Vi riporto i pensieri di Claudio Pellegrini, relativamente all'ABSA Cape Epic 2008.(km 966 ml 18.529 dislivello)
Lorenza...
"Ciao a tutti.....spero di trasmettervi parte delle mie emozioni in queste poche righe...Penso che pedalare in mezzo ad una natura incontaminata, a distese immense
di foreste, deserti, meleti, montagne che si alternano, sia una delle più
grandi emozioni che la mountain bike ti possa regalare.
Emozioni e fatiche che mettono a dura prova, fisico, rapporti personali con
il compagno con il quale pedali e mente.
La mente che ad ogni stage viaggiava e mi faceva respirare i profumi di quei
bellissimi luoghi.
Questa volta ho potuto farlo con una bike molto particolare una Niner, una
Air9.
Mi sono presentato in Sud Africa con una Air con forcella rigida e senza
tubeless.
Non vi dico gli sguardi incuriosisti degli altri atleti nessuno dei quali
avrebbe scommesso un dollaro sul fatto che sarei arrivato in fondo con
quella rigida.
Ed invece eccomi qui 5 di categoria 38 assoluto, meglio dire assoluti, ho
fatto tutto questo con Orazio il mio compagno di avventura.
La Niner si è dimostrata affidabile e robusta nonostante la leggerezza. La
forcella ha retto benissimo e vi assicuro che le discese non erano per nulla
Semplici, tecniche e veloci hanno messo a dura prova la forcella ed i cerchi
che pero' hanno retto benissimo, anzi perfettamente.
Le bracci sicuramente hanno risentito del fatto di pedalare con una rigida,
ma gli stage non erano davvero impossibili, non c'era poi cosi tanta gente
che mi sorpassava in discesa.
Il mio bolide arancione di 9.8 kg, insomma ha retto MOLTO MA MOLTO bene, con ottime
prestazioni in ogni situazione.
La superiorità indiscutibile della Niner era in salita, sia quelle ripide con sassi smosse sia sul falso piano.
Non parliamo poi delle discese in leggera pendenza.
La Niner ti permette di pedalare con un buon ritmo anche a 45 km/h.
Nei bellissimi e stretti single track in discesa sono rimasto perplesso della sicurezza e agilità con quale si potevano affrontare le curve strette o larghe.
La forcella rigidita ovviamente hai i suoi svataggi in discese lunghe e piene di massi. Ma in discese tecniche e dove si deve ancora guidare la bici con la rigida si ha solo vantaggi.
Ripensandoci, penso che l'epic la rifarei con la rigida. Però in qualche tappa metterei un bel 2.1 o 2.3 tubeless a 3 bar come copertone, e non come ho fatto io un bel 1.9 " a 3.5 bar.
Portero' con me grandi emozioni, sorrisi e divertimento bellissimi momenti
passati con Orazio e Peter (nostro manager ) o sorrisi, la stanchezza,
la polvere.
Un grande abbraccio e Grazie a Lorenza.
Claudio"
Lorenza...
"Ciao a tutti.....spero di trasmettervi parte delle mie emozioni in queste poche righe...Penso che pedalare in mezzo ad una natura incontaminata, a distese immense
di foreste, deserti, meleti, montagne che si alternano, sia una delle più
grandi emozioni che la mountain bike ti possa regalare.
Emozioni e fatiche che mettono a dura prova, fisico, rapporti personali con
il compagno con il quale pedali e mente.
La mente che ad ogni stage viaggiava e mi faceva respirare i profumi di quei
bellissimi luoghi.
Questa volta ho potuto farlo con una bike molto particolare una Niner, una
Air9.
Mi sono presentato in Sud Africa con una Air con forcella rigida e senza
tubeless.
Non vi dico gli sguardi incuriosisti degli altri atleti nessuno dei quali
avrebbe scommesso un dollaro sul fatto che sarei arrivato in fondo con
quella rigida.
Ed invece eccomi qui 5 di categoria 38 assoluto, meglio dire assoluti, ho
fatto tutto questo con Orazio il mio compagno di avventura.
La Niner si è dimostrata affidabile e robusta nonostante la leggerezza. La
forcella ha retto benissimo e vi assicuro che le discese non erano per nulla
Semplici, tecniche e veloci hanno messo a dura prova la forcella ed i cerchi
che pero' hanno retto benissimo, anzi perfettamente.
Le bracci sicuramente hanno risentito del fatto di pedalare con una rigida,
ma gli stage non erano davvero impossibili, non c'era poi cosi tanta gente
che mi sorpassava in discesa.
Il mio bolide arancione di 9.8 kg, insomma ha retto MOLTO MA MOLTO bene, con ottime
prestazioni in ogni situazione.
La superiorità indiscutibile della Niner era in salita, sia quelle ripide con sassi smosse sia sul falso piano.
Non parliamo poi delle discese in leggera pendenza.
La Niner ti permette di pedalare con un buon ritmo anche a 45 km/h.
Nei bellissimi e stretti single track in discesa sono rimasto perplesso della sicurezza e agilità con quale si potevano affrontare le curve strette o larghe.
La forcella rigidita ovviamente hai i suoi svataggi in discese lunghe e piene di massi. Ma in discese tecniche e dove si deve ancora guidare la bici con la rigida si ha solo vantaggi.
Ripensandoci, penso che l'epic la rifarei con la rigida. Però in qualche tappa metterei un bel 2.1 o 2.3 tubeless a 3 bar come copertone, e non come ho fatto io un bel 1.9 " a 3.5 bar.
Portero' con me grandi emozioni, sorrisi e divertimento bellissimi momenti
passati con Orazio e Peter (nostro manager ) o sorrisi, la stanchezza,
la polvere.
Un grande abbraccio e Grazie a Lorenza.
Claudio"