Nelle mie considerazioni sulla nuova bici credo che mi accompagnino due aspetti fondamentali.
Il primo è che non ho mai cercato la prestazione massima, ma il divertimento, inteso come ricerca di sensazioni positive in sella.
Il secondo è che per i precedenti 20.000 km circa e 15 anni di bici ho sempre avuto una front.
Inoltre, se può essere utile a qualcuno leggere le sensazioni di chi ha fatto questo passaggio da front a full, credo che sia da tenere bene a mente una cosa: oggi il mercato ci vende tutto per fare tutto e sembra che non ci sia niente di precluso.
Però io una costante ce la devo mettere e visto che un conto è dissertare sul mercato e un conto è cosa diavolo ci compriamo, la mia costante è il prezzo.
Io ho acquistato la mia full il giorno in cui ad un prezzo abbordabile (per me, naturalmente) ho trovato una bici che pesa meno della mia front precedente, che secondo le mie possibilità aveva un peso decente per fare tutto quello che mi piace fare.
Però, una front di pari prezzo sarebbe pesata quasi 2 chili in meno.
Quanto conti questa considerazione fate voi, per me un po sì
Alla luce di ciò, ecco il mio bilancio.
1. La salita
La salita rimane in salita. Io continuo ad avere delle apparizioni sugli stessi tornanti di una volta. Però sullo sconnesso salgo meglio, il ritmo, forse un po rallentato, è però più costante, e meno faticoso. Con la front ero costretto a dei cambi di ritmo per assicurarmi quella trazione che oggi mantengo più facilmente. Tutto ciò vale allaumentare dello sconnesso, perché su asfalto ho delle ruote da trattore che solo per inquinamento acustico mi stancano.
Come dicevo, allo stesso prezzo avrei avuto 2 Kg. in meno, quindi è importante notare che salgo come prima ma senzaltro meno di come salirei con una front di pari prezzo.
2. La discesa
Limiti spostati in avanti e dunque ci si avventura di più.
Molti spostando i limiti scenderanno più veloci, forse un po anchio, ma quello che apprezzo di più è senzaltro il poter affrontare più percorsi, più sentieri, più passaggi tecnici, e quella sensazione di tenuta complessiva della bici che fa una certa differenza rispetto alle bizzarrie della mia vecchia front.
E chi dice che con la front devi avere più manico ha ragione fino a un certo punto, perché per prima cosa il manico è il tuo e chissenefrega come ce lhanno gli altri, secondo quelli che fanno freestyle in motocross mi sembra che abbiano sia escursioni della madonna, sia manico.
3. I sentieri
Che si tratti di terreno compatto o di sconnesso, io godo di più, e qui è secondo me il bello, ogni metro è finalizzato al piacere di percorrerlo, ogni nuovo sentiero ti spinge a buttartici, non mi capita più di pensare di lasciar perdere una traccia per paura che sia troppo dura, o quella sensazione, davanti ad un percorso fatto tante volte, che a un certo punto cè un tratto dal fondo dissestato o così ostico da rendermelo sgradevole.
4. Conclusioni
E questultimo aspetto che mi rifarebbe rifare 1.000 volte questa scelta.
Oggi mi dispiace scendere dalla bici, prima alle volte ero felice del giro, ma sazio.
Tra limpresa nel suo complesso e ogni metro percorso, oggi preferisco ogni metro percorso, non aggiorno più sul PC i chilometri complessivi fatti, non considero più chissà quali nuovi percorsi da trovare, prendo, mi metto le scarpe ed esco.
Unaltra cosa che mi fa riflettere è che prima magari limavo sul peso, oggi mi carico lo zaino per avere tutto con me, per non fermarmi mai, e finisce che giro con un chilo in più di una volta, ma me ne frego.
Salgo meglio? No, più o meno come prima.
Scendo più veloce? Insomma, soprattutto più sicuro.
Mi diverto di più? Anni luce.
E detto da uno come me, che non è come quei treni che a riposo hanno 45 battiti al minuto (io vado per i 90) e che si porta appresso 41 anni e che dunque sta attento allo sforzo, non è cosa da poco.
Grazie per la lettura.
Claudio
Il primo è che non ho mai cercato la prestazione massima, ma il divertimento, inteso come ricerca di sensazioni positive in sella.
Il secondo è che per i precedenti 20.000 km circa e 15 anni di bici ho sempre avuto una front.
Inoltre, se può essere utile a qualcuno leggere le sensazioni di chi ha fatto questo passaggio da front a full, credo che sia da tenere bene a mente una cosa: oggi il mercato ci vende tutto per fare tutto e sembra che non ci sia niente di precluso.
Però io una costante ce la devo mettere e visto che un conto è dissertare sul mercato e un conto è cosa diavolo ci compriamo, la mia costante è il prezzo.
Io ho acquistato la mia full il giorno in cui ad un prezzo abbordabile (per me, naturalmente) ho trovato una bici che pesa meno della mia front precedente, che secondo le mie possibilità aveva un peso decente per fare tutto quello che mi piace fare.
Però, una front di pari prezzo sarebbe pesata quasi 2 chili in meno.
Quanto conti questa considerazione fate voi, per me un po sì
Alla luce di ciò, ecco il mio bilancio.
1. La salita
La salita rimane in salita. Io continuo ad avere delle apparizioni sugli stessi tornanti di una volta. Però sullo sconnesso salgo meglio, il ritmo, forse un po rallentato, è però più costante, e meno faticoso. Con la front ero costretto a dei cambi di ritmo per assicurarmi quella trazione che oggi mantengo più facilmente. Tutto ciò vale allaumentare dello sconnesso, perché su asfalto ho delle ruote da trattore che solo per inquinamento acustico mi stancano.
Come dicevo, allo stesso prezzo avrei avuto 2 Kg. in meno, quindi è importante notare che salgo come prima ma senzaltro meno di come salirei con una front di pari prezzo.
2. La discesa
Limiti spostati in avanti e dunque ci si avventura di più.
Molti spostando i limiti scenderanno più veloci, forse un po anchio, ma quello che apprezzo di più è senzaltro il poter affrontare più percorsi, più sentieri, più passaggi tecnici, e quella sensazione di tenuta complessiva della bici che fa una certa differenza rispetto alle bizzarrie della mia vecchia front.
E chi dice che con la front devi avere più manico ha ragione fino a un certo punto, perché per prima cosa il manico è il tuo e chissenefrega come ce lhanno gli altri, secondo quelli che fanno freestyle in motocross mi sembra che abbiano sia escursioni della madonna, sia manico.
3. I sentieri
Che si tratti di terreno compatto o di sconnesso, io godo di più, e qui è secondo me il bello, ogni metro è finalizzato al piacere di percorrerlo, ogni nuovo sentiero ti spinge a buttartici, non mi capita più di pensare di lasciar perdere una traccia per paura che sia troppo dura, o quella sensazione, davanti ad un percorso fatto tante volte, che a un certo punto cè un tratto dal fondo dissestato o così ostico da rendermelo sgradevole.
4. Conclusioni
E questultimo aspetto che mi rifarebbe rifare 1.000 volte questa scelta.
Oggi mi dispiace scendere dalla bici, prima alle volte ero felice del giro, ma sazio.
Tra limpresa nel suo complesso e ogni metro percorso, oggi preferisco ogni metro percorso, non aggiorno più sul PC i chilometri complessivi fatti, non considero più chissà quali nuovi percorsi da trovare, prendo, mi metto le scarpe ed esco.
Unaltra cosa che mi fa riflettere è che prima magari limavo sul peso, oggi mi carico lo zaino per avere tutto con me, per non fermarmi mai, e finisce che giro con un chilo in più di una volta, ma me ne frego.
Salgo meglio? No, più o meno come prima.
Scendo più veloce? Insomma, soprattutto più sicuro.
Mi diverto di più? Anni luce.
E detto da uno come me, che non è come quei treni che a riposo hanno 45 battiti al minuto (io vado per i 90) e che si porta appresso 41 anni e che dunque sta attento allo sforzo, non è cosa da poco.
Grazie per la lettura.
Claudio