Per cominciare, un saluto a tutti!
Stamane la vista delle prime montagne che staccano dalla pianura era davvero incantevole, e l'aspettativa di fare una bella uscita, la prima con la neve, era alta. Quando mi sono svegliato ero reduce ancora dalla poche ore di sonno, dalla delusione della partita di ieri ma ero anche conscio che Ninja sarebbe dovuto passare a prendermi a casa e, sinceramente, non vedevo l'ora di tornare a pedalare!
Alle 9:30 circa, il mio fedele compagno di ventura si presenta a casa mia, un pò arrabbiato a dire il vero, per non esser riuscito a compiere una certa operazione sul suo carro armato rosso. Dopo aver caricato la mia dama in nero sulla Ninjamobile, siamo partiti alla volta di Maniagolibero. Durante il viaggio ho appreso, con sorpresa, che non saremmo stati soli nella nostra avventura. Una volta giunti in paese, dopo aver terminato le oerazioni di rito sotto la supervisione del parroco
che dirigeva le operazioni di sistemazione dell'albero natalizio di fronte alla chiesa, abbiamo appreso che ancora mezz'ora ci avrebbe separati dall'incontrare le persone che stavamo aspettando. Il freddo era abbastanza pungente, così ci siamo avviati a pedalare per scaldarci, e quindi rientrati alla "base" appena in tempo per veder giungere Drago e Isotta, entusiati per quanto si sarebbero apprestati a fare. Dopo qualche minuto abbiamo cominciato a pedalare verso la salita, il Ninja ed io, coscienti che in breve saremmo stati raggiunti
, non appena la coppia "friraid", terminati i preparativi, avesse pedalato per qualche minuto.
Pedalare al sole era meraviglioso, e la sensazione di freddo è presto svanita, mentre nei tratti in ombra si avvertiva la brusca sensazione di entrare in un frigorifero dal fondo viscido il quale, superata la malga solita dalla vista panoramica, era anche innevato a partire da una certa altezza, e non solo nei tratti in ombra!
Drago, Isotta e Ninja oggi pedalavano come cavalli di razza e nulla sembrava poterli fermare. Anche nei tratti più insidiosi, dal fondo tecnico o innevato, avanzavano inesorabili. Il sottoscritto ha tenuto botta fino a 3/4 di salita, poi le gambe hanno cominciato a implorare disperatamente che la fine delle ostilità giungesse quanto prima. Arrancando, ma munito di macchina fotografica al seguito, ho colto l'occasione di immortalare alcuni tratti della mulattiera innevata, fino al raggiungimento del crinale, consueto punto di arrivo, di ristoro, vestizione "pesante" e partenza verso l'agognata discesa. Il primo tratto, innevato, è stato fatto non senza qualche difficoltà, am all'imbocco del sentiero è iniziato il divertimento. Tra discesa tecniche, guidate e sinuose, ripide, veloci o lente, parziali tratti di risalita e/o da pedalare, lo jouf si conferma il paradiso dell' all mountain/free ride, da tant'è vario ed impegnativo.
Un giudizio per i miei compagni d'avventura ed il sottoscritto:
- Drago: come al solito socievole e simpaticissimo, nonostante fosse privo di "carburante" (i Togo in cima sono stati per lui una riscoperta dopo 15 anni) e di scarpe munite di sganci rapidi, si è lanciato come un treno sia in salita che in discesa, senza mai andare in affanno! Non ha disdegnato neanche numeri trialistici, come testimoniati dalle foto, per altro perfettamente riusciti. Un vero Drago, che altro dire!?
- Isotta: una vera Signora, oltre che una campionessa delle due ruote! Con la sua front da xc ha macinato in salita anche i pezzi più spaccati, senza battere ciglio, e si è fatta pari pari con noi full-muniti tutta la discesa, compresi i pezzi più cattivi, con tanto di sella alta e forcella "capricciosa" che restava abbassata... Che dire, BRAVISSIMA!!!
- Ninja: un killer di sentieri... Incosciente, veloce, gambler man della mtb, emotivo, sicuro di sè di fronte ad una sfida, con se stesso in primo luogo! Oggi pedalava forte anche in salita, ma la sua Heckler sembrava un proiettile sparato alla velocità della luce, in una folle corsa, a chi si sarebbe potuto sfracellare per primo con Drago, ma che per fortuna si è conclusa bene.
- Winterhawk: un rider che ha ancora tanto, tanto, tanto da imparare...
Mi sono però divertito un mondo! Grazie ragazzi!
Stamane la vista delle prime montagne che staccano dalla pianura era davvero incantevole, e l'aspettativa di fare una bella uscita, la prima con la neve, era alta. Quando mi sono svegliato ero reduce ancora dalla poche ore di sonno, dalla delusione della partita di ieri ma ero anche conscio che Ninja sarebbe dovuto passare a prendermi a casa e, sinceramente, non vedevo l'ora di tornare a pedalare!
Alle 9:30 circa, il mio fedele compagno di ventura si presenta a casa mia, un pò arrabbiato a dire il vero, per non esser riuscito a compiere una certa operazione sul suo carro armato rosso. Dopo aver caricato la mia dama in nero sulla Ninjamobile, siamo partiti alla volta di Maniagolibero. Durante il viaggio ho appreso, con sorpresa, che non saremmo stati soli nella nostra avventura. Una volta giunti in paese, dopo aver terminato le oerazioni di rito sotto la supervisione del parroco
Pedalare al sole era meraviglioso, e la sensazione di freddo è presto svanita, mentre nei tratti in ombra si avvertiva la brusca sensazione di entrare in un frigorifero dal fondo viscido il quale, superata la malga solita dalla vista panoramica, era anche innevato a partire da una certa altezza, e non solo nei tratti in ombra!
Drago, Isotta e Ninja oggi pedalavano come cavalli di razza e nulla sembrava poterli fermare. Anche nei tratti più insidiosi, dal fondo tecnico o innevato, avanzavano inesorabili. Il sottoscritto ha tenuto botta fino a 3/4 di salita, poi le gambe hanno cominciato a implorare disperatamente che la fine delle ostilità giungesse quanto prima. Arrancando, ma munito di macchina fotografica al seguito, ho colto l'occasione di immortalare alcuni tratti della mulattiera innevata, fino al raggiungimento del crinale, consueto punto di arrivo, di ristoro, vestizione "pesante" e partenza verso l'agognata discesa. Il primo tratto, innevato, è stato fatto non senza qualche difficoltà, am all'imbocco del sentiero è iniziato il divertimento. Tra discesa tecniche, guidate e sinuose, ripide, veloci o lente, parziali tratti di risalita e/o da pedalare, lo jouf si conferma il paradiso dell' all mountain/free ride, da tant'è vario ed impegnativo.
Un giudizio per i miei compagni d'avventura ed il sottoscritto:
- Drago: come al solito socievole e simpaticissimo, nonostante fosse privo di "carburante" (i Togo in cima sono stati per lui una riscoperta dopo 15 anni) e di scarpe munite di sganci rapidi, si è lanciato come un treno sia in salita che in discesa, senza mai andare in affanno! Non ha disdegnato neanche numeri trialistici, come testimoniati dalle foto, per altro perfettamente riusciti. Un vero Drago, che altro dire!?
- Isotta: una vera Signora, oltre che una campionessa delle due ruote! Con la sua front da xc ha macinato in salita anche i pezzi più spaccati, senza battere ciglio, e si è fatta pari pari con noi full-muniti tutta la discesa, compresi i pezzi più cattivi, con tanto di sella alta e forcella "capricciosa" che restava abbassata... Che dire, BRAVISSIMA!!!
- Ninja: un killer di sentieri... Incosciente, veloce, gambler man della mtb, emotivo, sicuro di sè di fronte ad una sfida, con se stesso in primo luogo! Oggi pedalava forte anche in salita, ma la sua Heckler sembrava un proiettile sparato alla velocità della luce, in una folle corsa, a chi si sarebbe potuto sfracellare per primo con Drago, ma che per fortuna si è conclusa bene.
- Winterhawk: un rider che ha ancora tanto, tanto, tanto da imparare...