...a destra dopo la farmacia !

Angelo Grassi

Biker serius
20/12/09
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Proprio quella!
Uscita domenicale con partenza da Ridracoli,dopo aver fatto un po di training autogeno rimirando l'Osteria del Terrore (senza Roby mia 'musa' ispiratrice è stata dura..)



Si parte verso il sentiero 215



Prima su asfalto e poi su comodo sterrato



L'arrivo al Passo del Vinco



Uno sguardo verso Bagno di Romagna



E poi si riparte verso Casanova dell'Alpe



Deviamo a destra per imboccare il sentiero 235 dove ci fermiamo a fare il primo pit stop causa foratura (Mauro nel dubbio si era portato da casa gli spini..)



Finalmente possiamo dare la molla per raggiungere Pratalino



La prima parte non è niente male



con tratti dall'interpretazione a sentimento



Gabriele concentrato in azione



Si arriva poi al Casone dove il sentiero si addentra nel bosco



E si inizia a sghillare alla Garry Mc Coy



Arrivati a fondovalle ci aspetta la risalita per arrivare alla Fonte Solforosa dove neanche le marce ridotte e le gomme chiodate ci avrebbero permesso di farla tutta in sella



La forestale dopo diventa una passeggiata di salute



A tratti anche noiosa infatti c'è chi gioca a Mah Jong,chi organizza un torneo di briscola in 5 (peccato che siamo in 3) e chi cerca disperato i funghi..



Al Paretaio ci dirigiamo verso Casanova dell'Alpe ma prima diamo un okkio sconsolato a Bagno



Poi si devia a sinistra per godersi la seconda discesa sul sentiero 231




La discesa è godibilissima in parte su mulattiera in buono stato



L'arrivo a Campo dei Peri




Visto l'orario e l'odore di brasula perdo la bussola a Farniole (cazzarola ma chi organizza le braciolate mai che si affacci ad offrire cibarie/beveraggi ad alto contenuto proteico ??) poi grazie al cielo riaggancio i segni Cai



E comincio a riprendermi appena mi compare la visione celestiale della diga che mi fa capire che la meta è vicina



Che dire , anche stavolta siamo arrivati a raccontarla !
 

Angelo Grassi

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Proprio quella!
Oggi partenza in formazione 'tipo' da Ridracoli,lo so non abbiamo molta fantasia ma d'altronde se ne fossimo dotati faremo gli sceneggiatori per Beatiful...



Salita verso il Passo del Vinco



Breve sosta a Casanova dell'Alpe



Passiamo il Paretaio e ci dirigiamo verso Poggio della Bertesca



Per strada ci accorgiamo che i cartelli di pericolo non segnalano la presenza di due insidiosissime bestie che si riproducono come i lombrichi,pertanto le mostriamo in modo da permettere all'ente Parco di aggiornare la segnalatica di conseguenza



Il tempo delle cagate è finito in quanto la salita che ci aspetta è riservata ai mezzi a 12 cilindri e cingolati , ci armiamo di santa pazienza e iniziamo a spingere



Giunti al Passo della Bertesca ci prepariamo a scendere




E finalmente si parte



La discesa dei Forconali non è niente male anche se un po viscida



Pausa riflessiva con foto di rito,a proposito uno di questi ragazzi è seduto su un ramo mozzato,dallo sguardo soddisfatto si dovrebbe capire di chi si tratta



Ci rimettiamo in sella e dopo un guado rinfrescante arriviamo alla Lama dove ci godiamo un po del sole quasi primaverile



Da qui inizia il supplizio per rientrare all'ovile con l' "amata" forestale (porca puzzola non finisce mai!)che ci riporta al Paretaio



Pochi km ci separano dal sentiero 231 fatto settimana scorsa dove si riaprono le danze



e il sorriso torna a splendere



Qualche pausa per spezzare il ritmo




..e qualche tornantino



Poi ultima discesa su mulattiera per rientrare al parcheggio



A proposito la macchia che si vede nelle ultime foto non è dovuta a problemi alla vista ma al fatto che avevo l'obbiettivo sporco e me ne sono accorto solo ora.
Bye
 

Angelo Grassi

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Proprio quella!
Vista l'acqua caduta nei giorni scorsi si era indecisi sul da farsi pertanto nel dubbio abbiamo affidato il nostro destino alla Ruota di Iva Zanicchi,e nonostante il pubblico ottantenne gridasse a gran voce : 100,100,100 ! è saltata fuori Fiumicello,pertanto 1,2,3 si parte



Si sale verso Pian di Visi facendo lo slalom fra le 'frittate' di mucca,porca miseria ma l'imodium non esiste in versione bovina ?



Tra l'altro eravamo partiti da casa con il sole e qui invece è tutt'altra cosa



Ci fermiamo un'attimo a prendere fiato in una vecchia casa abbandonata



E diamo un'occhiata alla stalla ancora in buono stato



Riprendiamo il cammino verso il sentiero 303



Per poi imboccare il 329,dove i cavalli imbizzarriti iniziano a sgroppare



Giungiamo finalmente al Rifugio Sassello dove le pance iniziano a reclamare



Qualche buon anima ci ha lasciato anche spezzatino e fagioli pronti all'uso fuori dall'uscio



Bussiamo per ringraziare il misterioso benefattore ma nessuno è presente anche se il camino è ancora acceso



Riprendiamo a salire verso il Giogo



Pedalare sulle foglie cadute è bello come scivolare sulla prima neve con il sacco di plastica sotto il sedere



Arrivati al Giogo il panorama è a dir poco stupendo anche se le nuvole sono basse



I colori dell'Autunno inoltrato sono da commozione



E verrebbe voglia di rimanere lì




Peccato che tiri una bussana da paura e onde evitare un congestione ci rimettiamo in pista,anche perchè ci aspettano ancora Poggio Bini & Pian di Mezzano per poter fare l'ultima discesa del sentiero 307,dove la parte iniziale è viscida e piena di foglie con sotto fondo a sorpresa (tipo involtino cinese)dove chi ne ha fa bella figura



E chi invece fa finta e...



ci lascia gli zampetti (forse è colpa dei guanti da cucina che indossa)



Un pit stop per un'autoscatto



E poi si riprende con la parte finale ricca di tornantini



Arrivati al Mulino Mengozzi si è oramai al traguardo e..



si medita di fare il bagno ignudi vista l'ascella pezzata che urla vendetta ma poi si rinuncia per non creare ulteriori traumi e si torna ad orecchie basse verso la macchina...

 

Angelo Grassi

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Grazie ragazza,pensa che ieri ci siamo incrociati al parcheggio di Premilcuore,ma visto che eravate impegnati nelle pulizie di Pasqua ho preferito non disturbare...,a proposito voi cosa avete fatto di bello?
 

Francesca2

Biker novus
21/1/08
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Grazie ragazza,pensa che ieri ci siamo incrociati al parcheggio di Premilcuore,ma visto che eravate impegnati nelle pulizie di Pasqua ho preferito non disturbare...,a proposito voi cosa avete fatto di bello?





AHAHAHAH!!!!....bhè appena finito il giro la doccia è un gran relaxxxx!!!......noi siamo andati su da valbura -m.gemelli discesa,ritorno su a valbura per fare la prima discesa:quella delle rampe!.......(scusa se non ti ho visto ma la prossima volta fai un fischio!!!) ciaoooo FRRAAAA
 
Reactions: Cico.

Angelo Grassi

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Ok Fra,alla prossima cercherò di essere meno timido,così magari scopro che siete dotati anche di lavatrice e vi rifilo anche la mia roba onde evitare di asfissiarmi nel viaggio di ritorno in macchina
 

Angelo Grassi

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Proprio quella!
Ieri uscita con partenza da S.Benedetto in Alpe,poteva esserci un sole splendente e un gruppo di hawaiane a metterci la collana di fiori come caldo benvenuto e invece il cielo indica chiaramente che ci dovremo aspettare una tipica uscita autunnale



Ci armiamo di coraggio e iniziamo a salire verso Colla Bucine



Ci sono comunque larghi margini di miglioramento come testimoniamo le mucche che pascolano nella massima tranquillità



Arrivati in cima l'unica cosa fotografabile è questa visto che intorno non si vede una mazza



Ripartiamo e ci dirigiamo verso Monte Cucco



ci fermiamo a fare una breve pausa



per ammirare quegli scorci di panorama che ogni tanto si intravedono



si fa un po di spinzzz sul sentiero 401



per arrivare all'agognata discesa del 421 (scusate cercherò di fare qualcosa per gli addominali in pauroso stato di abbandono)



La cosa bella è che la nebbia invece di diminuire aumenta e sembra di partecipare alla partita di tennis fra Fantozzi e il Rag.Filini,inseriamo il sonar e ci avventuriamo fra gli alberi...



si cerca di migliorare lo stile



un maldestro tentativo di superare gli ostacoli effettuando il limbo



la situazione inizia a farsi più chiara



si tenta di rimediare anche alle figuracce fatte la volta scorsa



ovviamente al quarto tentativo



l'ultima parte è impegnativa con alcuni tratti fatti a piedi per giungere al ponte di Bocconi



Risaliamo con personale visione di tutti i santi del Paradiso su asfalto verso Valbura (per il mio socio un'uscita senza 1.300 m. di salita è come una bruschetta senz'aglio)



La nebbia non ci ha abbandonato così gli ultimi 100 m. di dislivello assomigliano sempre di più a un girone dell'inferno..



Ma grazie al supporto spirituale di Eugenio riesco a raggiungere l'imbocco del sentiero 417 dove ci si prepara alla discesa



La parte iniziale è ricca di sali e scendi che minano definitivamente le mie gambe di legno



Ma poi si arriva Pian delle Tavole



da qui la discesa diventa super scorrevole ed è veramente uno sbrago correre su tappeti di foglie che non riservano brutte sorprese,unico neo la nebbia che ci accompagna anche verso la fine



Questa uscita vorrei dedicarla,sperando che il mio socio sia d'accordo,al nostro caro amico -+-+--+ (il nome è cifrato per motivi di sicurezza internazionale) , che mentre scrivo molto probabilmente starà imbiancando la cucina di un appartamento in uno stato ex bolscevico !
Mi raccomando dai almeno 3 mani e usa il pennello Cinghiale
 

THE TRACER

Biker popularis
9/11/12
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Bravo Angelo, ottima illustrazione della giornata autunnale a San Benedetto in Alpe (perchè a Pian delle Tavole hai chiesto agli dei "discesaaaaaaaa").
L'itinerario è un due X due disegnato per scendere i sentieri più lunghi nell'alta vallata del Montone:
partenza da San Benedetto;
forestale di colla Bucine;
piccolo tratto del sentiero 417 (a spinta);
tratto del sentiero 401 di cresta;
discesa a Bocconi con il 421 (scorrevole nella parte alta, molto impegnativo prima del ponte della Brusia);
risalita per bitume al passo del Manzo;
forestale Manzo-colla Bucine fino al casetto di cemento alla destra;
sentiero 401 (a spinta alcuni tratti);
discesa a San Benedetto con sentiero 417 (sempre scorrevole con risalita significativa dopo Pian delle Tavole.
Alcuni dati dell'escursione:
km 38;
ore 4.30 pedalate;
ore 0.30 a spinta in salita;
dislivello oltre 1.500 metri;
durata totale ore 6.00.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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Il 417 lo feci anni fa a salire e me lo pedalai quasi tutto: mi ero sempre ripromesso di tornarci a farlo in una stagione + consona (quando l'ho fatto era autunno e il fondo era bagnatissimo), ma x un piffero o un altro non sono mai riuscito a ritornarci...
Bel report, bravi!
 

leo62

Biker tremendus
3/6/08
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savignano s/r
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Può valere la pena farla al posto della solita bianca, o si arriva in cima stremati? (con un allenamento medio), grazie.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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Può valere la pena farla al posto della solita bianca, o si arriva in cima stremati? (con un allenamento medio), grazie.
Apro una parentesi... secondo me la forestale che da S. B. in Alpe porta al Bucine è una delle forestali + belle che ci sono all'interno del territorio romagnolo (sopratutto la parte di Pian d'Astura è qualcosa di spettacolare a livello di panorama), detto questo xò torno al discorso 417...
Il 417 sino a Pian delle Tavole è una mulattiera bella tosta ed in parte pedalabile. Dopo se si lasciano le indicazioni CAI e si tiene l'ampia mulattiera che sale tra i faggi di Monte Gemelli (si va ad immettersi sulla forestale tra il Bucine e il Cucco) diventa veramente dura se fatta in questo periodo in quanto ci sono pendenze belle strong e un fondo poco coeso... non sò se negli ultimi 3 anni abbiano migliorato o peggiorato le condizioni di questo tratto. La parte segnalata CAI che da Pian delle Tavole si inerpica sino al Mandria non l'ho mai fatta, ma a vedere dalla cartina è un bel taglio che si potrebbe mettere in preventivo nel caso si vuole cavare un po di forestale...
IMO megliom affrontare il 417 al top della forma e in una stagione estiva!
 

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