Interessante questo si sussmybike anche se il potenziometro a filo è veramente poco preciso e soffre troppo le vibrazioni. Per un dispositivo del genere sicuramente preferisco il rockshox shockwiz che almeno misura le pressioni e quindi direttamente una forza.
Quello che io ho trovato molto difficile acquisendo solo i segnali delle sospensioni (come gli approcci shockwiz sussmybike o motion instrument) è relazionare quello che succede a dove succede.
Immagino che questo tipo di "black box" dove entrano i segnali ed escono suggerimenti sia basato su soglie oltre cui ti diranno chiudi apri il damping o aumenta, diminuisci la pressione/precarico o molla, e per me risulta un approccio quasi peggiore del prova e riprova che può fare chiunque, perchè se nella media io ci metto dentro anche le zone dove ho pedalato, le cadute, le fermate per riposarmi, il tratto liscio e il tratto scassato, il risultato sarà un setting che non va bene da nessuna parte.
Il mio approccio richiede sicuramente più esperienza di analisi dati, ma posso relazionare gli eventi alle zone che voglio ottimizzare. Se voglio guardare le curve strette o il rock garden guarderò solo quello.
Come faccio a tirar fuori le informazioni dai sengali grezzi è basato un pò sull'esperienza, ma anche sulla fisica di un veicolo a due
ruote. Alla fine vuoi massimizzare il tempo che la ruota stia a terra e abbia grip (damping) e il bilanciamento della bici tra anteriore e posteriore (rigidezza).
In funzione della zona che stai analizzando puoi guardare le medie delle sospensioni o il bilanciamento tra anteriore e posteriore per capire quanto e dove devi variare la tua rigidezza, e aggiustare il damping ad alte o basse velocità a seconda della frequenza e ampiezza delle oscillazioni.
Il peso dei potenzimetri non lo senti assolutamente, siamo comunque sotto il mezzo chilo con tutta l'acquisizione, ma magari non è roba da portarsi sempre in giro.
