salso ha scritto:
Credo che aldilà delle giuste disquisizioni tecniche sia molto importante come ci arrivi, in che stato fisico ci arrivi!
Gli atleti, quelli veri, quelli che riescono a dare retta solo al cervello quando il fisico è in debito d'ossigeno e urla passano le "salite" anche con grosse lacune tecniche!
Non sono del giro e anch'io... scendo!
Il problema sta nel fatto che quando gente come noi (e mi ci metto alla grande anche io) non è del giro come dici te e non ha un allenamento decente (e parlo anche di allenamento psicologico), è molto più facile che in debito vada proprio il cervello e non il fisico.
La stanchezza fisica riesce a creare delle situazioni in cui le gambe sono si stanche di pedalare, ma è la testa che non da più gli ordini giusti. Sembra quasi che la materia grigia vada momentaneamente in pausa, e allora l'unica cosa che viene di fare è quella di fermarsi e spingere.
E a quel punto la differenza fra salita e discesa è enorme: in salita non riesci più a pedalare, perdi l'equilibrio, la ruota va a vuoto sull'inconsistente perchè non riesci a dosare la forza residua nella pedalata, scegli la direzione peggiore.
In discesa, se la prendi allegra dicendo "tanto è discesa, non fatico" be.... TI ROVINI!!!