Vorrei raccontarvi una delle mie uscite in mtb, forse la più bella in assoluto.
Mi ha dato lo spunto Stefano Alinovi leggendo il suo topic " Natale 2012 ".
Era il 5 dicembre 2010 ed io, Crazyclimber ed un altro amico eravamo andati
a farci un giro sull'appennino alle spalle di Ovada.
Allora la neve era alta fino al ginocchio, nel parcheggio dove lasciammo le auto non si stava in piedi dal ghiaccio che c'era. Scaricate le bighe iniziammo a salire alle capanne di Marcarolo, da prima su fango e poi su ghiaccio. Crazy si lamentava dicendo che avrebbe
fatto meglio a montare le chiodate.
Salivamo in mezzo ad una pista aperta con lo spazzaneve.
Il freddo era secco e non dava fastidio anche se c'erano parecchi gradi sottozero.
A parte la fatica doppia di pedalare senza avere grip così che le ruote slittavano
la cronaca della salita sarebbe noiosa.
IL BELLO E' STATA LA DISCESA !!!
Sembrava di essere in un toboga, fortunatamente c'erano le sponde di neve alta
che assorbivano i fuoripista.
Il fondo era tutto ghiacciato e potevamo frenare solo sulle rare chiazze di terra affioranti.
Dovevamo indovinare dal colora del ghiaccio su quale avevamo un minimo di attrito
da poter usare i freni e dove si doveva lasciar correre la bici. Il tutto ad una velocità folle per le condizioni del fondo.
Non potevamo nemmeno più cambiare perchè cambio e deragliatore erano
messi fuori uso da blocchi di neve dura come il marmo.
Gli occhi lacrimavano per l'aria gelida e la velocità.
MA CHE MERAVIGLIA !!
Siamo arrivati giù tutti interi e non abbiamo nemmeno mollato quando il fango
ci ha rivestiti di marrone.
L'alta velocità era dovuta anche all'ansia di aver dimenticato le chiavi dell'auto
attaccate alla serratura della portiera. CHE PIRLA !
E' stata un'esperienza che non dimenticherò mai più.
Questa mia l'ho scritta anche come ringraziamento postumo a Crazyclimber
per aver organizzato il giro e per farmi perdonare di averlo lasciato solo
a raidare.
Enrico
Mi ha dato lo spunto Stefano Alinovi leggendo il suo topic " Natale 2012 ".
Era il 5 dicembre 2010 ed io, Crazyclimber ed un altro amico eravamo andati
a farci un giro sull'appennino alle spalle di Ovada.
Allora la neve era alta fino al ginocchio, nel parcheggio dove lasciammo le auto non si stava in piedi dal ghiaccio che c'era. Scaricate le bighe iniziammo a salire alle capanne di Marcarolo, da prima su fango e poi su ghiaccio. Crazy si lamentava dicendo che avrebbe
fatto meglio a montare le chiodate.
Salivamo in mezzo ad una pista aperta con lo spazzaneve.
Il freddo era secco e non dava fastidio anche se c'erano parecchi gradi sottozero.
A parte la fatica doppia di pedalare senza avere grip così che le ruote slittavano
la cronaca della salita sarebbe noiosa.
IL BELLO E' STATA LA DISCESA !!!
Sembrava di essere in un toboga, fortunatamente c'erano le sponde di neve alta
che assorbivano i fuoripista.
Il fondo era tutto ghiacciato e potevamo frenare solo sulle rare chiazze di terra affioranti.
Dovevamo indovinare dal colora del ghiaccio su quale avevamo un minimo di attrito
da poter usare i freni e dove si doveva lasciar correre la bici. Il tutto ad una velocità folle per le condizioni del fondo.
Non potevamo nemmeno più cambiare perchè cambio e deragliatore erano
messi fuori uso da blocchi di neve dura come il marmo.
Gli occhi lacrimavano per l'aria gelida e la velocità.
MA CHE MERAVIGLIA !!
Siamo arrivati giù tutti interi e non abbiamo nemmeno mollato quando il fango
ci ha rivestiti di marrone.
L'alta velocità era dovuta anche all'ansia di aver dimenticato le chiavi dell'auto
attaccate alla serratura della portiera. CHE PIRLA !
E' stata un'esperienza che non dimenticherò mai più.
Questa mia l'ho scritta anche come ringraziamento postumo a Crazyclimber
per aver organizzato il giro e per farmi perdonare di averlo lasciato solo
a raidare.
Enrico