A rieccoci

Bed

Biker poeticus
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sempre la solita solfa. tanto finchè non cambiano il sistema, dai ds agli sponsor, insomma il marcio non sono gli atleti che alla fine sono solo il mezzo, un oggetto per fare business

Sul "non sono" non sono d'accordo, correggerei con "non sono *solo* gli atleti". E' assodato che il sistema e' marcio, gli atleti ne fanno parte e pertanto una dose di marciume tocca anche a loro; vedi il comportamento di Armstronz con Simeoni... e Simeoni non è uno stinco di santo per sua stessa ammissione.
 

bikersgiant

Biker grossissimus
Sul "non sono" non sono d'accordo, correggerei con "non sono *solo* gli atleti". E' assodato che il sistema e' marcio, gli atleti ne fanno parte e pertanto una dose di marciume tocca anche a loro; vedi il comportamento di Armstronz con Simeoni...

si certamente sono d'accordo, anche loro hanno la loro parte. ma secondo me finchè non si mette mano alle alte sfere, il problema non si risolve. Un conto è che il sistema ti chiede certe prestazioni, un conto che tu ciclista bari per vincere un titolo. Nel primo caso è inevitabile che ci siano atleti dopati, nel secondo caso invece si tratta di andare a circoscrivere i soggetti che cadono in fallo. Se non si cura il sistema ci sarà sempre chi si dopa a meno che non decidiamo di cancellare lo sport. Qualora invece il sistema si schieri dalla parte di chi combatte il dooping lasciando soli ed emarginati gli atleti disonesti, avremmo uno sport serio e pulito. Un pò come il datore di lavoro. Se il datore di lavoro è disonesto, non ti fa mettere le protezioni sul cantiere, e non ti dice nulla se non te le metti, ci sarà sempre l'operaio che salirà sull'impalcatura contravvenendo alle misure sulla sicurezza. Qualora invece il datore di lavoro sia ligio alle regole, ci potrà anche essere un operaio scellerato che contravviene alle regole, ma lo farebbe con la condanna del datore di lavoro che lo emarginerebbe a dovere.
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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si certamente sono d'accordo, anche loro hanno la loro parte. ma secondo me finchè non si mette mano alle alte sfere, il problema non si risolve...

Su questo non c'è dubbio, del resto sono cose già dette, ma mi premeva sottolineare che assolversi perchè c'è chi è più colpevole non è lecito, solamente si è colpevoli in varia misura. Temo che la pulizia e l'onestà che auspichiamo sia e resterà a lungo una chimera
 

CYBRIDO

Biker tremendus
23/9/08
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VICENZA
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ma perchè non fanno le squalifiche a vita al primo risultato positivo ? gente come riccò ed altri ce li ritroviamo tra due anni di nuovo sulle strade ! non è assurdo ?
se chi si dopa sa di rischiare di non poter più gareggiare per il resto della sua vita forse ci penserebbe su un pò di più !
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Milano
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ma perchè non fanno le squalifiche a vita al primo risultato positivo ? gente come riccò ed altri ce li ritroviamo tra due anni di nuovo sulle strade ! non è assurdo ?
se chi si dopa sa di rischiare di non poter più gareggiare per il resto della sua vita forse ci penserebbe su un pò di più !
E' ciò che sostengo da anni... :saccio:
Questa la (ovvia e scontata) risposta del Presidente FCI Renato Di Rocco. :omero:
 

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