Ammo in discesa....tutto aperto? Voi come fate?

alebuk

Biker velocissimus
23/4/07
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Ciao, penso di fare "all mountain" come si dice, anche se mi riconosco poco nelle distinzioni.....
quello che mi interessa sapere è come affrontate le discese con bici che hanno escursioni dai 140 ai 160mm....

si fanno tante seghe sui vari settaggi delle forcelle in modo che copino al massimo gli ostacoli così da facilitare la guida non perdendo trazione/contatto con la superfice.....

il fatto è che se devo scendere "a bomba" (per me a bomba è relativo...:smile:) su percorsi facili che permettono di scendere in velocità, la regolazione è:
forcella alla massima estensione, idrauliche sbloccate, ammortizzatore sbloccato e via giù a tutta....penseranno a tutto le sospensioni e le gomme (ottimista!);

ma se devo scendere sul tecnico, gradini, pietre etc. dove occorre controllare sempre la velocità, anzi dove alle volte ci si ferma un attimo "in surplace" per valutare la traiettoria migliore... dove si fa "un passo alla volta" allora come è che regolate le vostre forcelle/ammo?

io sono arrivato a richiudere/parzializzare l'escursione per evitare l'eccessivo affondamento ma questo è correto?
e la corsa è sempre detto che debba essere la massima possibile?
e l'ammo posteriore quanto incide in questo...?

ditemi voi come vi comportate in questi frangenti.....
 
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BeerMaster

Biker immensus
24/1/07
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Una con le ruote
sul tecnico lento può essere utile frenare un po' la forcella in compressione e ritorno in modo da avere un affondamento e un estensione un po' più controllata e frenare anche il ritorno dell'ammortizzatore per evitare che scalci... almeno io faccio così ogni tanto il più delle volte però lascio così com'è!
 

menmaatra

Biker superis
21/8/08
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Monaco-Udine
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dico la mia da nuovo nel settore...
avevo letto in un 3d da qualche parte, che per esempio lasciare il propedal chiuso (attivato) potrebbe influire sulla sua vita, nel senso che col propedal non si dovrebbe fare tratti sconnessi (in discesa, dove le botte sono maggiori), pena la rottura del sistema...
se ho detto una cavolata... prego di correggermi^^
ciao
 

Michele B

Biker infernalis
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Norco Six
secondo me, ridurre la corsa per non sò quale motivo poi, è una cavolata. c'è e secondo me bisogna usarla..il resto rimango dell'idea che siano seghe mentali.
di norma io tengo la regolazione del ritorno dell'ammortizzatore abbastanza lento in modo che non scalci (a me pice così) e anche la forcella leggermente più veloce ma non troppo..anche perchè se non torna tutta ho comunque a disposizione altra corsa (più o meno) cosa che non avrei riducendo l'escursione.
in discesa, propedal tutto aperto.
inoltre riducendo l'escursione della forcella, se non sbaglio "chiudi" anche l'angolo, quindi col rischio di ribaltamento.
invito qualcuno a contraddirmi così facciamo un bel dibattito costruttivo :-)
 

kikhit

Biker incredibilis
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Occam Lt, Alma
sul tecnico lento può essere utile frenare un po' la forcella in compressione e ritorno in modo da avere un affondamento e un estensione un po' più controllata e frenare anche il ritorno dell'ammortizzatore per evitare che scalci... almeno io faccio così ogni tanto il più delle volte però lascio così com'è!

non è vero, sei sempre lì che smanetti e regoli come un adolescente che ha le prime voglie! ;-)
 

Danybiker88

Redazione
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Personalmente sul tecnico tengo sempre lo stesso set-up che uso anche per le altre discese, tuttavia ritengo possa essere utile:

Forcella:
- ritorno: aumentare il freno in ritorno in modo da evitare l'effetto rimbalzo della bici, molto dannoso specie su tratti molto ripidi.
- compressione alle basse velocità: si può chiudere per ridurre l'affondamento in frenata quando si eseguono manovre trialistiche. Aiuta molto nei nose press, nel surplace, migliora la precisione di guida soprattutto se devi seguire dei tratti molto stretti (ad esempio se devi passare su un gradone stretto o devi seguire lo spigolo di una pietra messa obliqua o una lama di roccia). Inoltre avere chiusa la compressione alle basse velocità aiuta a ridurre l'affondamento della sospensione quando scendi un gradone.
- compressione alle alte velocità: non è molto importante. Può essere leggermente chiusa, ma non troppo. E' importante che la forcella superi agevolmente le asperità senza insaccarsi.
- elemento elastico: la durezza della molla o la pressionde della camera d'aria è molto importante. Se la forca è troppo molle, tenderà ad insaccarsi prima ostacoli, se è troppo dura tenderà a sobbalzare eccessivamente e a ridurre il controllo e la tenuta in frenata. Imho avere la giusta durezza dell'elemento elastico della forca è la cosa più importante.

Ammo:
- propedal: personalmente tengo sempre il propedal tutto aperto. Certo non agevola nelle manovre trialistiche, però agevola il superamento degli ostacoli evitando che il posteriore saltelli e perda grip in frenata.
- freno in compressione e pressione camera positiva: un ammo molto frenato in compressione o troppo gonfio, fa si che il posteriore non copi agevolmente gli ostacoli o che addirittura si sollevi su passaggi ripidi, causando l'impunto. Per percorsi tecnici consiglio quindi un setup dell'ammo piuttosto morbido.
- ritorno: personalmente preferisco un ritorno piuttosto frenato per evitare che la bici scalci superato l'ostacolo o sceso un gradone. E' molto importante perchè sul ripido un ritorno troppo veloce, una volta superato un gradone può addirittura causare un impunto.
 

muldox

Biker nirvanensus
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Cube Stereo 29
...la corsa è sempre detto che debba essere la massima possibile?....

C'è chi riduce la corsa per avere una bici più agile e reattiva, io però penso che nel 99% dei casi siano più gli svantaggi dei vantaggi. Sarà anche vero che affrontare curve molto strette diventa più facile, ma:
_è uno svantaggio sul ripido
_è uno svantaggio se il terreno presenta ostacoli di una certa entità
_il movimento centrale potrebbe abbassarsi troppo
Forse con bici particolarmente "chopperizzate" potrebbe avere un senso, ma non su mezzi con le escursioni da te indicate (a meno che non siano stati "upgradati" sballandone le geometrie originarie).
 

lozioste

Biker serius
20/5/07
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Monza
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penso dipenda da come si pensi di scendere da questa "discesa"

certo, se si guarda come vengono giu i vari campioni della specialità
sicuramente , viene da aprire tutto , ma bisogna vedere se si hanno
le stesse capicita di non entrare nell'ostacolo come fanno loro , o
meglio di non entrarci proprio e galleggiarlo , volarci sopra......
E nello stesso tempo di non rimanere attaccati ai freni nell'impostare
le curve , ma lasciare correre la bici per tenere le traiettorie favorevoli,
allora penso che una bici piuttosto aperta , morbida , sempre con le
dovute regolazioni possa dare dei vantaggi.

Ma se la discesa , la faccio io , quindi ad una velocità forse , ma forse
della metà loro , probabilmente, una maggiore reattività mi faciliterebbe
le cose , dovendo stare più dentro l'ostacolo e non avendo quella fluidità
sulle curve , una maggiore resistenza e reazione mi permetterebbe di
avere il mezzo più pronto agli errori.

Diverso penso sia il caso di una discesa tecnica , quasi trialistica ,
dove la tarature dovrebbe essere quasi al limite del rimbalzo, quasi,
per avre una bici pronta che ti aiuti nel muoverla.
 

TUCKER

Sulla via del ritorno
10/9/07
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CAMAIORE (LUCCA)
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è anche vero che se uno deve settare bene una forcella da 200€ probabilmente non ci riuscira o quantomeno dovra limitarsi a smanettare con i registri presenti... il vantaggio delle forcelle con tante regolazioni(sempre che uno le sappia usare) è proprio che riesci a sfruttare tutta l'escursione facendo fare alla forcella il lavoro che vuoi tu...
pero se abbassare l'escursione per te è meglio che tenerla estesa sicuramente fai bene a continuare ad usare la forcella in quel modo pero come è gia stato detto non ti facilita a superare eventuali ostacoli sulla ruota anteriore e ti chiude l'angolo di sterzo il che puo voler dire cappottarsi piu facilmente... pero ognuno deve settare le sospensioni a seconda del suo stile di guida perche è il mezzo che si deve adattare al biker e non viceversa...IMHO
 

alebuk

Biker velocissimus
23/4/07
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grazissime per i vostri pareri........

vi faccio l'esempio della mia marza 55 che in discesa tengo a 160mm (max estensione):

chiaramente se prendo velocità (immaginiamo una pseudo scalinata) la forcella lavora ed è importante le velocità di ritorno in modo da stabilizzarne il comportamento ed è importante anche tenere poco "gonfia" la parte pneumatica in modo da riuscire a lavorare su tutta l'escursione,
se invece scendo piano gradino / gradone uno alla volta, allora la scarsa pressione rende la forcella troppo sensibile in affondamento.....

concordo sul settaggio del ritorno lento dell'ammo post che mediamente crea molti meno problemi ....perlomeno per quello che faccio io...
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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....se invece scendo piano gradino / gradone uno alla volta, allora la scarsa pressione rende la forcella troppo sensibile in affondamento.....

Una caratteristica di molte Marzocchi ad aria degli ultimi anni era la curva di affondamento piuttosto piatta per buona parte della corsa e molto progressiva nell'ultima parte. Questa caratteristica non è il massimo in situazioni come quella da te descritta, specie se non si dispone di grandi escursioni ed una geometria fortemente "chopperizzata". In parte puoi ovviare chiudendo l'idraulica in compressione, oppure riducendo il sag. Nella seconda ipotesi avresti però una forcella più ruvida sui piccoli impatti e probabilmente non riusciresti a sfruttare tutta la corsa disponibile.
 

mattebon

Biker tremendus
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Io (ho la tua stessa forca, alebuk), non ho un settaggio fatto sul percorso/fondo, ma uno fatto sul mio stile di guida. Impazzirei a cambiare il settaggio delle sospensioni a seconda di quello che faccio.
A me la bici piace non troppo "mollacciona", preferisco una minore sensibilità piuttosto.
Quindi tengo un sag al minimo e però il rebound sia davanti che dietro impostato più verso il reattivo che il lento. Per ora mi trovo bene così.
Per quanto riguarda le chiusure (propedal e lock forca) uso soprattutto il bloccaggio della forca, quasi mai tutto chiuso comunque. Sulla 55 ci sono 4 scatti dal tutto chiuso al tutto aperto (considerando che il tuttochiusolascia comunque un pò di gioco per salvaguardare il meccanismo), io arrivo max all'ultima tacca prima del chiuso, magari anche due tacche se il fondo è molto sconnesso (mi piacerebbe che le suddette tacche fossero più nette sul giro della leva...).
Il Propedal non lo uso praticamente mai, solo se ho lunghe (ma lunghe, eh?) salite su asfalto o su fondo ultrapiatto. Merito suppongo della pedalabilità del Maestro, ma anche del mio scarso peso (65 chili in mutande) e della mia pedalata rotonda (hehe).
Va detto che, vivendo di fatto in una casa che sta NEL bosco, di asfalto ne faccio in genere davvero poco o nulla.
Adesso però mi sono un pò fissato con la salitazza di Valcava (1000 m per 9km) che presenta asfalto e cemento e pendenza accentuata, e lì blocco tutto e metto anche la Marza al minimo.

Ciao,

M.
 

desedet_dario

Redazione
30/6/06
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Quoto muldox, io per riuscire ad usare tutta la corsa della mia fox F120 devo tenerla a 45 psi (e non la uso comunque tutta, si ferma a 105 nel migliore dei casi)... (peso 75 kg). e sul libretto mi consigliano 70 psi, e c'è da dire che la fox è molto progressiva,

tenere un sag al minimo (minimo quanto?) pregiudica l'utilizzo di una forcella.

per rispondere al topic, io in discesa propedal aperto, libero... se mi ricordo di aprirlo! e in salita chiuso, se mi ricordo di chiuderlo :smile:
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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E riesci a sfruttare bene tutta la corsa?

Mah, direi di si.
Calcola che la bici è nuova e per ora stiamo parlando di primo settaggio/rodaggio.
Comunque dato il mio peso piuma ho settato una pressione piuttosto bassa (adesso non ricordo più quale esattamente purtroppo), che probabilmente manderebbe il sistema a pacco con un rider di peso medio (diciamo 75 kg).
Ai primi di febbraio porto il mezzo a fare un primo tagliando e discuterò per bene la questione col mio (molto valido a mio avviso) sivende, poi posterò dettagli maggiori.

Ciao.
 

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