5 rifugi in Cadore

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pbass71

Biker popularis
9/7/09
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Colli Euganei
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E' un giro famoso, ma era la prima volta per me.
Con un amico, siamo partiti in MTB subito dopo aver lasciato Cortina d'Ampezzo alle spalle. Parcheggiata la macchina, infilato casco e zainetto, abbiamo iniziato la prima salita (l'unica asfaltata) fino al primo rifugio: il Ra Stua. Pendenza sensibile, ma l'asfalto aiutava.
Dal Ra Stua si vedeva benissimo cosa ci aspettava: un panorama da mozzare il fiato. Complice anche il Sole magnifico nonostante gli 8° C della prima mattina. Via fino al bivio che ci ha fatto optare per la svolta a destra per raggiungere il rifugio Biella, poco sopra i 2300 mt. Un ambiente lunare, bellissimo. Piccola pausa e giù fino al bivio iniziale dove abbiamo proseguito per il rifugio Senes. Tutte le vie erano molto pedalabili, tranne alcuni tratti molto ripidi con parecchi sassi. La mia tecnica in MTB non mi ha consentito di stare sempre in sella, ma non importa.
Dal bivio suddetto, si raggiunge il Senes in un attimo. Dei maialini pezzati ci danno il benvenuto e via verso il Pederù, la cui ultima discesa a piccoli e ripidissimi tornanti ha costretto i dischi da 160 a dimostrare di essere all'altezza della situazione.
Piccola pausa nel prato antistante il rifugio; comprato panino al salame.. una rosetta che sembrava di plastica, mentre il salame pareva quello confezionato nelle macchinette delle stazioni ferroviarie.... una ciofeca. Davvero una schifezza, come il servizio del Pederù. Da sconsigliare vivamente.
Ora si va su al Fanes. Dura la salita a tornanti in mezzo al ghiaione. E poi era mezzogiorno, per cui il caldo lo si sentiva.
Arivati al rifugio, dopo breve passaggio al Fodara, ci è toccato un ultimo sforzo fino al Limo... per poi goderci la discesa fino a casa...cioè all'auto.
Purtroppo, non sono molto forte nelle mani e per me le discese in MTB sono delle vere sofferenze. L'indolenzimento alle mani e alle dita non mi fanno godere al massimo delle discese.. ma alla fine sono arrivato.
Correndo ho preso di quelle sassate alla scatola del movimento centrale che non oso pensare cosa sarebbe accaduto se il telaio non fosse stato in alluminio (come quello della mia Trek) ma in carbonio...
Vabbè...

A parte questo.... un giro favoloso. 44 km. Duretto, ma nulla di tremendo. Panorama unico al Mondo.
Lo consiglio a tutti.
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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...
A parte questo.... un giro favoloso. 44 km. Duretto, ma nulla di tremendo. Panorama unico al Mondo.
Lo consiglio a tutti.

Bravo! E' un classico che mi lascia sempre a bocca aperta, di solito però evito in questa stagione quelle zone perchè sono davvero troppo frequentate.
Solo 2 piccole note:
- probabilmente il rifugio che indichi come Fodara è in realtà il Lavarella, il Fodara-Vedla lo raggiungi, dal Sennes (non scendendo a Pederù), da Pederù (risalendo il canalone a tornanti e tenendo la destra) o da Ra Stua...
- Posso garantirti che un buon telaio in cartonio quei sentieri, pietre e ghiaioni se li beve tanto quanto uno in alu... ;-)
 

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Tutte le vie erano molto pedalabili, tranne alcuni tratti molto ripidi con parecchi sassi.
il tratto a cui fai riferimento è la famigerata Val Salata.... prima del bivio per il Biella. lì veramente in pochi riescono a stare in sella.
Dal bivio suddetto, si raggiunge il Senes in un attimo. Dei maialini pezzati ci danno il benvenuto e via verso il Pederù, la cui ultima discesa a piccoli e ripidissimi tornanti ha costretto i dischi da 160 a dimostrare di essere all'altezza della situazione.
Piccola pausa nel prato antistante il rifugio; comprato panino al salame.. una rosetta che sembrava di plastica, mentre il salame pareva quello confezionato nelle macchinette delle stazioni ferroviarie.... una ciofeca. Davvero una schifezza, come il servizio del Pederù. Da sconsigliare vivamente.
Ora si va su al Fanes. Dura la salita a tornanti in mezzo al ghiaione. E poi era mezzogiorno, per cui il caldo lo si sentiva.
Arivati al rifugio, dopo breve passaggio al Fodara, ci è toccato un ultimo sforzo fino al Limo... per poi goderci la discesa fino a casa...cioè all'auto.
una piccola precisazione ..... dopo il rif. Sennes si incontra in ordine il Fodara Vedla, poi si scende al Pederù, e poi si risale al rif. Fanes.... per poi scollinare al Passo Limo.
Forse con gli splendidi panorami nella mente hai invertito l'ordine .... complimenti per la tua impresa. Fai bene a consigliarlo è uno dei più bei giri sulle Dolomiti.... perlomeno sotto l'aspetto dei panorami.
 

pbass71

Biker popularis
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Bravo! E' un classico che mi lascia sempre a bocca aperta, di solito però evito in questa stagione quelle zone perchè sono davvero troppo frequentate.
Solo 2 piccole note:
- probabilmente il rifugio che indichi come Fodara è in realtà il Lavarella, il Fodara-Vedla lo raggiungi, dal Sennes (non scendendo a Pederù), da Pederù (risalendo il canalone a tornanti e tenendo la destra) o da Ra Stua...
- Posso garantirti che un buon telaio in cartonio quei sentieri, pietre e ghiaioni se li beve tanto quanto uno in alu... ;-)

Il Lavarella non l'ho passato... per il Fodara ci sono invece passato andando dal Pederù al Fanes... giusto, vero?

ok per il carbonio... allora devo cambiare bici...!
Ma secondo te il male alle mani in discesa, con un telaio in carbonio lo avrei un po' limitato?
Vero che ieri ho tarato la Rock Shox un po' troppo dura...
 

andrea182

Biker urlandum
6/12/07
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venezia
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Il Lavarella non l'ho passato... per il Fodara ci sono invece passato andando dal Pederù al Fanes... giusto, vero?

ok per il carbonio... allora devo cambiare bici...!
Ma secondo te il male alle mani in discesa, con un telaio in carbonio lo avrei un po' limitato?
Vero che ieri ho tarato la Rock Shox un po' troppo dura...
Se hai una front , come credo, e' ovvio che hai male alle mani, quella discesa (lunghetta e sassosa in molti tratti) ti ha costretto ad alzare il posteriore ( leggasi fondoschiena) con aggravio del peso su mani e avambraccia.
:spetteguless: Passa a una full !
 

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No, assolutamente niente neve.
Solo nella spianata accanto al Biella c'era una spolverata tra le rocce.
Ma non te ne accorgevi nemmeno. Il sentiero era perfetto.
Vai tranquillo.

ok grazie. Penso di fare il giro senza allungare al Biella, ma arrivando al Ra Stua da Forcella Lerosa
 

Bed

Biker poeticus
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Il Lavarella non l'ho passato... per il Fodara ci sono invece passato andando dal Pederù al Fanes... giusto, vero?

Nein! Il Fodara, seguendo il giro che hai fatto tu, lo potevi incontrare se dal Sennes invece di scendere direttamente a Pederu "tagliavi" a sinistra raggiungendo l'alpeggio dove sorge il rifugio e le malghe annesse; da Fodara poi potevi rientrare a Pederù riprendendo il tracciato che hai descritto.

Quello che tu chiami Fodara probabilmente è il rifugio Lavarella, che sorge praticamenti di fronte al Fanes (sono pochi minuti l'uno dall'altro), quest'ultimo appena sotto le rampe che portano al passo di Limo.

ok per il carbonio... allora devo cambiare bici...!
Ma secondo te il male alle mani in discesa, con un telaio in carbonio lo avrei un po' limitato?
Vero che ieri ho tarato la Rock Shox un po' troppo dura...
Dipende cosa intendi per "male alle mani": se si tratta di affaticamento delle dita, questo è dovuto all'uso intensivo dei freni al quale evidentemente non sei abituato (oppure... freni troppo ;-) ). Se invece il dolore è generale può dipendere da più cose anche concorrenti: stringi troppo la barra, forca troppo dura, pressioni eccessive del pneumatico anteriore, poca abitudine/allenamento...
 

pbass71

Biker popularis
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Dipende cosa intendi per "male alle mani": se si tratta di affaticamento delle dita, questo è dovuto all'uso intensivo dei freni al quale evidentemente non sei abituato (oppure... freni troppo ;-) ). Se invece il dolore è generale può dipendere da più cose anche concorrenti: stringi troppo la barra, forca troppo dura, pressioni eccessive del pneumatico anteriore, poca abitudine/allenamento...

mi sa che le hai azzeccate tutte...
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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mi sa che le hai azzeccate tutte...

Altra cosa potrebbe essere un impianto freni all'anteriore un pelo sottodimensionato: leggo che hai il disco da 160, io vestito e tutto peserò sugli 80 kg, sulla front attuale ho dischi da 160/160 quando in pecedenza all'anteriore montavo un 185 e posso garantirti che la differenza si sente! (non parliamo poi della full dove monto dei 203/185...)
 

pbass71

Biker popularis
9/7/09
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Colli Euganei
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Altra cosa potrebbe essere un impianto freni all'anteriore un pelo sottodimensionato: leggo che hai il disco da 160, io vestito e tutto peserò sugli 80 kg, sulla front attuale ho dischi da 160/160 quando in pecedenza all'anteriore montavo un 185 e posso garantirti che la differenza si sente! (non parliamo poi della full dove monto dei 203/185...)

io peso (in mutande) 79 kg.. e ieri avevo pure lo zaino bello carico...
quindi ero tranquillamente a 85 kg.

i miei dischi sono da 160... proverò a pensare a quelli da 180...
però credo che sia proprio la mancanza di allenamento...e forse tengo a tenere troppo stretto il manubrio. Mah...
(conta che io sono soprattutto ciclista da strada...)
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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io peso (in mutande) 79 kg.. e ieri avevo pure lo zaino bello carico...
quindi ero tranquillamente a 85 kg.

i miei dischi sono da 160... proverò a pensare a quelli da 180...
però credo che sia proprio la mancanza di allenamento...e forse tengo a tenere troppo stretto il manubrio. Mah...
(conta che io sono soprattutto ciclista da strada...)

Prima prova a dosare meglio le forze e a migliorare la tecnica in discesa, se poi decidi di modificare i freni, non serve cambiarli: è sufficiente sostituire solo il disco anteriore (disco+adattatore) che è quello più sollecitato.
 

selvadego

Biker superioris
17/6/05
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villaverla (vi)
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ok grazie. Penso di fare il giro senza allungare al Biella, ma arrivando al Ra Stua da Forcella Lerosa

Questo giro lo facciamo da circa 5 anni quest'anno il w-e del
4 luglio abbiamo lasciato i furgoni (eravamo in 16) a s.Vito di C
abbiammo fatto la ciclaBILE fino alla polveriera poco prima
di Cima Banche, siamo saliti alla forcella Lerosa e per me
sto posto vale da solo tutto il giro è uno dei più bei
panorami delle Dolomiti.
DIscesa fino a ra stua epoi la " dannata" val salata, una salita che
spezza le gambe, arrivo al Sennes con mega spuntino: TRE mega
taglieri con speck, formaggi ecc. ecc. innaffiato da radler giganti.
Siamo poi ripartiti sfidando l'infarto in agguato (io vado per i
50 emolti dei miei amici li hanno già passati) verso il fodara dove
abbiamopassato la notte non prima di aver spazzolato una
cena più che ottima, vi consiglio vivamente la cucina
di quest rifugio sopprattutto per il rapporto qualità-prezzo
visti gli standard alto-atesini e della vicina Cortina.
La mattina dopo discesone fino al Pederù e subito dopo salitone
per Fanes-Lavarella con sosta ritemprante a quet'ultimo rifugio
per preparare le gambe per la salito alla forcella di Fanes.
A questo punto abbiamo liberato la parte più selavaggia
di noi e ci siamo letteralmente fiondati, giocandoci tutti
i jolly a nostra disposizione, fino al bivioconil sentiero che
corre sul lato sx deltorrente Boite fino a Cortina infine
sempre a palla fin a s.Vito.
Insomma vi ho fatto 2 p.......e cosi' per raccontarvi di
un giro che faccamo da un bel po' ma che ci lascia
smpre più convinti che la mtb unita a questi posti
ci mantiene "giovani" dentro........

CIAO.
 

pbass71

Biker popularis
9/7/09
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Prima prova a dosare meglio le forze e a migliorare la tecnica in discesa, se poi decidi di modificare i freni, non serve cambiarli: è sufficiente sostituire solo il disco anteriore (disco+adattatore) che è quello più sollecitato.

..hai ragione... mi sa che devo diventare più bravo...e migliorare tecnica e uso della forza...

Ma scusa: se dovessi mettere un disco da 180 (ora è da 160), non devo cambiare pure la forcella? L'attacco disco sulla forcella penso che sia tarato proprio per uno da 160.. o sono scemo?
 

pbass71

Biker popularis
9/7/09
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Nein! Il Fodara, seguendo il giro che hai fatto tu, lo potevi incontrare se dal Sennes invece di scendere direttamente a Pederu "tagliavi" a sinistra raggiungendo l'alpeggio dove sorge il rifugio e le malghe annesse; da Fodara poi potevi rientrare a Pederù riprendendo il tracciato che hai descritto.


...hai ragione... dal Senes al Pederù ho incontrato il Fodara... mi ero confuso... ieri prima di andare a letto....ho tirato fuori la mia TABACCO e ho guardato il tracciato... scusate, ho fatto casino...
 

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