Archiviato con successo anche questo raduno in Valle Taleggio, nonostante le previsioni meteo davvero avverse hanno scoraggiato molti dei partecipanti. Solo la tenacia di chi ci ha creduto è stata ripagata da una giornata abbastanza gradevole anche nelle temperature e con il sole che faceva capolino fra le nuvole e rischiarava le cime imbiancate delle nostre Orobie, creando uno scenario davvero suggestivo.
37 i cicloescursionisti iscritti, provenienti da diverse provincie, attrezzati a dovere per affrontare questa bella e abbastanza impegnativa cicloescursione. Dopo le dovute raccomandazioni, si decide di salire tutti in gruppo sul percorso un po' più ripido, ma più breve e con lo stesso grado di difficoltà tecnica per non approfittare troppo della clemenza del tempo e incappare in qualche temporale pomeridiano. Dopo le foto di rito, attraversiamo il centro di Sottochiesa e saliamo fino a Pizzino, grazioso borgo arroccato su uno sperone di roccia, seguendo le indicazioni per rIfugio Gherardi e al bivio saliamo la sterrata di recente costruzione che attraverso boschi e pascoli, raggiunge i Piani di Artavaggio.
Ora ci dividiamo; Sabrina con il suo gruppo sale a destra con strappo in salita su cementata per proseguire a mezza costa la base del Monte Sodadura, passando dalla Casera Aralalta, offrendo un bellissimo panorama sulla Grigna, Resegone, sulla Costa del Pallio e sull'alta Val Taleggio.
Io con il mio gruppo, percorriamo la ripida strada sterrata fino al Rifugio Nicola e Cazzaniga, dove incrociamo e seguiamo un tratto del famoso sentiero 101 delle Orobie, aggiriamo il Sodadura e seguendo il divertente sentiero con brevissimi tratti a spinta, per attraversare le ultime lingue di neve , con un bellissimo panorama sulle Orobie imbiancate e sulle cime Aralalta e Pizzo Baciamorti,raggiungiamo la Bocchetta di Regadur. Affrontiamo la discesa abbastanza tecnica, ma molto divertente e scendiamo ai sottostanti Piani dell'Alben, passando a fianco dell'ex Rifugio Cesare Battisti, dove incrociamo l'altro gruppo e seguendo il sentiero nel pascolo, raggiungiamo il Rifugio Angelo Gherardi. Sosta al Rifugio per un buon pasto e tanta allegria. Ripartiamo per la discesa e ancora i percorsi si dividono, quello medio seguendo una traccia nel prato fino ad incrociare un tratturo che piegando a sinistra nel pascolo, si collega ad una strada sterrata e cementata fino a Capo Foppa, punto d'incontro con l'altro gruppo che invece, seguendo il sentiero, segnavia CAI 120, mette alla prova le proprie capacità tecniche.
Arrivati a Capo Foppa, seguiamo insieme la strada asfaltata attraverso i pascoli disseminati da piccole Baite quasi tutte ristrutturate in ambiente davvero molto carino. Ancora un tratto di sterrato e raggiungiamo il piccolo nucleo di Fraggio. Molte case sono ridotte a ruderi, ma la piazzetta erbosa, posta davanti alla chiesa di S. Lorenzo, offre lo spunto per una nuova foto di gruppo. Affrontiamo insieme l'ultimo tratto di sentiero nel bosco, alternato da tratti tecnici a tratti più scorrevoli, passando vicini al Santuario di Salzana per poi proseguire fino a raggiungere l'abitato di Sottochiesa, chiudendo questo giro ad anello davvero appagante.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti alla cicloescursione e soprattutto un grazie caloroso ai soci del Gruppo Mtb CAI Valserina per il prezioso supporto tecnico.
Le foto qui:
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