Gare 4 Enduro di Coggiola: i Lupato vincono in casa

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4 Enduro di Coggiola: i Lupato vincono in casa
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Chi fa enduro per lavoro avrebbe dovuto essere in Cile...
Infatti Raimondi (secondo dietro Alex nella prima tappa del 4Enduro alle rive rosse) era in Cile , ma i risultati non sono stati certamente così esaltanti come nei circuiti nazionali! Per chi "lavora" nell'enduro non so cosa possa essere più remunerativo : se essere costantemente al top in casa o sperare nello sporadico colpaccio in campo internazionale ( fatto che non so da quanti anni non si verifica!).
 

Lucky86

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Infatti Raimondi (secondo dietro Alex nella prima tappa del 4Enduro alle rive rosse) era in Cile , ma i risultati non sono stati certamente così esaltanti come nei circuiti nazionali! Per chi "lavora" nell'enduro non so cosa possa essere più remunerativo : se essere costantemente al top in casa o sperare nello sporadico colpaccio in campo internazionale ( fatto che non so da quanti anni non si verifica!).
infatti, ma quello che mi spiace è che credo che facendo le gare dietro casa non cresca il livello generale italiano... forse anche per la mancanza di cultura nei giovani e di "scuole" valide. Non salta mai fuori neanche qualche giovane per il momento, forse bisogna aspettare ancora qualche anno e arriverà
 

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Mi sembrano le gare della parrocchia, fatte dietro casa.
Visto il numero di partecipanti direi una parrocchia abbastanza grossa e con personaggi di rilievo in ambito nazionale ! Poi chi vuole sminuire questi circuiti casalinghi lo faccia pure dall'alto dei suoi risultati internazionali ! Per noi poveri ciclisti mediocri meno male che ci sono le gare della parrocchia dove a volte puoi anche incontrare qualche campione nazionale e magari scambiarci due parole .
 

Lucky86

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Una trasferta oltreoceano costa come 3 stagioni qui....
ben più di 3 stagioni qui... non voglio scendere nel merito ma ci sono sponsor e danno pure decine di migliaia di euro di bici ad ogni biker e poi non li fanno partecipare ai grandi eventi... allora che fanno questi sponsor con i loro atleti di punta.. ah già siamo in italia..
 

lollo72

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Infatti Raimondi (secondo dietro Alex nella prima tappa del 4Enduro alle rive rosse) era in Cile , ma i risultati non sono stati certamente così esaltanti come nei circuiti nazionali! Per chi "lavora" nell'enduro non so cosa possa essere più remunerativo : se essere costantemente al top in casa o sperare nello sporadico colpaccio in campo internazionale ( fatto che non so da quanti anni non si verifica!).
infatti, ma quello che mi spiace è che credo che facendo le gare dietro casa non cresca il livello generale italiano... forse anche per la mancanza di cultura nei giovani e di "scuole" valide. Non salta mai fuori neanche qualche giovane per il momento, forse bisogna aspettare ancora qualche anno e arriverà
Ricordo che Raimondi era uno dei promotori del circuito di casa 4Enduro , ma considerata la possibilità di confrontarsi con atleti internazzionali e (secondo me) avendo qualche chance di poter rientrare nella metà alta della classifica , ha giustamente colto l'occasione di andare in Cile. Ma visti i costi e le attuali possibilità di risultati , in Italia sono pochi che possono permettersi una trasferta simile. Poi il discorso della poca competitività dei rider italiani a livello internazzionele è ampio, ma non credo siano i circuiti casalinghi a rovinare gli atleti , anzi a volte servono per dare visibilità e portare a conoscenza della disciplina enduro . Certo girare il mondo per confrontarsi con i migliori sarebbe auspicabile e di sicuro aiuta a migliorarsi ,ma purtroppo non tutti possono permetterselo . Poi magari in futuro verrà fuori anche il Valentino Rossi dell'enduro italiano , speriamo e pedaliamo !
 

Lucky86

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Ricordo che Raimondi era uno dei promotori del circuito di casa 4Enduro , ma considerata la possibilità di confrontarsi con atleti internazzionali e (secondo me) avendo qualche chance di poter rientrare nella metà alta della classifica , ha giustamente colto l'occasione di andare in Cile. Ma visti i costi e le attuali possibilità di risultati , in Italia sono pochi che possono permettersi una trasferta simile. Poi il discorso della poca competitività dei rider italiani a livello internazzionele è ampio, ma non credo siano i circuiti casalinghi a rovinare gli atleti , anzi a volte servono per dare visibilità e portare a conoscenza della disciplina enduro . Certo girare il mondo per confrontarsi con i migliori sarebbe auspicabile e di sicuro aiuta a migliorarsi ,ma purtroppo non tutti possono permetterselo . Poi magari in futuro verrà fuori anche il Valentino Rossi dell'enduro italiano , speriamo e pedaliamo !
non dico assolutamente che i circuiti casalinghi rovinino qualcosa, anzi ben vengano più gare. quello che mi spiace è che i pochi atleti di divello non riescano ad avere sponsor per fare gare di livello e debbano ripiegare su queste. se non ci fossero altre gare in concomitanza sono contento che grandi rider facciano queste gare per vederli da vicino, ma non dovrebbe essere loro priorità vincere un piccolo circuito locale, mentre questo pare visto quanto si allenano su questi sentieri, e non parlo solo di coggiola ma di tutte le gare di questo circuito.
è anche strano fare gare così presto nella stagione in posti dove fa normalmente freddo e piove, una gara sotto la neve, coggiola si è fatta il più delle volte sotto la pioggia e il freddo (a marzo è anche normale vista la zona). il dubbio che mi viene è: non si fanno più in là per dare la possibilità a questi atleti di fare e vincere le gare casalinghe oppure perchè poi sarebbe più difficile manutenere quei sentieri facendo 4 gare tra fine aprile-maggio-giugno?
 

akko69

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Una trasferta oltreoceano costa come 3 stagioni qui....
ben più di 3 stagioni qui... non voglio scendere nel merito ma ci sono sponsor e danno pure decine di migliaia di euro di bici ad ogni biker e poi non li fanno partecipare ai grandi eventi... allora che fanno questi sponsor con i loro atleti di punta.. ah già siamo in italia..
viste le bici con cui gareggiano "decine di migliaia di euro" vuole dire 3-4 bici... mi auguro per loro che lo sponsor sia più generoso!!!
 

uomoscarpia

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vicenza
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Mi sembrano le gare della parrocchia, fatte dietro casa.
Visto il numero di partecipanti direi una parrocchia abbastanza grossa e con personaggi di rilievo in ambito nazionale ! Poi chi vuole sminuire questi circuiti casalinghi lo faccia pure dall'alto dei suoi risultati internazionali ! Per noi poveri ciclisti mediocri meno male che ci sono le gare della parrocchia dove a volte puoi anche incontrare qualche campione nazionale e magari scambiarci due parole .
non mi riferivo al numero di partecipanti, ma al fatto, per me discutibile, che si vada a correre in luoghi dove, i rider più forti conoscono i sentieri a memoria, dove mi sembra quasi scontato vinca il local forte (visto che appunto li prova e li riprova). Ecco tutto questo mi sembra contrario allo spirito enduro, in francia ad esempio manco fanno le prove i giorni prima, ed anzi per alcuni rider è fondamentale guidare blind per diventare più forti. Mi pare che in Italia si cerchi sempre la via "facile", essere campioni si, ma come scrivevo della gara della parrocchia.
 

maxfrusciante

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Non abbiamo una cultura nazionale di questo sport e quindi poca attenzione e pochi sponsor.
Chi fa queste gare le fa perché ha una famiglia alle
spalle o deve far pubblicità al proprio negozio.
Sono pochi quelli che vivono solo di gare.
Idem dicasi per il Dh.
Xc e Marathon essendo maggiormente fruibili anche dai principianti che spesso si spostano dall asfalto(dove invece abbiamo una tradizione nazionale importante) sono iper affermati e abbiamo rider di livello mondiale seppur nessuno per ora in grado di classificarsi nei primi 3.
Non essendoci una federazione forte l enduro è lasciato a se stesso.
Io pratico enduro e ho fatto 2 gare l anno scorso ma siamo sempre in 90/100 persone e chi viene a vedere(a parte gli appassionati) ti guardano come un cretino che prima o poi si farà male...manca cultura, i media nazionali ignorano tutto il movimento mtb.


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lollo72

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Ricordo che Raimondi era uno dei promotori del circuito di casa 4Enduro , ma considerata la possibilità di confrontarsi con atleti internazzionali e (secondo me) avendo qualche chance di poter rientrare nella metà alta della classifica , ha giustamente colto l'occasione di andare in Cile. Ma visti i costi e le attuali possibilità di risultati , in Italia sono pochi che possono permettersi una trasferta simile. Poi il discorso della poca competitività dei rider italiani a livello internazzionele è ampio, ma non credo siano i circuiti casalinghi a rovinare gli atleti , anzi a volte servono per dare visibilità e portare a conoscenza della disciplina enduro . Certo girare il mondo per confrontarsi con i migliori sarebbe auspicabile e di sicuro aiuta a migliorarsi ,ma purtroppo non tutti possono permetterselo . Poi magari in futuro verrà fuori anche il Valentino Rossi dell'enduro italiano , speriamo e pedaliamo !
non dico assolutamente che i circuiti casalinghi rovinino qualcosa, anzi ben vengano più gare. quello che mi spiace è che i pochi atleti di divello non riescano ad avere sponsor per fare gare di livello e debbano ripiegare su queste. se non ci fossero altre gare in concomitanza sono contento che grandi rider facciano queste gare per vederli da vicino, ma non dovrebbe essere loro priorità vincere un piccolo circuito locale, mentre questo pare visto quanto si allenano su questi sentieri, e non parlo solo di coggiola ma di tutte le gare di questo circuito.
è anche strano fare gare così presto nella stagione in posti dove fa normalmente freddo e piove, una gara sotto la neve, coggiola si è fatta il più delle volte sotto la pioggia e il freddo (a marzo è anche normale vista la zona). il dubbio che mi viene è: non si fanno più in là per dare la possibilità a questi atleti di fare e vincere le gare casalinghe oppure perchè poi sarebbe più difficile manutenere quei sentieri facendo 4 gare tra fine aprile-maggio-giugno?
Ma, essendo il 4Enduro nato con testimonial i 4 rider locali più rappresentativi (Alex e Denny Lupato, Davide Sottocornola e Matteo Raimondi) ovviamente ci si può attendere che si allenino in quei luoghi e che abbiano buoni risultati nella competizione casalinga; ma non credo sia stata organizzata per il "ti piace vincere facile" ma piuttosto per dare visibilità all'enduro e magari per dare qualche riscontro agli sponsor. Per la scelta delle date credo che abbiano cercato il più possibile di evitare la concomitanza con altre gare o circuiti prevalentemente nazionali , per chi organizza (e forse anche per molti partecipanti) sarebbe certo stato meglio aprile-maggio-giugno ; ma probabilmente in quelle date ci sono altre competizioni a cui i top rider possono partecipare. Gli sponsor quando cacciano la grana , si attendono un certo riscontro d'immagine dai loro atleti sia di risultati che mediatico e le garette di casa servono anche a questo piaccia o meno. Poi non so nemmeno quanto sia fondamentale vincere il circuito di casa , infatti Raimondi avendone la possibilità è andato in Cile.
 
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Infatti Raimondi (secondo dietro Alex nella prima tappa del 4Enduro alle rive rosse) era in Cile , ma i risultati non sono stati certamente così esaltanti come nei circuiti nazionali! Per chi "lavora" nell'enduro non so cosa possa essere più remunerativo : se essere costantemente al top in casa o sperare nello sporadico colpaccio in campo internazionale ( fatto che non so da quanti anni non si verifica!).
ma per piacere!
è la garetta dietro casa punto.
Raimondi dietro ALex in casa di Alex, ma va? falla a casa di Raimondi e poi mi dici
AH no che Raimondi è in CIle e non si è creato una tappa dietro casa.
Detto ciò, risultato più che ottimo per un Italiano all'estero, anzi, per un rider! Nella classifica si vedono TANTISSIMI rider forti in posizioni fuori dalla TOP 20, meglio che tornino a girare in casa anche loro? direi di no, se ti piazzi nella TOP 50 dell' EWS sei forte.
 
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Chi fa enduro per lavoro avrebbe dovuto essere in Cile...
Una trasferta oltreoceano costa come 3 stagioni qui....
no nserve andare in CIle per misurarsi con gente forte, basta andare a fare la EES quando esisteva, ah no che loro non ci hanno mai partecipato, eppure mi pare che le tappe fossero proprio oltre il confine Italiano, tranne Madeira, che li capisco non andarci, insomma il sole, le spiagge, i 600€ di aereo, i trail stupendi, capisco.
 
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Lucky86

Biker velocissimus
6/10/09
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Sono contento che molti abbiano capito il senso del mio commento.. se sei un pro con c'entra essere ricco di famiglia. Ormai lo sport ha qualche anno e si avvicina al decennio e le bici che danno non sono solo una... quindi qualche soldo c'è visto che poi ci sono anche altri sponsor di compomenti e abbigliamento. Evidentemente a qualcuno interessa di più il circuito locale piuttosto che un livello generale e intendo sia rider che altri interessi di squadre e sponsor.
Finché si può scegliere fanno quello che vogliono. In tutti gli altri sport federali ci sono delle categorie da rispettare e i pro e gli amatori sono spesso divisi da categorie.
Mi fa ridere il pro che partecipa agli italiani di atletica e poi partecipa e vince alla sagra di paese e più o meno questa è la stessa cosa...
Sicuramente nell'enduro mancano ancora i numeri e le diverse organizzazioni e probabilmente è già tanto quel che si riesce a fare... di certo per gli amatori adesso è uno sport molto costoso per molti motivi.
Ma questa è un'altra storia.... come sempre complimenti ai partecipanti e ai vincitori.
 

iltaglia

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omegna
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Credo sia corretto chiarire alcuni punti: la gara in questione è iscritta al calendario nazionale enduro, quindi non è proprio la gara del paese dove il pro rider di turno ruba caramelle agli amatori, ci sono classifiche separate. Tante che nella scorsa edizione a aaCoggiola ha vinto von klebersberg e a Pogno Suding.Forse qualcuno pensa che attorno all'enduro italiano ci sia un giro di soldi cospicuo, la realtà è ben diversa, Raimondi ha due bici per tutta la stagione ed era così anche per Alex fino alla scorsa stagione. Avendo avuto la fortuna di seguirlo per 4 stagioni vi garantisco che avrebbe preferito essere in Cile, infatti è stato il primo a patire da solo e farsi una'intera stagione di ews, purtroppo a parità di livello i top team preferiscono anglosassoni e francesi, spesso per agioni di mercato. Ora i soldi necessari per una trasferta come quella del Cile sono molti e nessun team italiano può permettersi in esborso simile. Le gare della parrocchia servono a far crescere il movimento, se speriamo di avere un domani riders capaci di competere ad alto livello dobbiamo avere molti giovani fra cui scegliere, quindi se ci sono molte gare vicino a casa possiamo dare la possibilità a più famiglie di sostenere i propri figli e di poterli far correre, se poi si mettono in luce come è accaduto ad alcuni junior nelle prime due tappe possono andare a correre anche gare più importanti e crescere.Consiglierei ai molti leoni da tastiera di criticare meno ed aiutare di più in modo concreto, forse si dimenticano che alcuni rider hanno lasciato un lavoro sicuro per mettersi in gioco ed inseguire un sogno, hanno messo in gioco se stessi, facendo grandi sacrifici che spesso conoscono solo le persone che li hanno seguiti da vicino. In quanti avrebbero lo stesso coraggio?
 
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