Un sentiero? No, un mito.
Sto benedetto 601. Anni e anni a sentirne parlare, a volerlo provare.....
Ora sono pronto, si va a farlo.
Ieri, giornata stupenda, sole e caldo. Il cielo, con quelle nuvole che fanno la gioia dei miei occhi e dei fotografi di paesaggio, l'arrivo alla funivia e subito, dopo 10 minuti già si sale.
E poi subito giù, sulla strada per il Graziani.
Le gambe girano bene, è da quasi un anno che mi preparo a questi giri tosti (tosti per me, sia chiaro, che ho quasi 45 anni, sono un artigiano che si fa il mazzo e mi fumo almeno 10 paglie al giorno.).
La mia tecnica è di base, so posizionare il corpo sul ripido e far funzionare le mie sospensioni naturali, ma la mia tecnica trialistica è pari a zero, (non ho ancora capito come fare il Nose Press......), ma qualche sentiero tosto l'ho sceso......
Diciamo che per un grado di difficoltà S2 sò di potermela cavarme benino.
La parte bassa......vabbè, vedremo al momento, ma non ho paura.
E poi sono con l'amico Ale, alias Mr.West, che è molto più bravo di me e mi stimola all'emulazione.
I video sul "mito" li ho studiati ed ho capito. Ce la posso fare!
Ci gustiamo la salita con la giusta calma, un'oretta e siamo in cima.
Paesaggio fantastico! Il Garda è 2 kilometri a picco sotto i nostri piedi e tutto intorno una calma che mi riempie di serenità.
Panino, si mettono le protezioni e via, si parte.
Primo pezzo bastardo, ma lo so e sono calmo, dove serve piede a terra, dove si può un pò di velocità e si galleggia. Bellissimo!
Pianoro con single trail su pratone, e poi giù.
Ripido ma non molto, cattivo quanto basta per riuscire a divertirsi tribolando il giusto. Ancora bellissimo.
La parte dai 1800 mt. ai 1500 la si fa.........però.......
Però qualcosa lo si comincia ad intuire!
2 settimane fa, al Monte Comer, (altra stupenda discesa, grado S3), un biker ci aveva avvertiti: attenzione che al 601 quest'anno c'è da smadonnare.
L'inverno di merda ha rovinato un bel pò di sentieri ed il mito purtroppo è uno di quelli.
Azzarola, aveva ragione!
Sassi smossi, rami, buche, foglie infide. Ogni metro un tranello. Il piede va a terra più volte di quello che pensavo e lo stress aumenta.
Ed io scoppio! La testa non mi tiene, la concentrazione cala e cado.
Vado giù come un pirla, mi incastro nella bici, picchio il dorso della mano (merda, mi serve per lavorare!) e mollo....purtroppo mollo.
Un emozione alla rovescia.
Siamo poco sopra la sorgente Acqua d'Oro e sono incazzato nero.
Dico ad Ale di continuare per il mito e decido di scendere su asfalto.
Parto e dopo neanche 2 minuti mi domando: Ma che lazzo sto facendo?
Sono qui per scendere dal mito e se non riesco in bici......lazzo.....piuttosto scendo a piedi ma sto benedetto 601 lo scendo!
E così, superato il momento no, riparto insieme ad Ale e con lui fino giù a Torbole, sani, quasi intatti ed alla fine persino quasi soddisfatti.
Ho sceso il mito, ho tribolato, mi son girate le balle, l'avrò pedalato per poco più della metà (che pur sempre mille metri sono..), ma l'ho fatto.
Ho scelto l'anno sbagliato purtroppo ma son questi i sentieri che mi vanno sotto le ruote in questo periodo e comunque sono contento.
Migliorerò la tecnica e scenderò gli S3, si, perchè il 601 difficilmente può essere considerato un S2, almeno per quest'anno.
Ed allora lo rifarò.
Arrivederci caro 601, alla prossima e la prossima te le suono io.
Sto benedetto 601. Anni e anni a sentirne parlare, a volerlo provare.....
Ora sono pronto, si va a farlo.
Ieri, giornata stupenda, sole e caldo. Il cielo, con quelle nuvole che fanno la gioia dei miei occhi e dei fotografi di paesaggio, l'arrivo alla funivia e subito, dopo 10 minuti già si sale.
E poi subito giù, sulla strada per il Graziani.
Le gambe girano bene, è da quasi un anno che mi preparo a questi giri tosti (tosti per me, sia chiaro, che ho quasi 45 anni, sono un artigiano che si fa il mazzo e mi fumo almeno 10 paglie al giorno.).
La mia tecnica è di base, so posizionare il corpo sul ripido e far funzionare le mie sospensioni naturali, ma la mia tecnica trialistica è pari a zero, (non ho ancora capito come fare il Nose Press......), ma qualche sentiero tosto l'ho sceso......
Diciamo che per un grado di difficoltà S2 sò di potermela cavarme benino.
La parte bassa......vabbè, vedremo al momento, ma non ho paura.
E poi sono con l'amico Ale, alias Mr.West, che è molto più bravo di me e mi stimola all'emulazione.
I video sul "mito" li ho studiati ed ho capito. Ce la posso fare!
Ci gustiamo la salita con la giusta calma, un'oretta e siamo in cima.
Paesaggio fantastico! Il Garda è 2 kilometri a picco sotto i nostri piedi e tutto intorno una calma che mi riempie di serenità.
Panino, si mettono le protezioni e via, si parte.
Primo pezzo bastardo, ma lo so e sono calmo, dove serve piede a terra, dove si può un pò di velocità e si galleggia. Bellissimo!
Pianoro con single trail su pratone, e poi giù.
Ripido ma non molto, cattivo quanto basta per riuscire a divertirsi tribolando il giusto. Ancora bellissimo.
La parte dai 1800 mt. ai 1500 la si fa.........però.......
Però qualcosa lo si comincia ad intuire!
2 settimane fa, al Monte Comer, (altra stupenda discesa, grado S3), un biker ci aveva avvertiti: attenzione che al 601 quest'anno c'è da smadonnare.
L'inverno di merda ha rovinato un bel pò di sentieri ed il mito purtroppo è uno di quelli.
Azzarola, aveva ragione!
Sassi smossi, rami, buche, foglie infide. Ogni metro un tranello. Il piede va a terra più volte di quello che pensavo e lo stress aumenta.
Ed io scoppio! La testa non mi tiene, la concentrazione cala e cado.
Vado giù come un pirla, mi incastro nella bici, picchio il dorso della mano (merda, mi serve per lavorare!) e mollo....purtroppo mollo.
Un emozione alla rovescia.
Siamo poco sopra la sorgente Acqua d'Oro e sono incazzato nero.
Dico ad Ale di continuare per il mito e decido di scendere su asfalto.
Parto e dopo neanche 2 minuti mi domando: Ma che lazzo sto facendo?
Sono qui per scendere dal mito e se non riesco in bici......lazzo.....piuttosto scendo a piedi ma sto benedetto 601 lo scendo!
E così, superato il momento no, riparto insieme ad Ale e con lui fino giù a Torbole, sani, quasi intatti ed alla fine persino quasi soddisfatti.
Ho sceso il mito, ho tribolato, mi son girate le balle, l'avrò pedalato per poco più della metà (che pur sempre mille metri sono..), ma l'ho fatto.
Ho scelto l'anno sbagliato purtroppo ma son questi i sentieri che mi vanno sotto le ruote in questo periodo e comunque sono contento.
Migliorerò la tecnica e scenderò gli S3, si, perchè il 601 difficilmente può essere considerato un S2, almeno per quest'anno.
Ed allora lo rifarò.
Arrivederci caro 601, alla prossima e la prossima te le suono io.