8.adidas Bike Transalp Challenge 16 – 23/07/2005

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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marco

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8.adidas Bike Transalp Challenge 16 – 23/07/2005

7.tappa: 22.07.05 – Alleghe - Belluno
71 km/2.724 metri di dislivello

Attraversamento delle Alpi a coppie in MTB – 724,39 km, 22.293 m/disl.
Da Mittenwald a Jesolo in otto giorni

ITALIANI AD UN PASSO DALLA VITTORIA FINALE – DOMANI ULTIMA TAPPA DA BELLUNO A JESOLO

BELLUNO, 22 LUG – Quarta vittoria in sette giorni all’adidas Bike Transalp
Challenge per la coppia master italo – tedesca composta da Walter Platzgummer e
Hans Grasegger. Ad una tappa dalla conclusione Platzgummer/Grasegger sono primi
nella generale con un ampio margine di vantaggio sugli inseguitori.

Venerdì, nella settima tappa di 71 chilometri e 2724 metri di dislivello da
Alleghe a Belluno, Platzgummer/Grasegger si sono imposti in volata col tempo di
tre ore 25 minuti e 19 secondi davanti agli austriaci Ekkehard Dörschlag e
Siegfried Hochenwarter e alla coppia austro-tedesca Werner Wagner e Heinz
Zörweg. Nella classifica generale, a una tappa dalla fine, hanno 25 minuti di
vantaggio su Dörschlag/Hochenwarter.

“Volevamo lasciare la vittoria agli austriaci”, racconta l’altoatesino
Platzgummer, “però Wagner/Zörweg hanno attaccato e pertanto dovevamo reagire”.
Lo asseconda il compagno d’avventura bavarese Grasegger: “Se gli austriaci non
avessero frenato al momento sbagliato ce l’ avrebbero fatta, quindi non è colpa
nostra”.

Nei maschi si sono imposti, per la prima volta, gli svizzeri Sandro Späth e
Thomas Zahnd. Späth, medaglia di bronzo agli europei di Frammersbach in
Germania e terzo alla Dolomiti Superbike a Villabassa (Alto Adige), in aprile -
in coppia con Zahnd - si era già classificato al quarto posto nella gara
internazionale a tappe “Cape Epic” in Sudafrica. I tedeschi Carsten Bresser e
Karl Platt, sempre primi nella classifica generale con 7’ 30” di vantaggio
sugli svizzeri , a Belluno sono stati battuti in volata. Späth e Zahnd si sono
aggiudicati la vittoria col tempo di tre ore 17 minuti e 52 secondi.

“Finalmente ce l’ abbiamo fatta”, ha dichiarato Sandro Späth all’arrivo. “Siamo
però stati colti dalla sfortuna anche oggi. Ho forato in discesa e mentre
riparavo la mia ruota posteriore ho appoggiato i freni a disco sulla mia
gamba, ustionandomi”.

Sempre in quattordicesima posizione nella generale gli altoatesini Martin
Schwingshackl e Albert Schönegger, venerdì sedicesimi. “Dopo la terza tappa è
subentrata la crisi”, racconta Schwingshackl di Casies. “Venerdì la sensazione
era di nuovo ottima”, conclude Schönegger di San Candido.

Grande prova dei bellunesi Alberto Gerardini e Ivan Sommacal, dodicesimi
venerdì e 17esimi nella generale. “Dopo i problemi nei giorni scorsi (rottura
della catena e foratura) nella settima tappa finalmente è andata bene”, dice
Gerardini che durante la gara non si sentiva tanto bene. “È una sensazione
particolare arrivare a Belluno”, continua Ivan Sommacal. “La Transalp è fatta
per i veri appassionati delle ruote grasse. È una gara bellissima. Se non la
provi, non ci credi”. I due hanno percorso i 71 chilometri da Alleghe a Belluno
in tre ore 36 minuti e 52 secondi. L’altra coppia bellunese, formata da
Christian da Canal e Marco Pianca, si è classificata al sessantesimo posto.
Ventiseiesimo, venerdì, il Team Umbria composto da Paolo Alberati e Filippo
Crovetti. Nella generale il perugino ed il reggino si trovano in 60esima
posizione. Quarantesimi i trentini Lorenzo Danzi e Matteo Zanatti (54esimi
nella generale).

Sabato la Transalp si conclude con l’ottava tappa di 120 chilometri e 1798
metri di dislivello da Belluno a Jesolo. L’arrivo dei primi è previsto per le
ore 12.30 circa davanti al palazzo dei congressi.

Tra i 1.044 mountain biker provenienti da 27 nazioni, 28 sono le coppie
italiane che gareggiano nelle categorie uomini, donne, master (in due 80’ anni)
e mixed. Tre paesi (Germania, Austria e Italia) e 19 passi da attraversare.
Sabato arrivo a Jesolo.



Le tappe
Distanza/metri di dislivello


1. SA, 16.7: Mittenwald – Mayrhofen, 111,74 km/2178 m/disl.
2. DO, 17.7: Mayrhofen – Neukirchen, 85,72 km/3427 m/disl.
3. LU, 18.7: Neukirchen – Lienz, 99,08 km/2825 m/disl.
4. MA, 19.7: Lienz – Sesto, 71,07/3684 m/disl.
5. ME, 20.7: Sesto – S.Vigilio Marebbe, 93,64 km/2833 m/disl
6. GI, 21.7: S.Vigilio – Alleghe, 71,89 km/2805 m/disl.
7. VE, 22.7: Alleghe – Belluno, 71,05 km/2724 m/disl.
8. SA, 23.7: Belluno – Jesolo, 120 km/1798 m/disl

Totale: 724,39 km, 22.293 m/disl.
 

marco

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Tomac ha scritto:
Cavoli sono passati dietro casa mia e nessuno sapeva nulla, sono transitati persino a 100m da dove lavoro ma a parte qualche cartello...nessuno sapeva niente :? ...che peccato....

il problema è che si tratta di una manifestazione quasi esclusivamente tedesca, che in italia viene a malapena pubblicizzata
 

Tomac

Biker infernalis
8/4/03
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San donà di Piave
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Si lo so....è da 2 anni che faccio la marathon al bike festival....ed ogni volta sembra di essere in un paese straniero, se voglio fare due parole in gara devo perlare inglese..in italia!!
Cmq mi va + che bene, almeno sono meno esaltati dei nostri agonisti della domenica.
Organizzava upsolut vero?..impeccabili, ogni curva aveva un'indicazione...grandi!....e su 700km ne servono di cartelli!
 

marco

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8.tappa: 23.07.05 – Belluno - Jesolo
120,2 km/1798 metri di dislivello

Attraversamento delle Alpi a coppie in MTB – 724,39 km,
22.293 m/disl.
Da Mittenwald a Jesolo in otto giorni

VITTORIA ITALIANA ALLA TRANSALP CHALLENGE – GARA A TAPPE
CONCLUSA SABATO A JESOLO


JESOLO (Venezia), 23 LUG – Vittoria italiana all’8.adidas
Bike Transalp Challenge. L’altoatesino Walter Platzgummer,
in coppia con il bavarese Hans Grasegger, sabato a Jesolo
dopo otto tappe si è aggiudicato la vittoria finale nei
master. Platzgummer/Grasegger hanno percorso i 724,39
chilometri e 22.293 metri di dislivello in 33 ore 20 minuti
e sei secondi. Per Platzgummer, alla sua sesta
partecipazione, si tratta della terza vittoria; per
Grasegger, invece, è la prima. I due hanno vinto
complessivamente quattro tappe. Sabato a Jesolo sono
arrivati col gruppo dei primi. Lunedì grande festa a Naturno
(Alto Adige) per accogliere i vincitori.

“Era la Transalp più difficile di sempre”, dichiarano
Platzgummer e Grasegger all’unisono. “Abbiamo sofferto, però
ora siamo felicissimi”.

Platzgummer/Grasegger nella classifica generale master si
sono imposti con 31 minuti e sei secondi di vantaggio sugli
austriaci Ekkehard Dörschlag e Siegfried Hochenwarter e con
un’ora cinque minuti e 48 secondi sulla coppia
austro-tedesca composta da Werner Wagner e Heinz Zörweg.

Nei maschi la vittoria finale è andata a Carsten Bresser e
Karl Platt. I due tedeschi hanno vinto la Transalp in 32 ore
dodici minuti e 38 secondi. In seconda posizione gli
svizzeri Sandro Späth e Thomas Zahnd a 26 minuti e 28
secondi. Terzi i costaricani Federico Ramirez e Ivan Amador,
già vincitori della “Ruta de Costa Rica” e della “Ruta de
Conquistadores” nel loro Paese.

"Dedichiamo la vittoria ad un bambino tedesco, scomparso
prematuramente quest’inverno a Gran Canaria in un incidente
stradale”, raccontano i vincitori. “Il conducente spagnolo è
finito in un burrone, mentre noi siamo rimasti illesi, il
bambino è stato scaraventato fuori dalla macchina ed è
morto”.

Nei maschi, primi degli italiani Martin Schwingshackl e
Albert Schönegger. Gli altoatesini hanno concluso la
Transalp al quattordicesimo posto. “Peccato per la crisi
subentrata dopo il terzo giorno. Ci siamo in ogni modo
rifatti a due tappe dalla fine, recuperando in discesa e nei
tratti pianeggianti. Questo ci ha permesso di conservare la
14° posizione fino alla fine”.

I bellunesi Alberto Gerardini e Ivan Sommacal hanno
terminato l’ attraversamento delle Alpi in MTB al 17esimo
posto. "Nonostante la sfortuna che ci ha perseguitato fino
all’ terzultimo giorno (rottura catena, foratura) siamo
felicissimi. La Transalp è fatta per i veri appassionati
delle ruote grasse. È una gara bellissima. Se non la provi,
non ci credi".

Tra i 1.044 mountain biker provenienti da 27 nazioni, 28
sono state le coppie italiane e quattro le categorie:
uomini, donne, master (in due 80’ anni) e mixed. I Paesi
attraversati erano tre, (Germania, Austria e Italia. 19 i
passi alpini scavalcati.

RISULTATI:

UOMINI

1. Carsten Bresser/Karl Platt (Germania)
32:12:38
2. Sandro Späth/Thomas Zahnd (Svizzera)
32:39:06
3. Ivan Amador/Federico Ramirez (Costarica)
32:48:56


MASTER

1. Walter Platzgummer (Alto Adige)/Hans Greinegger (Baviera)
33:20:06
2. Ekkehard Dörschlag/Siegfried Hochenwarter (Austria)
33:51:27
3. Werner Wagner (GER)/Heinz Zörweg (AUT)
34:25:54


DONNE

1. Anna Enocson (Svezia)/Esther Süss (Svizzera)
38:14:42
2. Sandra Klose/Peggi Klose (Germania)
40:42:13
3. Katrin Schwing/Regina Marunde (Germania)
41:14:16

MIXED

1. JÖRG SCHEIDERBAUER/ANNA BAYLIS (Austria/Australia)
35:42:28
2. ANDREAS HESTLER/ALISON SYDOR (CANADA)
36:24:19
3. WERNER SCHELLANDER/MARITA STAUFER (Austria)
38:39:16


Le tappe

1. SA, 16.7: Mittenwald – Mayrhofen, 111,74 km/2178 m/disl.
2. DO, 17.7: Mayrhofen – Neukirchen, 85,72 km/3427 m/disl.
3. LU, 18.7: Neukirchen – Lienz, 99,08 km/2825 m/disl.
4. MA, 19.7: Lienz – Sesto, 71,07/3684 m/disl.
5. ME, 20.7: Sesto – S.Vigilio Marebbe, 93,64 km/2833 m/disl
6. GI, 21.7: S.Vigilio – Alleghe, 71,89 km/2805 m/disl.
7. VE, 22.7: Alleghe – Belluno, 71,05 km/2724 m/disl.
8. SA, 23.7: Belluno – Jesolo, 120 km/1798 m/disl
Totale: 724,39 km, 22.293 m/disl.

Uff. Stampa: Gernot Mussner, cell. 328 6854619
Foto e risultati su: www.transalpchallenge.com
 

EURO

Biker novus
L'enfasi della vittoria Italiana,in coppia con il tedesco,conferma quello che ho notato Sabato a Jesolo.
Ero a gustarmi l'arrivo dell'ultima tappa,tutti e tutte (quante donne !!!)sporchi,rotti,ma con un sorriso ed una felicita addosso che mi ha fatto dire:<anch'io!! anch'io la prossima ci voglio porovare....>.
Poi mi sono guardato attorno.....e gli Italiani ?????
C'era tutto il mondo tranne noi.
Forse ci sono troppi garisti e pochi che cercano l'avventura senza guardare il cronometro !?

P.S. : posto qualcosa anche su AAA COMPAGNI D'AVVENTURA....

Mandi
euro
 

marco

Not
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Diretur
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EURO ha scritto:
Forse ci sono troppi garisti e pochi che cercano l'avventura senza guardare il cronometro !?


Mandi
euro

la transalp di avventuroso ha ben poco, sono 7 granfondo una dietro l'altra, solo che l'italica persona media si prende al massimo la domenica libera da mamma-papà-moglie-suoceri-bambino, le ferie se le gioca in spiaggia a ferragosto fra coccobello e vu cumprà.
 

cane morto

Biker superis
8/5/04
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siracusa
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Io e ginobiker eravamo la!
abbiamo abbandonato famiglie e figli e per 17 giorni abbiamo vissuto in simbiosi con le nostre biciclette, dico simbiosi perchè tra dolomitisuper bike e la transAlp, di biciclette ne hanno fregate.
La TransAlp è veramente bella, sia per l'organizzazione che per il clima che si respira, mai molto agonistico, a parte i primi 50-100 classificati, che comunque si vedono anche poco nei pochi momenti di relax dopo la gara. la grande carovana di 1060 racer e almeno il doppio dei supporter, si ritrovano nei vari paesini alla ricerca di un posto per il camper, davanti ad una birra in un bar, o la sera durante la passeggiata, sorridono, tentano di scambiare qualche parola nella lingua dell'amico appena conosciuto, magari solo per rendersi più complici.
8 granfondo fatte con spirito diverso:
-due fatte a tutta perchè bisogna andare dietro al tempo
-poi, meglio andare piano ci sono ancora molte giornate da fare
-e poi ancora, sono quasi alla fine vuoi che mi sfracelli adesso?
-all'ultima tappa, ambisco alla maglia di finisher, non pedalo più con forza ma con la testa la voglia di concludere diventa grande.

Abbiamo fatto una grande esperienza, la partecipazione degli italiani è veramente bassa. Siamo contenti di essere arrivati in fondo, pensando che, noi proveniamo dalla Sicilia e che delle vere montagne come quelle dolomitiche non le abbiamo mai fatte.

A due giorni dalla conclusione della grande avventura, mi sento appagato per qanto fatto, ma so già che presto o tardi un nuovo richiamo della montagna dovrò sentire ed allora sarà:
-Trnsrokies o cap-epic.

Aretusa Bike team
134° classificato categoria Men -TransAlp Challenge 2005
Sebastiano Fossi e Luigi Fortuna.

Un saluto a tutti :-x
 

bannato-ls

Biker cesareus
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cane morto ha scritto:
Io e ginobiker eravamo la!
abbiamo abbandonato famiglie e figli e per 17 giorni abbiamo vissuto in simbiosi con le nostre biciclette, dico simbiosi perchè tra dolomitisuper bike e la transAlp, di biciclette ne hanno fregate.
La TransAlp è veramente bella, sia per l'organizzazione che per il clima che si respira, mai molto agonistico, a parte i primi 50-100 classificati, che comunque si vedono anche poco nei pochi momenti di relax dopo la gara. la grande carovana di 1060 racer e almeno il doppio dei supporter, si ritrovano nei vari paesini alla ricerca di un posto per il camper, davanti ad una birra in un bar, o la sera durante la passeggiata, sorridono, tentano di scambiare qualche parola nella lingua dell'amico appena conosciuto, magari solo per rendersi più complici.
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-due fatte a tutta perchè bisogna andare dietro al tempo
-poi, meglio andare piano ci sono ancora molte giornate da fare
-e poi ancora, sono quasi alla fine vuoi che mi sfracelli adesso?
-all'ultima tappa, ambisco alla maglia di finisher, non pedalo più con forza ma con la testa la voglia di concludere diventa grande.

Abbiamo fatto una grande esperienza, la partecipazione degli italiani è veramente bassa. Siamo contenti di essere arrivati in fondo, pensando che, noi proveniamo dalla Sicilia e che delle vere montagne come quelle dolomitiche non le abbiamo mai fatte.

A due giorni dalla conclusione della grande avventura, mi sento appagato per qanto fatto, ma so già che presto o tardi un nuovo richiamo della montagna dovrò sentire ed allora sarà:
-Trnsrokies o cap-epic.

Aretusa Bike team
134° classificato categoria Men -TransAlp Challenge 2005
Sebastiano Fossi e Luigi Fortuna.

Un saluto a tutti :-x

Complimenti, non saprei aggiungere altro!
Sono quelle cose da "raccontare ai nipotini", un giorno.
Complimenti ancora!!
 

augusto72

Biker serius
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cane morto ha scritto:
Io e ginobiker eravamo la!
abbiamo abbandonato famiglie e figli e per 17 giorni abbiamo vissuto in simbiosi con le nostre biciclette, dico simbiosi perchè tra dolomitisuper bike e la transAlp, di biciclette ne hanno fregate.
La TransAlp è veramente bella, sia per l'organizzazione che per il clima che si respira, mai molto agonistico, a parte i primi 50-100 classificati, che comunque si vedono anche poco nei pochi momenti di relax dopo la gara. la grande carovana di 1060 racer e almeno il doppio dei supporter, si ritrovano nei vari paesini alla ricerca di un posto per il camper, davanti ad una birra in un bar, o la sera durante la passeggiata, sorridono, tentano di scambiare qualche parola nella lingua dell'amico appena conosciuto, magari solo per rendersi più complici.
8 granfondo fatte con spirito diverso:
-due fatte a tutta perchè bisogna andare dietro al tempo
-poi, meglio andare piano ci sono ancora molte giornate da fare
-e poi ancora, sono quasi alla fine vuoi che mi sfracelli adesso?
-all'ultima tappa, ambisco alla maglia di finisher, non pedalo più con forza ma con la testa la voglia di concludere diventa grande.

Abbiamo fatto una grande esperienza, la partecipazione degli italiani è veramente bassa. Siamo contenti di essere arrivati in fondo, pensando che, noi proveniamo dalla Sicilia e che delle vere montagne come quelle dolomitiche non le abbiamo mai fatte.

A due giorni dalla conclusione della grande avventura, mi sento appagato per qanto fatto, ma so già che presto o tardi un nuovo richiamo della montagna dovrò sentire ed allora sarà:
-Trnsrokies o cap-epic.

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Bravo, bravi, sinceri complimenti ... (come vi invidio !!!)...
Stamattina, ho visto (e sono rimasto folgorato da) una delle bici reduci dalla Transalp ben esposta nella vetrina di Cicli Gallaro.
Sembra proprio un bel trofeo, sovrastata anche dalla maglia ufficiale.
Allora, è proprio vero che un'esperienza del genere la si può vivere pur abitando in un luogo come il nostro al livello del mare ? Sembrerebbe di sì !
Saluti
 

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