Con leggerissimo ritardo trovo finalmente il tempo di scrivere il doveroso report sulla 3 giorni dell'anno scorso...Tot, ora tocca a te!
Incantato dal report dell'Occitania Tour 2014, a cui ahimé non ho potuto partecipare, ed assalito dalla voglia sfrenata di montagna comincio a tartassare l'amico Tottero.
Gran Paradiso, gli dico. Ma lui no, deve ancora studiarselo per bene...Alpi Marittime, c'è ancora una fetta (studiata) da esplorare. Mi convince, si parte, io e lui.
3 giorni e due notti, si dorme nei rifugi, proprio come piace a me.
Giorno 1
Partiti di buon'ora da PG, arriviamo a Entracque (CN) per l'ora di pranzo, pranzettino veloce e via. Lasciamo l'auto nei pressi del Lago delle Rovina a 1535 m slm e cominciamo a salire
con un comodo stradello raggiungiamo il lago artificiale del Chiotas a 1978 m
e subito gli abitanti del posto ci danno il benevenuto
Ma c'è ancora da salire, dobbiamo svalicare il colle del Chiapous a 2533..
e vai col poussage!
Arriviamo in cima giusto in tempo per gustarci le luci del tramonto sul Mte Matto e sul Vallone di Lourousa
Stanchi per il viaggio e per il primo millino ci tuffiamo nel Rifugio Morelli Buzzi, a 2351 m , dove passeremo la prima notte.
Giorno 2
La giornata sarà mooolto lunga (ma io ancora non lo so...o non lo voglio sapere), sveglia di buon ora...e fuori c'è questo spettacolo
La lunga discesa fino alle Terme di Valdieri ci aspetta, e il Mte Matto è lì, s'è svegliato anche lui
Il sentiero è lunghissimo, sembra non finire mai, prima in ambiente tipicamente alpino, poi giù nel bosco
Uno sguardo indietro..
Ed al famoso Corno Stella...rimango turbato dalle tavole commemorative poste a valle per tutti gli scalatori che non ce l'hanno fatta
il sentiero è ancora lungo e godurioso...le foto poche..anzi una!
E siamo in Valle Gesso: arrivati alle Terme a 1368 m si comincia a pedalare lungo la rotabile ex militare fino al Piano di Valasco
ed al caratteristico omonimo Rifugio
Breve sosta rifocillatoria e via verso i laghi di Valscura
La strada sale, la fatica si fa sentire..ma basta guardarsi intorno per ritrovare le energie
la rotabile sale inesorabile, fora la montagna
Al bivio per i laghi di Valscura, noi giriamo verso il colle di Valmiana
e da qui la visione comincia a farsi difficile da descrivere a parole
Totteraccio, quanto me la paghi sta foto?? Ho altri scatti, in hi-res...
Comincio a rendermi conto di quello che m'aspetta..
Un solo ricordo: sassi, rocce, pietre..di tutte le forme e dimensioni!
Ancora oggi rimango incantato a rivedere le foto di quei posti
ed al contrasto tra il colore della roccia ed i colori degli specchi d'acqua alpini
Lassù c'è il Colletto Est della Paur...gli escursionisti che incrociamo ci guardano attoniti..e ci sconsigliano di proseguire in bici!
Meglio non pensarci e fermarsi in contemplazione
Anche perchè l'ascesa al maledetto colletto me la ricorderò tutta la vita: arrampicarsi a mani e piedi cercando la via migliore tra macigni, crepacci nelle lingue di ghiaccio, e pareti erbose...tra un vaffa, un chi me l'ha fatto fare, un pensiero di abbandonare la bici (dove??? non riesco neanche ad appoggiarla, appenderla...) per salvare la pelle...
insomma, non so neanche io come raggiungiamo quota 2890, credo per me la quota più alta mai raggiunta in bici
Il Monviso ci guarda
E di là...ancora sfasciume!
Ma il blu del lago Soprano della Sella...mi rapisce!
Spettacolo anche qui, eh?
Discesa su altra rotabile ex militare mal conservata, in più passaggi si scende...e quel blu che mi distrae
in compagnia di una infinità di laghetti glaciali
E lo spettacolo degli stambecchi..che animali straordinari
Atterriamo al Rifugio Livio Bianco al buio, a chi ci chiede da dove arriviamo e che giro abbiamo fatto sembriamo due astronauti
L'impresa è riuscita, la cena ce la siam meritata!
Giorno 3
Ultimo saluto al Rifugio
Dedica al Tottero
E giù fino a S. Anna...e come sempre..in discesa non c'è tempo per le foto
giusto questa
Ed è tutto!
Incantato dal report dell'Occitania Tour 2014, a cui ahimé non ho potuto partecipare, ed assalito dalla voglia sfrenata di montagna comincio a tartassare l'amico Tottero.
Gran Paradiso, gli dico. Ma lui no, deve ancora studiarselo per bene...Alpi Marittime, c'è ancora una fetta (studiata) da esplorare. Mi convince, si parte, io e lui.
3 giorni e due notti, si dorme nei rifugi, proprio come piace a me.
Giorno 1
Partiti di buon'ora da PG, arriviamo a Entracque (CN) per l'ora di pranzo, pranzettino veloce e via. Lasciamo l'auto nei pressi del Lago delle Rovina a 1535 m slm e cominciamo a salire
con un comodo stradello raggiungiamo il lago artificiale del Chiotas a 1978 m
e subito gli abitanti del posto ci danno il benevenuto
Ma c'è ancora da salire, dobbiamo svalicare il colle del Chiapous a 2533..
e vai col poussage!
Arriviamo in cima giusto in tempo per gustarci le luci del tramonto sul Mte Matto e sul Vallone di Lourousa
Stanchi per il viaggio e per il primo millino ci tuffiamo nel Rifugio Morelli Buzzi, a 2351 m , dove passeremo la prima notte.
Giorno 2
La giornata sarà mooolto lunga (ma io ancora non lo so...o non lo voglio sapere), sveglia di buon ora...e fuori c'è questo spettacolo
La lunga discesa fino alle Terme di Valdieri ci aspetta, e il Mte Matto è lì, s'è svegliato anche lui
Il sentiero è lunghissimo, sembra non finire mai, prima in ambiente tipicamente alpino, poi giù nel bosco
Uno sguardo indietro..
Ed al famoso Corno Stella...rimango turbato dalle tavole commemorative poste a valle per tutti gli scalatori che non ce l'hanno fatta
il sentiero è ancora lungo e godurioso...le foto poche..anzi una!
E siamo in Valle Gesso: arrivati alle Terme a 1368 m si comincia a pedalare lungo la rotabile ex militare fino al Piano di Valasco
ed al caratteristico omonimo Rifugio
Breve sosta rifocillatoria e via verso i laghi di Valscura
La strada sale, la fatica si fa sentire..ma basta guardarsi intorno per ritrovare le energie
la rotabile sale inesorabile, fora la montagna
Al bivio per i laghi di Valscura, noi giriamo verso il colle di Valmiana
e da qui la visione comincia a farsi difficile da descrivere a parole
Totteraccio, quanto me la paghi sta foto??
Comincio a rendermi conto di quello che m'aspetta..
Un solo ricordo: sassi, rocce, pietre..di tutte le forme e dimensioni!
Ancora oggi rimango incantato a rivedere le foto di quei posti
ed al contrasto tra il colore della roccia ed i colori degli specchi d'acqua alpini
Lassù c'è il Colletto Est della Paur...gli escursionisti che incrociamo ci guardano attoniti..e ci sconsigliano di proseguire in bici!
Meglio non pensarci e fermarsi in contemplazione
Anche perchè l'ascesa al maledetto colletto me la ricorderò tutta la vita: arrampicarsi a mani e piedi cercando la via migliore tra macigni, crepacci nelle lingue di ghiaccio, e pareti erbose...tra un vaffa, un chi me l'ha fatto fare, un pensiero di abbandonare la bici (dove??? non riesco neanche ad appoggiarla, appenderla...) per salvare la pelle...
insomma, non so neanche io come raggiungiamo quota 2890, credo per me la quota più alta mai raggiunta in bici
Il Monviso ci guarda
E di là...ancora sfasciume!
Ma il blu del lago Soprano della Sella...mi rapisce!
Spettacolo anche qui, eh?
Discesa su altra rotabile ex militare mal conservata, in più passaggi si scende...e quel blu che mi distrae
in compagnia di una infinità di laghetti glaciali
E lo spettacolo degli stambecchi..che animali straordinari
Atterriamo al Rifugio Livio Bianco al buio, a chi ci chiede da dove arriviamo e che giro abbiamo fatto sembriamo due astronauti
L'impresa è riuscita, la cena ce la siam meritata!
Giorno 3
Ultimo saluto al Rifugio
Dedica al Tottero
E giù fino a S. Anna...e come sempre..in discesa non c'è tempo per le foto
giusto questa
Ed è tutto!