14 Novembre 2010 - Giro a Massa e Foto del Marocco con cena

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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La premiata truppa marocchina è lieta di invitarvi in quel di Massa Marittima per una giornata (in)dimenticabile.

Ritrovo il 14 Novembre 2010 alle ore 9.30 al Poggio a Massa Marittima.
La zona è piena di parcheggi, in primis quello davanti al Bar La Lucciola.

per chi arriva da sud:
appena entra in paese gira a destra direzione stadio
sorpassa l'ospedale
svolta a destra dove c'è una galleria
trova un incrocio e svolta a sinistra direzione la lucciola
dopo qualche centinaio di metri gira a sinistra ancora in direzione la lucciola

per chi arriva da nord:

entra in paese fino a che non si trova una piccola rotonda sulla sinistra.
imbocca la salita che si trova davanti direzione la lucciola
dopo svolta a sinistra, poi destra, poi destra sempre in direzione la lucciola

il cartello del Bar - Pizzeria La Lucciola è bianco con un logo arancione ovale con bordo seghettato. Il Bar si trova in via Don Minzoni 10[/B ovvero qui
davanti al Bar c'è un grande parcheggio che dovrebbe essere sufficiente. in ogni caso nella zona i parcheggi non mancano dato che siamo in prossimità dello stadio.



Partenza alle 10 (tassative!!!) per giro di 35/40 Km x 1200 mt quasi tutto su single e con qualche variante nova nova (vedi descrizione accuratissima sotto ...)
studiata per l'occasione dal peoro di Massa. Pranzo al sacco.

Alle 16.00 rientro, doccia al circolo del tennis e poi ci trasferiamo alla Domus Bernardiniana http://www.domusbernardiniana.it/index.php?lng=it per la visione delle foto e per la cena (25 euri a cranio) prevista per le 19 - 19:30 e successiva proiezione delle 6327 foto dell'avventura Marocchina.
Consentiti gli insulti, anche pesanti, ma non il lancio di pomodori e/o uova marce


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ultimo aggiornamento sul percorso da ueppaa 12/11 ore 22.52
un paio di indicazioni utili sui percorsi. MEMORIZZATELI!!

il sentiero della maremma cup.
è il primo che facciamo..entreremo nel bosco dietro lo stadio, di lì a poco ci aranno dei tornantini in discesa e poi un pezzo veloce con pezzi pietrosi. alla fine della discesa attraverseremo un fosso. OCCHIO perchè nel fosso ci sono delle buche ma ad occhio non sembrano profonde come sono in realtà. hanno già fregato un pò di persone. una volta attraversato il fosso bisogna andare verso DESTRA.

il single di rigalloro
è dopo quello della maremma cup. dopo una breve risalita, c'è una ventina di metri in paino e poi si svolta a destra. la prima parte del sentiero è fatta di curve in appoggio, poi c'è una piccola risalita da fare in velocità, un saltino (facile) sulla destra e poi inizia una parte ripida. dopo due piccole parti ripide e due carbonaie, c'è un centinaio di metri di sentiero e poi all'improvviso una cuva molto stretta a destra RALLENTATE altrimenti finirete nel fosso con un salto di diversi metri.
dopo questa curva c'è un bel tratto di saliscendi, la maggior parte in discesa. se farete i falsipiani in salita rilanciando la bici vi divertirete di più, altrimenti perderete troppa velocità e ritmo.

single di Padre Pio
lo affronteremo dopo la pausa pranzo, è un lungo sentiero in discesa, uno dei più belli. alla fine quando sarete accanto al fosso dei noni inizia un bel single che presenta degli strappi in salita. nulla di che si fanno senza problemi, solo chi ha abbassato la sella la rialzi.

Traccia giro prima parte fino al lago, ovvero incompleta e pure sbagliata nell'ultimo pezzetto, ma sempre meglio di niente :medita:
http://connect.garmin.com/activity/5...76a0a18e077a,0

Descrizione del percorso (By uepppaaaaaa) occhio perchè è cambiato (vedi sopra)
Partenza dal Poggio.
Si percorre una parte del sentiero della Maremma Cup, saliscendi tecnico per una bici da xc, con qualche tratto roccioso.
Sotto al podere di Rigalloro si svolta a destra per l’omonimo sentiero, singletrack veloce, con qualche salto e cambi di pendenza e curve in appoggio.
Nella zona sottostante il single c’è l’accesso alla galleria Giulia, scavata nel 1849 dalla “Società anonima di Val Castruccio e Rigalloro”, piccola società che aveva in concessione, come molte altre, una piccola zona e scavava gallerie di ricerca mineraria.
Alla fine si passa un fosso e si risale fino a sopra il podere di Fonteporrina.
Breve discesa delle “paioline”, con tre drop, di cui l’ultimo non banale, con atterraggio pulito e in discesa.
(delle “paioline” rimangono solamente i basamenti in cemento delle vecchie teleferiche minerarie usate per trasferire il minerale dalle miniere di Boccheggiano e Niccioleta, fino al mare).
Trasferimento su single fino ad attraversare la strada asfaltata di capanne.
Risalita fino alla sommità di Serrabottini.
Single “del pozzo”, breve ma caratteristico per la presenza di un pozzo medievale.
Questa zona ne è piena, il Campo Minerario di Serrabottini era uno dei più importanti in Italia sin dal XIII secolo per l’estrazione di svariati minerali; qui la vegetazione infatti si dirada, a causa della gran quantità di discariche minerarie (scorie di fusione di ferro, pirite, rame) che coprono il terreno e che lo rendono particolarmente acido. I pozzi, detti “bottini”, sono di forma circolare, con una imboccatura larga tra i 2 e i 3,5 metri, ed una profondità stimata tra i 40 e gli 80 metri.
Discesa fino alla strada asfaltata del lago dell’accesa, su strada ampia ma da fare non a “manetta” specialmente in un tratto ripido dal fondo smosso e che inizia con un bel cambio di pendenza!!
Si attraversa l’asfalto e dopo aver attraversato un piazzale si entra in un single, detto del “Cavone” che con quattro risalite e altrettante discese ( la prima le capre, poi la minieretta, il laghetto e ultima i tornantini o “Camerotti) ci poterà fino al podere Felciaione.
Questi sono i tipici single della zona, senza difficoltà ma con una curva dietro l’altra..
Breve tratto asfaltato fino alla Pesta, si attraversa su un ponticello il torrente Bruna (emissario del Lago dell’Accesa, lago alimentato da sorgenti interne) e dopo un breve tratto pianeggiante si sale sul poggetto sopra il lago stesso, detto Poggio Montino, attraversando tra l’altro diverse zone archelogiche etrusche.. si ridiscende fino al lago, si raggiunge di nuovo la Pesta e da qui un lungo trasferimento fino alla cessa del Terminone, attraversando una zona di vecchi depositi minerari dell’ Ex miniera “La Pesta”, recentemente risanata.
Oltrepassata la cessa di lì a poco inizia il singletrack di “Padre Pio” uno dei più lunghi e belli della zona, alterna tratti pietrosi, tratti molto veloci, con l’ultima parte di discesa a tratti ripida. Dopodichè inizia la parte di saliscendi, detto single del “pungitopo”, che dopo aver attraversato svariate volte il fosso dei “Noni” ci porta fino alla strada sterrata.
Da qui andiamo a percorrere un tratto in pianura adiacente al fosso “La Zanca”, dopodichè dopo una svolta a sinistra inizia la salita appena ripulita fin sotto al podere “Brenne”, salita abbastanza impegnativa, soprattutto per il fondo smosso e ciottoloso e che non molla mai, probabilmente qui i frontisti saranno in difficoltà. (anche qui passeremo in prossimità di un importante miniera del 800’, la Miniera Piccioni, nota per l’estrazione di solfuri misti).
Quasi alla fine attraversiamo una uliveta abbandonata, altro piccolo pezzo di mulattiera, dopodichè su una curva a destra, tiriamo dritti andando a imbocare il single appena aperto detto “delle brenne”, single facile e intuitivo ma a tratti con qualche roccia che può essere insidiosa.
Arriviamo alla strada bianca dei noni, risaliamo leggermente e svoltiamo a sinistra su un singletrack in discesa, che ci regalerà uno dei posti più suggestivi della zona. Arriveremo infatti ad una zona di vecchie discariche minerarie, di colore giallo intenso, in cui l’acqua ha scavato un canyon che percorreremo in bici.
Risaliamo ancora leggermente e a questo punto valutiamo se salire o no in direzione massa, dipenderà dall’orario e da quante energie saranno rimaste.Se non saliremo a Massa in poche centinaia di metri saremo a Capanne, dove ci rimarrà l’ultima salita fino alla partenza del “canyon”.
Se invece decidiamo di salire a Massa, svoltiamo a sinistra in direzione “Santo” andando però a percorrere la salita di “Montoccoli”, appena ripulita e caratterizzata da alcune parti tecniche, belle impegnative.
Alla fine del single svoltiamo a sinistra e facciamo l’ultima parte di salita su strada bianca.
Alla sommità svoltiamo a sinistra e dopo un single veloce in discesa arriviamo a “Poggio ai Frati”. Da qui parte il pistino di “Capanne”, un single molto vario, con molti salti di cui un paio difficili (tutti corredati di via alternativa), appoggi e tratti ripidi. Il “pistino” finisce alla strada asfaltata in località Capanne, attraversiamo la strada e imbocchiamo un single in salita (l’ultima!!!) detta salita di “Pallhuber”, fino alla sommità del poggio adiacente a Serrabottini, detto Poggio Montierino, (percorso all’inizio del giro). Iniziamo la discesa che ci porterà al “canyon” il single più famoso della zona, molto suggestivo, tutto all’interno di un fosso, con wall ride di tre metri e più. Vi consiglio di non percorrerlo cercando la linea più veloce, ma di rilanciare dopo ogni curva cercando di salire più in alto possibile sulle paraboliche!!
Il canyon finisce in una ex zona mineraria, detta “Poggio al Guardione”.
Alla fine trasferimento di un paio di chilometri di asfalto fino alla statale in località schiantapetto e, toccasana finale, salita a Massa fino in Poggio.
 

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