A ruota libera: freerider xcisti e giro d'Italia

WilLupo

Biker assatanatus
Penso che l'argomento meriti uno spazio suo, e voglio evitare di andare

Certo per rispondere alla frase di Nausicaa (che facendo il verso a una nota pubblicità spalanca un mondo su cui dibattere) mi ci vorrebbe molto più tempo, e una capacità di sintesi che penso di non avere. Ci provo.

Primo aspetto : ci sono posti dove solo le tue gambe possono portarti. Posti dove non arrivano strade, funivie, dove non esistono i multiformi aggeggi portatori di comodità che trasformano ogni luogo in un carosello per turisti più o meno irreggimentati.
Per avere la possibilità di raggiungerli, continuo a pedalare anche se sento fatica... alle volte, per prepararmi, lo faccio anche dove potrei prendere l'auto.

Possiamo solo sperare che questi posti continuino ad esistere, perchè se così non fosse perderemmo una possibilità infinita di arricchimento interiore.
Penso che questo sia entro certi limiti un terreno comune a tutti noi, altrimenti che senso avrebbe amare tanto le belle montagne d'Abruzzo: per il gesto atletico, per l'adrenalina, basta una cava, una pista, le scale in città...
Nausicaa, non posso comunicarti in poche righe le emozioni che l'esperienza in "ambiente ostile" (per usare un gergo tecnico che definisce ostile ogni posto dove l'uomo è costretto a muoversi adoperando tutte le sue capacità) può regalarci... con qualche racconto ci ho provato, stanno sul mio sito.



Secondo aspetto: c'è un piacere intrinseco nel conquistarsi una quota, una distanza, con le proprie gambe.
In fondo non dovrebbe essere difficile da capire perché è lo stesso senso di sfida che provi quando stai in cima a una discesa e sai che cercherai di farla stando in sella: vuoi vedere dove puoi arrivare.
Un qualcosa che va ben oltre la tecnica di guida di una bicicletta!
Allo stesso modo, ciò che spinge a pedalare in salita, a salire su una montagna a piedi o con gli sci... va molto al di là della cultura stronza della fatica e della sofferenza che viene superficialmente attribuita e che forse in effetti almeno un poco un pò tutti in modo inconscio ci portiamo dentro: è piuttosto l'esigenza profonda di conoscere se stessi, le proprie capacità, sotto ogni aspetto.

In questo non dovrebbe essere così complicato per un xcista capire un free rider e viceversa, invece sembra che la maggioranza fatichi a comunicare.

Sono contenta di essere un animale ibrido, e probabilmente anche una bestia rara .

Infine, in quanto al giro d'Italia: io non mi interessavo affatto di ciclismo ma nei lunghi pomeriggi in cui ero costretta a letto mi sono ritrovata ad aspettare che trasmettessero la tappa e ne ho scoperto inaspettatamente la bellezza.
Anche qui, si tratta di una realtà sfaccettata e difficile da comunicare, ma insomma, come fate a dire che il passaggio quasi a volo d'angelo di atleti dentro un territorio magnifico, lussureggiante per l'esplosione della primavera sia la stessa cosa che pedalare 10 ore su una cyclette ...

Ciao
Germana
 

TheBiker

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Albano Laziale
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Non credo che si possa aggiungere altro.

Mi tolgo tanto di cappello e spero che i FR e DH capiscano la necessità che abbiamo di affrontare con le nostre gambe le lunghe salite che ci portano alla vetta.
Tutte le emozioni interiori i momenti di sconforto per la fatica e la soddisfazione di andare OLTRE le nostre possibilità.

 

microciclo

Biker velocissimus
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Avevo già risposto in maniera molto meno dettagliata a Nausy vedo che tu adesso invece estensivamente tratti l'argomento quindi eccomi ad esporti la mia panacea: ecletticità!

E' stupido settorializzare quando il piacere può essere estratto da qualsiasi esperienza relativa al mezzo a 2 ruote.

Ricordo intense soddisfazioni raggiunte nell'eseguire un trick particolare o la sensazione che si ha di se stessi dopo essersi messi alla frusta per ore solo per guadagnarsi una vetta, sensazioni di conoscenza profonda dei propri limiti fisici entrando in contatto e comprendendo le più profonde motivazioni che spingono l'atleta all'apparente suicidio energetico di una lunghissima ed estenuante pedalata.

E' bello scendere, è bello streettare, è bello pedalare, è bello fare tutto questo se si ha la possibilità di farlo, insomma è bellissimo andare in bici.
 

myskin

Biker serius
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Bùlagna
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e tutto questo "libero pensiero" e "libera azione" non fa altro che inserirci nella filosofia freerider.... mente e filosofia aperta ove la bici è soltanto una scusa in più per il nostro senso di libertà....ben vengano dunque salite, discese e tutto il resto...
il freerider non è classifica... è scoperta, giusto?
 

TheBiker

Biker assatanatus
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Albano Laziale
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la verità è che la bici è il mezzo che ci rende liberi di essere ciò che non possiamo essere durante la vita quotidiana.

Io che sono sempre in tiro, in un'ufficio chiuso tra quattro mura al centro di ROMA..
Quando entro a contatto con i boschi e con i profumi della natura, rinasco.
 

XANDER

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WilLupo che dire....

Hai espresso perfettamente quello che provo quando pedalo e le motivazioni che da quasi diciott'anni mi legano alla Mountain Bike, Grazie Germana :eek:

Poi prendetemi pur in Giro ma ieri ho preso due ore di permesso in Ufficio e sono partito da casa mia con lo zaino in spalla e due panini e mi sono fatto una quarantina di Km per andare a vedere il Giro d'Italia che passava dal Muraglione, lungo la strada c'erano, anche nelle case più sperdute, persone di tutte le età, uomini e donne, con bandierine e cappellini seduti o in piedi davanti alle loro case con i nonni che raccontavano ai nipotini l'ultima volat che il giro era passato da lì, lungo la strada facevano il tifo per tutti, anche per me che passavo in bici , insomma un giorno di festa da ricordare, specie per i bambini che erano eccitatissimi, in realtà il Giro è l'unica manifestazione sportiva ad alto livello che viene da te , a casa tua, tutte le altre o le vedi in Tv :???: oppure vai tu sulla pista o allo stadio :???: :???: poi, pochi fugaci attimi, e lo sciame colorato e frusciante dei corridori sfila davanti ai tuoi occhi, un paio di corridori mi hanno anche fatto un cenno di saluto ( ero in un tratto isolato dove c'ero solo io) verso la mia MTB appoggiata al margine della strada, probabilmente anche loro appassionati di Mountain Bike.

Il Giro d'italia mi piace un sacco, più del campionato di calcio o della formula uno, certo ci sono i giochi di squadra e i problemi del Doping, però esistono ancora anche i veri sentimenti e la vera passione.

Una cosa non capisco, perchè spesso qualcuno tra chi fa Freeride o Dh deve sfottere chi fa Xc ( il complimento più simpatico è dargli del Gay) mentre chi fa Xc sembra capire e rispettare chi fa Fr... boh?
 

AleXander

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XANDER ha scritto:
Una cosa non capisco, perchè spesso qualcuno tra chi fa Freeride o Dh deve sfottere chi fa Xc ( il complimento più simpatico è dargli del Gay) mentre chi fa Xc sembra capire e rispettare chi fa Fr... boh?

Concordo su tutto quello che hai scritto... tranne che sulla tua ultima considerazione...

Premetto che sono uno a cui piace pedalare... non sono un DHiller, non sono un Freerider, non sono un Xcista... sono e rimarrò sempre un escursionista... però mi piace avere una bike robusta... non mi piacciono le ultralight... per farla breve... sai quanti xcisti mi prendono per i fondelli ogni volta che mi vedono con la mia enduro?? I commenti tipo " Ma 'ndo c'andate con queste moto??" oppure" Madonna... ma quanto pesa... ma ce pedalate con sti mostri?"... sono all'ordine del giorno... eppure, sopporto con una certa tranquillità... conscio del fatto che io, con la mia bike da 15 e passa kg ci arrivo dappertutto... e ci scendo dovunque... :-?

Purtroppo è come tifare per 2 squadre diverse... ognuno fa il tifo per la sua e sfotte l'altra... chi sta nel mezzo viene riempito di fango sia dagli xcisti... sia a volte dai Dhiller... :???:
 

XANDER

Biker assatanatus
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Ecco, io ho proprio l'impressione di stare nel mezzo...

Forse è vero quel che dici tu, ma io non frequento nè gare nè raduni e la principale "piazza" dove sento gli altri biker è il forum, e forse le mie impressioni sono falsate dal fatto che i forumendoli, anche quando sono CrossCountrysti hanno "tendenze" Freeride o cmq sono dei simpatizzanti della DH ( me compreso) :-?
 

kobaia

Biker superis
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quando facevo xc guardavo i free-riders e mi dicevo "che cretini, arrivano in macchina, smontano le bighe e si buttano in giù.. han proprio buttoto via i soldi delle bici"

adesso faccio free-ride (l'esperienza kilometrica di xc mi è cmq molto servita) e sebbene mi dia ancora soddisfazione farmi una bella salita o una pedalata fatat bene non riesco a capire chi si fa 10km di salita in sterrato sputando l'anima e poi si fa 1km di discesa su asfalto, tirando bene i freni, per tornare da dov'era partito..

già che hai fatto la salita non puoi anche fare unadiscesa degna di essere chiamata tale?

la bici da corsa (ne ho una anch'io, ma solo perchè l'ho trovata) non ha gran senso di esistere, li si pensa solo al cronometro ed è assai delicata.
in città però diventa un missile, peccato per le gommine strette...
 

White Rabbit

Biker serius
28/10/04
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GRAZIE GERMA'
PE' AVECCE FATTO SOGNA'

la vera fatica è rimanere a lavoro quando vorresti stare
a sudare su una bella salitona seguita da una paurosa discesona ...

io aspetto giovedi e le salite delle mitiche DOLOMITI
per tifare CUNEGO :-?
... e non penso che saliro mai su quelle ruote così piccole
ergo LIBERTA' LIBERTA' LIBERTA'
 

microciclo

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kobaia ha scritto:
quando facevo xc guardavo i free-riders e mi dicevo "che cretini, arrivano in macchina, smontano le bighe e si buttano in giù.. han proprio buttoto via i soldi delle bici"
Ecco parliamo di questo limite, non conoscere gli aspetti reconditi di una particolare attività comporta giudizi sommari ed affrettati.
Continui a commettere lo stesso errore.
kobaia ha scritto:
già che hai fatto la salita non puoi anche fare unadiscesa degna di essere chiamata tale?
Perchè probabilmente, come ho scritto più su, cercano un contatto profondo con i loro limiti prestazionali, vincerli significa superare se stessi e le difficoltà che gli si parano davanti.
kobaia ha scritto:
la bici da corsa (ne ho una anch'io, ma solo perchè l'ho trovata) non ha gran senso di esistere, li si pensa solo al cronometro ed è assai delicata.
in città però diventa un missile, peccato per le gommine strette...
Questa è una stupidata bella e buona se permetti, come fa a non avere senso? Chiedilo ad uno stradista, non pensi, inoltre, che se uno di questi ultimi dicesse la stessa cosa di te diresti con olta probabilità che questi non capisce un tubo?
 

TheBiker

Biker assatanatus
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Albano Laziale
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Microciclo ha prorpio ragione....


Alla fine di tutto c'è sempre il fatto, che ognuno di noi deve scoprire da solo quello che più lo fa star bene....
Non è detto che io, che sono per natura un XCista non mi trasformi in futoro in un DHiller.
Per poi ritornare alla BDC....perchè provare una sola emozione quando in questo campo si può sperimentare di tutto??.

La libertà di essere ciò che si vuole è la cosa più importante.
 

XANDER

Biker assatanatus
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il Verde Mugello
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Se non fosse troppo lungo lo metterei al posto della Firma :-?

Grande !!!

TheBiker hai colto l'essenza del discorso :-x e il rispetto per l'altro è alla base di tutto!

anch'io comincia a pedalare nell'87 su una Bianchi da corsa che mio cuggino buttava via ( :? ) nel giro di un anno avevo già percorso tutte le starade da Firenze per il Mugello e la ValdiSieve e sentivo il Richiamo della Foresta.. AHUUUUUUUU l'anno dopo, la folgorazione, comprai la Bianchi Aspid la mia prima MTB e da allora pedala pedala son passato alla full, ora mi piacerebbe provare ad andare più forte in discesa e fare qualche saltino ma mi piace sempre salire pedalando, insomma mi piace pedalare libero :-? da schemi e pregiudizi, pesano troppo e non servonoa nulla :-P
 

WilLupo

Biker assatanatus
Anche a me sembra di "sprecare dislivello" a calare su asfalto, perchè sono in fissa coi sentierini... però capisco benissimo che altri quando scendono a manetta da una bella strada di montagna, di quelle con le pendenze forti, coi tornanti, con una favola di panorama attorno (insomma tipo la discesa da Mammarosa che citava Micro %$)) ), provino delle sensazioni forti.

Allo stesso modo, quando propongo giri che prevedono la salita su srtade asfaltate (magari senza traffico di auto), e lo faccio perchè per me è un pò più abbordabile e mi permette di guadagnare più dislivello, immagino che gli xcisti forti, quelli della serie "sono allergico all'asfalto" , mi snobbino alla grande :?

Sì, la libertà di interpretare la bici (o qualunque altra cosa!) secondo la propria sensibilità e propensione, è una gran bella cosa.
E un'altra cosa bellissima è, qualche volta, per stare assieme agli altri venire a qualche compromesso
 

XANDER

Biker assatanatus
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il Verde Mugello
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Se possibile cerco di evitare l'asfalto e se sono da solo preferisco fare la stessa strada sia in salita che in discesa piuttosto che fare asfalto, spesso in compagnia per fare un percorso "ad anello" toccafare anche l'asfalto e allora preferisco salire su asfalto e scendere su sterrato, una volta con un amico che ha una front sono salito sul Passo del Giogo su sterrato e sono sceso su asfalto :???: quei metri di dislivello sprecati così li rimpiango ancor'oggi :?
 

newbiker

Biker cesareus
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Camposampiero (PD)
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se uno sport non ti interessa, non vedo che gusto ci provi a denigrarlo...
 

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