano per oggetto dolore o fastidi. Ricordo di recente Tom Doumoulin che di fatto, fin quando la Jumbo non ha cambiato bici, non ha visto il suo problema risolversi con la biomeccanica.
 

marco

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certo ho generalizzato ma non credo proprio che in italia numeri delle bici da trail vero siano paragonabili a quelli delle bici che "devono portarti su per farti scendere al meglio". piu' che su quel che vedo in giro mi baso sul fatto che sul forum non vedo tutto questo fiorire di esploratori o pedalatori da >2000+ a giro.

hai ragione, e' limitativo pensare che esista solo cio' che si vede. lo stesso principio possiamo applicarlo a chi schifa a prescindere i biomeccanici. per sentire gli effetti sintomatici delle compensazioni innaturali sul corpo bisogna ripetere il gesto intensamente e con frequenza . anche i 100000+ del diretur, pur maggiori di gran parte del forum, alla fine sono un giro lungo di uno allenato o due giri da meno di mille a settimana, mettiamo 2.5 h a settimana sotto sforzo.
un po come se chi utilizza intensamente il mouse 3h (1.5h per gran parte del forum) a settimana negasse l'utilita' di un specialista che previene e cura il tunnel carpale.
non sentire una cosa non significa che non esista, infatti oltre ai discutibili proclami dei biomeccanici di topogigio esistono libri di medici laureati in cui viene cercata e trovata sul campo una relazione tra la postura dei ciclisti ed alcune patologie tipiche del mestiere. ad esempio "le tecnopatie del ciclismo".

non vorrei rovinarti l'idolatria per i biomeccanici, ma in settimana esco in media 5 volte e il dislivello degli ultimi anni ha superato i 240.000. Trovi tutto qui.

Per di più fatto con bici diverse, l'anno scorso solo MTB e zero BDC. Se dovessi fare come dici tu, ad ogni nuova bici test devo andare a spendere 150€ da uno che mi dice di spostare le tacchette.
 

chamaruco

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praticamente un uomo vitruviano
avevo un nonno che fumava tre pacchetti di sigarette al giorno ed è morto a 90 anni e secondo lui erano tutte ca...te vista la sua longevità poteva aver ragione. peccato che la scienza dica il contrario...ma se avessero preso di rifermento lui...non avrebbero senso gli studi clinici...doppio cieco significatività etcetc
 

fafnir

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non vorrei rovinarti l'idolatria per i biomeccanici, ma in settimana esco in media 5 volte e il dislivello degli ultimi anni ha superato i 240.000. Trovi tutto qui.

Per di più fatto con bici diverse, l'anno scorso solo MTB e zero BDC. Se dovessi fare come dici tu, ad ogni nuova bici test devo andare a spendere 150€ da uno che mi dice di spostare le tacchette.
Io non ho fatto posizionamento neanche sulle bdc, sempre fatto a cazzo e sempre andato bene, come su MTB.
I primi giri sto lì con la brugola a fare microspostamenti finché non mi trovo bene e dopo resto così per sempre, idem tacchette scarpe
 

30x26

Biker marathonensis
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praticamente un uomo vitruviano
avevo un nonno che fumava tre pacchetti di sigarette al giorno ed è morto a 90 anni e secondo lui erano tutte ca...te vista la sua longevità poteva aver ragione. peccato che la scienza dica il contrario...ma se avessero preso di rifermento lui...non avrebbero senso gli studi clinici...doppio cieco significatività etcetc

scienza e competenza sono concetti superati. la verita' adesso di ottiene cosi: grossa autostima x dislivello
 

marco

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scienza e competenza sono concetti superati. la nuova formula della verita e' : grossa autostima x dislivello

Credi ai santoni se vuoi, per me puoi farti pelare senza problemi. Però se qui dentro in tanti ti diciamo che basta un minimo di esperienza e di abitudine alla pedalata per trovare la posizione giusta, io qualche dubbio me lo farei venire.

Competenza è una parola che con la maggior parte degli autoproclamati biomeccanici non va d'accordo. Abbiamo dovuto vietarli su BDC a furia di cantonate (per gli utenti).
 

30x26

Biker marathonensis
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Credi ai santoni se vuoi, per me puoi farti pelare senza problemi. Però se qui dentro in tanti ti diciamo che basta un minimo di esperienza e di abitudine alla pedalata per trovare la posizione giusta, io qualche dubbio me lo farei venire.

tanti, ma chi? il 90% del forum che pedala poche ore a settimana e tu che pedali tante ore ma in diverse posizioni casuali.
tanti , ma nessuno nella condizione di "ripetuto gesto intenso e traumatico". tante opinioni, ma nessuna riferita alla condizione scatenante. nessuna supportata da analisi strumentali, perche' non e' che se stressi una articolazione dopo un secondo senti un dolore bloccante. quando arriva il dolore spesso la situazione e' gia preoccupante eppure un secondo prima tutti giuravano di stare benissimo.

certo non dobbiamo andare tutti a farci le lastre o dal biomeccanico, cio' che possiamo fare e' leggere le pubblicazioni di medici rispettati a livello internazionale, non di biomeccanici , che mostrano relazioni tra come ci posizioniamo e le patologie che potrebbero interessarci. giusto per sapere che ogni azione ha un reazione , che se non sono di primo pelo e voglio fare enduro salendo su normali pendenze magari la sella a 77 potrebbe darmi piu' danni che benefici.
 

marco

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ma in tanti chi? il 90% del forum che pedala poche ore a settimana e tu che pedali tante ore ma in diverse posizioni casuali.
tanti , ma nessuno nella condizione di "ripetuto gesto intenso e traumatico". tante opinioni, ma nessuna riferita alla condizione scatenante. nessuna supportata da analisi strumentali, perche' non e' che se stressi una articolazione dopo un secondo senti un dolore bloccante. quando arriva il dolore spesso la situazione e' gia preoccupante eppure un secondo prima tutti giuravano di stare benissimo.

certo non dobbiamo andare tutti a farci le lastre o dal biomeccanico, cio' che possiamo fare e' leggere le pubblicazioni di medici rispettati a livello internazionale, non di biomeccanici , che mostrano relazioni tra come ci posizioniamo e le patologie che potrebbero interessarci. giusto per sapere che ogni azione ha un reazione , che se non sono di primo pelo e voglio fare enduro salendo su normali pendenze magari la sella a 77 puo' darmi piu' danni che benefici.

ma dai, seriamente? Conosco un sacco di gente che pedala tanto con angoli sella moderni, e nessuno con problemi alle ginocchia o alla schiena. Forse la cosa migliore è che tu provi una bici con geo moderne, così pensi un po' meno alla teoria e un po' più alla pratica, perché mi sa che sia chi ha iniziato il topic che altri, te compreso, parlano perché non hanno mai provato di persona che, alla fine, non viene il colpo della strega per un angolo sella di 77° al posto dei canonici 74°.

Oppure potete semplicemente meravigliarvi di come Schurter riesca a vincere con una bici dall'angolo sella di 76°.

Screen-Shot-2021-06-08-at-11.31.47-AM.jpg
 

MIREK

Snail on Trail
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POLE TAIVAL
Condivido. Tornando un attimo al professionismo su strada, va precisato che la visita biomeccanica é più funzionale alla prestazione che al comfort. Ci sono diversi casi di problemi diversi che non sono stati risolti dalla biomeccanica e che avevano per oggetto dolore o fastidi. Ricordo di recente Tom Doumoulin che di fatto, fin quando la Jumbo non ha cambiato bici, non ha visto il suo problema risolversi con la biomeccanica.
Non sono per niente d’accordo (senza offesa chiaramente è la mia opinione e non legge)

performance e comfort (inteso come regolazioni per evitare fastidì, dolori e infortuni) possono e devono andare di pari passo

Diverso nel professionismo in cui la performance va estremamente al di là di tutto

non si vince mai la medaglia del più riposato, del più soddisfatto o del più comodo
 
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Zufolo

Biker superis
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Vesuvio e dintorni
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Canyon Lux Trail e altro...
e cosa dovrebbe fare un biomeccanico, a parte succhiarti i soldi e dirti due ovvietà?
Se sei debole di schiena, per esempio, vai in palestra piuttosto.
Per fortuna ho avuto a che fare con un bravo biomeccanico che ne sa anche di geometrie moderne, ascolta le esigenze e poi ti piazza in sella. Ovvio che i pochi mm non fanno la differenza, ma vedo giovanotti in bici che pedalano come se stessero seduti sul water o con sella altissima. Altri con tacchette in posizioni ed angoli improponibili con i piedi a paparella. Alla minima obiezione ti parlano del tutorial visto su internet, filo a piombo etc. Se hai 20 anni non succede niente nell'immediato, se ne hai 45 ed inizi con questo sport magari dopo un paio di anni ti becchi una tendinite come è successo a me. Per chi inizia ed ancora non ha una muscolatura sviluppata o banalmente non ha tempo di andare in palestra, una buona messa in sella previene gli infortuni. Ripeto non parlo di pochi mm.
 

sembola

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Siena
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una nera e l'altra pure
... piu' che su quel che vedo in giro mi baso sul fatto che sul forum ...
E chi ti dice che il forum rappresenti in modo fedele l' intero movimento della mtb italiana?


hai ragione, e' limitativo pensare che esista solo cio' che si vede. lo stesso principio possiamo applicarlo a chi schifa a prescindere i biomeccanici. per sentire gli effetti sintomatici delle compensazioni innaturali sul corpo bisogna ripetere il gesto intensamente e con frequenza
Vero, ma allora se solo la frequenza o l'intensità sono in grado di evidenziare sintomi di compensazioni innaturali, la stragrande parte dei pedalatori non ha bisogno dei servizi del biomeccanico.


.non sentire una cosa non significa che non esista, infatti oltre ai discutibili proclami dei biomeccanici di topogigio esistono libri di medici laureati in cui viene cercata e trovata sul campo una relazione tra la postura dei ciclisti ed alcune patologie tipiche del mestiere. ad esempio "le tecnopatie del ciclismo".
Credo di essere stato chiaro nei miei interventi precedenti, ma a scanso di equivoci lo ripeto: il problema non è la biomeccanica in sè nè la presenza di professionisti preparati adeguatamente, ma il fatto che ci siano tanti "topogigio" come li chiami tu.
 
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sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
Condivido. Tornando un attimo al professionismo su strada, va precisato che la visita biomeccanica é più funzionale alla prestazione che al comfort.
La biomeccanica in sè non è funzionale a nulla, in quanto studia la meccanica degli organismi viventi. La sua applicazione può invece essere funzionale alla prestazione come al comfort o alla prevenzione di infortuni , dipende ovviamente dagli obiettivi che si cerca di raggiungere. Sempre che ci siano obiettivi da raggiungere (es. risolvere fastidi o migliorare l'efficienza) e non, come troppo spesso accade, mettere un "bollino" sul proprio palmares...
 

tarcy

Biker assatanatus
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non vorrei rovinarti l'idolatria per i biomeccanici, ma in settimana esco in media 5 volte e il dislivello degli ultimi anni ha superato i 240.000. Trovi tutto qui.

Per di più fatto con bici diverse, l'anno scorso solo MTB e zero BDC. Se dovessi fare come dici tu, ad ogni nuova bici test devo andare a spendere 150€ da uno che mi dice di spostare le tacchette.
Però Marco perdonami, uscire con bici diverse nel tuo caso è solo un vantaggio. Non avendo una vera e propria posizione identica, muscoli e apparato scheletrico/locomotore non assumono quelle posizioni, che solo a lungo andare portano spesso a disturbi.
Il rovescio della medaglia, è che naturalmente andrai sempre meno forte di quanto ti consentirebbe la tua forma fisica.
 

Gianz

Biker marathonensis
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Valdagno (VI)
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Alla fine penso verta tutto sul come intendiamo sia il nostro modo di fare MTB.
Se "fare MTB" significa prendere la bici, caricarla in auto, spostarsi nella zona interessata e farsi dalle 2 alle 4 orette sui pedali, in tratti tecnici, una volta a settimana, no, non credo che ti serva un posizionamento in sella e nemmeno un biomeccanico: la bici la useresti probabilmente troppo poco per arrivare a scassarti ginocchia e cartilagini. Idem se cambi la bici di continuo. E' il movimento ripetuto sbagliato più e più volte, tante, a fracassarti, non quello occasionale.
Per altri, "fare MTB" significa unire al percorso vero e proprio anche un tratto di avvicinamento, più o meno lungo, e in tal caso allungheresti il periodo di pedalata, e ti ritroveresti a pedalare su un terreno inadatto al mezzo che stai usando. E' sempre MTB, solo che la bici la useresti un pelino in più, con altre esigenze non prettamente prestazionali solo in determinati ambiti.

Anche perchè siamo andati verso una specializzazione mostruosa delle bici: quelle di una volta facevano un po' di tutto, ma peggio di quelle odierne che fanno bene una cosa, e le altre vabbè. Non puoi pretendere di fare 50 km di trasferimento con una full da 16 kg pensata per le discese più scassate, e altrettanto non puoi fare chissà che prestazioni in discesa con un cancello di 20 anni fa.

Alla fine adesso la MTB sembra sia soprattutto discesa, sentieri assassini che finchè non verranno chiusi al transito sono da sfruttare, bike park per tutti e cose del genere.

Io comprendo l'autore del post originale, perchè ho problemi simili ai suoi, e probabilmente un modo abbastanza "vecchio" di intendere la MTB: per me è una bici da giri lunghi, molto lunghi, e tante ore in sella ad esplorare il mondo.
Adesso stanno arrivando a fare le stesse cose con le gravel con ruote da 50, ma la MTB ha ancora un discreto vantaggio su salite e discese più tecniche, dove con la gravel andresti a farti male, con la MTB "tradizionale" no, e con una trail moderna probabilmente nemmeno le sentiresti, le discese.
Usando la bici a questa maniera si, confermo che ti vai a scassare. E' bastato cambiare modello di scarpe e comprare una sella diversa per pagare, dopo mesi di aggiustamenti, il caro prezzo: ginocchio che non vuol saperne di stare meglio. Devo ancora capire se per colpa della bici o per altro. fatto sta che mi sono letto siti su siti relativamente ad angoli, arretramento sella, e qualcosa è migliorato: quanto meno adesso riesco a fare le scale.
Il problema, come scrive l'autore iniziale, è che con le geometrie attuali davvero: se guardi il filo a piombo la sella non ha binari a sufficienza se usi un reggisella dritto. E sinceramente, adesso come adesso, riesco ad avvertire la differenza tra la sella arretrata "il giusto" e quella no. Si, andando su ripide salite la cosa cambia, idem per le ripide discese, ma in tutto quello che sta di mezzo te ne accorgi anche troppo.

Di mio sarei portato a non fare estremismi, tipo il fisico si adatta (si, certo, ma lo fa entro un certo range!) o questo o quel professionista e/o studio non serve ad una ceppa. Se così fosse aveva ragione mio nonno quando diceva che dai medici bisogna andare, le medicine devi comprarle in farmacia, ma poi buttare via tutto perchè anche loro devono lavorare per vivere, e quello che prescrivono non va bene.
Come non credo esista IL modo di intendere la MTB. Ok, i negozi e i produttori di marchi blasonati stan mettendoci del proprio ad orientare il mercato (geometrie, mono, ammortizzatori), ma esiste ancora un sottobosco di altri modi di fare MTB che son altrettanto giusti e validi, ma più delicati.
 
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marco

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Però Marco perdonami, uscire con bici diverse nel tuo caso è solo un vantaggio. Non avendo una vera e propria posizione identica, muscoli e apparato scheletrico/locomotore non assumono quelle posizioni, che solo a lungo andare portano spesso a disturbi.
Il rovescio della medaglia, è che naturalmente andrai sempre meno forte di quanto ti consentirebbe la tua forma fisica.

non esco 1 volta con una bici. Prendi per esempio l'Orbea Rallon di cui ho pubblicato il test qualche giorno fa. Ci ho fatto anche 4-5 uscite consecutive, con lunghe salite asfaltate (> 1000m dislivello), dunque con poco movimento in sella.
 

Gianz

Biker marathonensis
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Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Ci ho fatto anche 4-5 uscite consecutive, con lunghe salite asfaltate (> 1000m dislivello), dunque con poco movimento in sella.
Marco: è ancora poco. Esempio mio personale: a febbraio ho comprato una sella brooks cambium, ma i problemi ha cominciato a darmeli, praticamente di colpo, ma era poca roba, pochissima. Poi a ottobre, dopo tutta una stagione passata a mandarmi dei piiiiiiccolissimi segnali, che io ignovavo, tanto, pensavo, prima o poi il corpo si adatta, è partito il ginocchio... si è proprio adattato.
:prega:
Probabilmente il problema era il mio fisico che con quella sella lì non voleva saperne, ma forse un esperto me l'avrebbe detto chiaramente. (e poi si, era gravel, non MTB).
Il punto è che ad evidenziare, per prima, la magagna è stata poi la MTB, con i fondi scassati e le salite più dure (e pure le discese scassatissime).

Poi concordo con te sul fatto che ci siano un sacco di improvvisati, ma sai com'è: perfino quando vai dal cardiologo per una cardiopatia congenita non senti MAI 2 volte la stessa campana...
 

Maiella

Biker Maiellensis
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Non sono per niente d’accordo (senza offesa chiaramente è la mia opinione e non legge)

performance e comfort (inteso come regolazioni per evitare fastidì, dolori e infortuni) possono e devono andare di pari passo

Diverso nel professionismo in cui la performance va estremamente al di là di tutto

non si vince mai la medaglia del più riposato, del più soddisfatto o del più comodo
E perché offendersi? :prost:
Anzi, sono d'accordo che comfort e prestazione possono e devono andare di pari passo (anche nel professionismo). L'una non esclude l'altra. Ciò che potrebbe essere sbagliato é imitare i professionisti, e il mio discorso era riferito esclusivamente al professionismo moderno.
L'epopea della bici su misura é tramontata, e oggi il prof. vuole una bici più piccola di una taglia, con dislivelli sella-manubrio spaventosi e posizioni allungatissime. É stato un cambiamento radicale frutto anche del lavoro in palestra e con i fisioterapisti, roba che 30 anni fa non si faceva. Fino agli inizi degli anni 2000 gli allenamenti erano fatti di intere giornate in sella; oggi ci sono sessioni brevi scrupolosamente scandite da rigide tabelle.
 
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