Vi voglio rendere partecipi della mia uscita di oggi:
Ieri sera, dopo aver fatto l'aperitivo insieme :magna: o-o , il Presidente dell'Associazione a cui sono iscritto (ASD Emissioni Zero con un topic sul forum sezione regione Lombardia) mi presta il gps Garmin per tracciare un sentiero di cui avevo scoperto una variante mai fatta.
La sveglia suona come al solito ovvero alle ore 7, mi alzo, faccio colazione e mentre guardo un pò di televisione mi sento carico di energia positiva e ansioso di uscire , nel frattempo ricevo un sms da un amico (un bitumaro che d'inverno usa la mtb) che vuole uscire e ci accordiamo per trovarci sotto casa mia alle 9,30.
Inizio a vestirmi e, nel mentre preparo lo zainetto dove aggancio, tramite un moschettone il Gps.
Scendo in garage, preparo la mtb, accendo il Garmin e aspetto Emanuele.
Appena arriva, è stata questione di qualche minuto che ho utilizzato per fare un pò di stretching, partiamo alla volta del Sentiero del Gufo.
Appena abbandonato il bitume ed entrati nel boschetto dietro casa Emanuele comincia ad avere dei problemi al deragliatore, tra l'altro la bici l'ha ritirata venerdì dopo un controllo da parte del venditore...., si continua a pedalare e a parlare.
Il sentiero curva a destra e inizia una salita non lunga ma impegnativa in quanto il terreno è smosso e ci sono molti sassi, io sono davanti ed Emanuele è subito dietro di me, quando sento uno strano rumore e delle imprecazioni.....mi fermo, mi giro e vedo il mio compagno di mtb fermo ad imprecare !!!
Torno indietro di qualche metro e mentre chiedo vedo che la catena non è più al suo posto ma bensì per terra!!!! Catena mod. XT ROTTA!!!
Stavo prendendo lo smagliacatena per effettuare la riparazione quando Emanuele mi ferma e mi dice che torna indietro anche in conseguenza del problema al deragliatore e non vuole rischiare di rimanere a piedi lontano da casa.
Lui gira la bici e torna verso casa, la distanza era inferiore al km, ed io rimango lì a pensare se continuare in solitaria oppure tornare indietro anch'io e fare una domenica di riposo, NO!!! vado in solitaria, anche se la cosa non mi ha mai entusiasmato.
Procedo nel percorso e mi rendo conto che la mia situazione psicologica, per ora, non ha risentito degli inconvenienti.
Proseguo per Castelseprio, giro a destra in direzione degli scavi archeologici del Parco_archeologico_di_Castelseprio, dopo qualche centinaio di metri sulla sinistra inizia la discesa del Sentiero del Gufo.
Il sentiero è bello ghiacciato e aiuta a percorrerlo in quanto il terreno è sempre bagnato e pieno di fango.
Continuo a pedalare in perfetta solitudine e, contrariamente al solito, ascolto il rumore del vento che fischia tra rami e foglie, le poche che sono rimaste sugli alberi...
Dopo qualche km arrivo in un punto dove ci sono degli alberi in mezzo al sentiero per cercare di impedire ai motociclisti il passaggio, mi carico la mtb in spalla e scavalco i tronchi in questione, mi appresto ad affrontare lo spazio che mi manca per arrivare ad una discesa molto sconnessa e piena di piccoli rami sul sentiero ma, quando sono arrivato in questo punto, incontro un gruppo di cacciatori, non giovani ma leggermente avanti con l'età.., che mi dicono: non fare rumore altrimenti gli animali scappano!!!
Dopo qualche secondo di perplessità gli ho risposto: non è il rumore che faccio io che spaventa gli animali a cui voi sparate !!!
Riprendo il mio percorso ed arrivo al bivio, per il quale devo "mappare" il percorso, imbocco il sentiero a sinistra e, dopo aver cercato di non cadere nei solchi lasciati da motociclisti, arrivo ad un incrocio:
Pedala pedala pedala arrivo ad un cartello che indica i vari percorsi, decido di andare verso Morazzone e questa decisione è stata l'inizio della .......
I primi km sono stati molto divertenti : sentiero largo, in leggera discesa e molto pedalabile, ad un certo punto arrivo in un grosso prato, al termine del quale c'è un fiume da guadare, mi accerto della profondità e decido di passarlo in mtb e la cosa mi riesce senza nessuna difficoltà.
Appena arrivo sull'altra riva, risalgo la sponda del fiume e mi ritrovo in un boschetto pieno di alberi eretti e caduti e con molti rovi, mi guardo a destra e sinistra e mi sembra di vedere in fondo il sentiero, per cui mi avventuro in quella direzione, non senza aver "sprecato" parole cattive verso questi rovi e alberi caduti.
La mia era stata una visione perchè il sentiero non c'era...mi giro indietro, a destra, a sinistra ma il bosco mi sembra tutto uguale e quindi cosa faccio????
Inizio ad andare verso destra e mi accorgo che in lontananza c'è una fattoria, dopo aver scavalcato un sacco di rami e alberi ed essermi punto con i rovi arrivo in uno prato all'aperto laterale alla fattoria vista in precedenza.
Il mio pensiero è stato quello di cercare qualcuno e chiedere in che zona ero per cercare di orientarmi.
Mi appresto ad avvicinarmi alla costruzione in muratura quando mi blocco!!!
C'era un cane non legato di dimensioni esagerate, almeno per me che non li amo particolarmente..., cosa faccio? mi guardo intorno e...o gli passo davanti o affronto una discesa di terra che, secondo me, neanche Fabien Barel o il fratello di Absalon farebbero.
Che decisione ho preso?
Bravi, ho deciso di affrontare la terra!!!
Mi guardo intorno e vedo dei rami tagliati, mi carico la mtb in spalla,li prendo e li uso a mò di bastoni per aiutarmi ad affrontare la discesa e, penso che se scivolo mi faccio un male della miseria, anche se devo dire la verità che in quel momento non ho usato questa parola....
Dopo qualche minuto arrivo alla fine della discesa e girandomi verso l'alto vedo che il cane era in cima che mi guardava...
Sul gps trovo un riferimento conosciuto e cerco di portarmi verso questo affrontando ancora dei rovi e rami vari....
Dopo varie peripezie arrivo su un sentiero conosciuto e ricomincio il ritorno verso casa passando per Gornate Olona, il piccolo Stelvio in discesa e facendo la pista ciclabile della Valle Olona fino a Cairate e quindi affronto l'ultima salita per tornare verso casa.
A mezzogiorno sono arrivato a casa stremato, un pò pensieroso ma anche soddisfatto del fatto che in solitario sono riuscito a terminare un percorso che non avrei mai fatto.
Al mio rientro in casa mia figlia mi ha chiesto se avevo intenzione di rimanere fuori a pranzo visto che ero in ritardo!!!!
PS:Scusate per la lunghezza del mio racconto ma non sono riuscito a ridurlo.
Ieri sera, dopo aver fatto l'aperitivo insieme :magna: o-o , il Presidente dell'Associazione a cui sono iscritto (ASD Emissioni Zero con un topic sul forum sezione regione Lombardia) mi presta il gps Garmin per tracciare un sentiero di cui avevo scoperto una variante mai fatta.
La sveglia suona come al solito ovvero alle ore 7, mi alzo, faccio colazione e mentre guardo un pò di televisione mi sento carico di energia positiva e ansioso di uscire , nel frattempo ricevo un sms da un amico (un bitumaro che d'inverno usa la mtb) che vuole uscire e ci accordiamo per trovarci sotto casa mia alle 9,30.
Inizio a vestirmi e, nel mentre preparo lo zainetto dove aggancio, tramite un moschettone il Gps.
Scendo in garage, preparo la mtb, accendo il Garmin e aspetto Emanuele.
Appena arriva, è stata questione di qualche minuto che ho utilizzato per fare un pò di stretching, partiamo alla volta del Sentiero del Gufo.
Appena abbandonato il bitume ed entrati nel boschetto dietro casa Emanuele comincia ad avere dei problemi al deragliatore, tra l'altro la bici l'ha ritirata venerdì dopo un controllo da parte del venditore...., si continua a pedalare e a parlare.
Il sentiero curva a destra e inizia una salita non lunga ma impegnativa in quanto il terreno è smosso e ci sono molti sassi, io sono davanti ed Emanuele è subito dietro di me, quando sento uno strano rumore e delle imprecazioni.....mi fermo, mi giro e vedo il mio compagno di mtb fermo ad imprecare !!!
Torno indietro di qualche metro e mentre chiedo vedo che la catena non è più al suo posto ma bensì per terra!!!! Catena mod. XT ROTTA!!!
Stavo prendendo lo smagliacatena per effettuare la riparazione quando Emanuele mi ferma e mi dice che torna indietro anche in conseguenza del problema al deragliatore e non vuole rischiare di rimanere a piedi lontano da casa.
Lui gira la bici e torna verso casa, la distanza era inferiore al km, ed io rimango lì a pensare se continuare in solitaria oppure tornare indietro anch'io e fare una domenica di riposo, NO!!! vado in solitaria, anche se la cosa non mi ha mai entusiasmato.
Procedo nel percorso e mi rendo conto che la mia situazione psicologica, per ora, non ha risentito degli inconvenienti.
Proseguo per Castelseprio, giro a destra in direzione degli scavi archeologici del Parco_archeologico_di_Castelseprio, dopo qualche centinaio di metri sulla sinistra inizia la discesa del Sentiero del Gufo.
Il sentiero è bello ghiacciato e aiuta a percorrerlo in quanto il terreno è sempre bagnato e pieno di fango.
Continuo a pedalare in perfetta solitudine e, contrariamente al solito, ascolto il rumore del vento che fischia tra rami e foglie, le poche che sono rimaste sugli alberi...
Dopo qualche km arrivo in un punto dove ci sono degli alberi in mezzo al sentiero per cercare di impedire ai motociclisti il passaggio, mi carico la mtb in spalla e scavalco i tronchi in questione, mi appresto ad affrontare lo spazio che mi manca per arrivare ad una discesa molto sconnessa e piena di piccoli rami sul sentiero ma, quando sono arrivato in questo punto, incontro un gruppo di cacciatori, non giovani ma leggermente avanti con l'età.., che mi dicono: non fare rumore altrimenti gli animali scappano!!!
Dopo qualche secondo di perplessità gli ho risposto: non è il rumore che faccio io che spaventa gli animali a cui voi sparate !!!
Riprendo il mio percorso ed arrivo al bivio, per il quale devo "mappare" il percorso, imbocco il sentiero a sinistra e, dopo aver cercato di non cadere nei solchi lasciati da motociclisti, arrivo ad un incrocio:
destra o sinistra?
A sinistra conosco la strada e quindi mi butto a destra.
Il percorso è leggermente in salita ma molto pedalabile, la temperatura è mite in quanto il sole scalda ed è proprio piacevole pedalare e non mi pesa il fatto di essere da solo.Pedala pedala pedala arrivo ad un cartello che indica i vari percorsi, decido di andare verso Morazzone e questa decisione è stata l'inizio della .......
I primi km sono stati molto divertenti : sentiero largo, in leggera discesa e molto pedalabile, ad un certo punto arrivo in un grosso prato, al termine del quale c'è un fiume da guadare, mi accerto della profondità e decido di passarlo in mtb e la cosa mi riesce senza nessuna difficoltà.
Appena arrivo sull'altra riva, risalgo la sponda del fiume e mi ritrovo in un boschetto pieno di alberi eretti e caduti e con molti rovi, mi guardo a destra e sinistra e mi sembra di vedere in fondo il sentiero, per cui mi avventuro in quella direzione, non senza aver "sprecato" parole cattive verso questi rovi e alberi caduti.
La mia era stata una visione perchè il sentiero non c'era...mi giro indietro, a destra, a sinistra ma il bosco mi sembra tutto uguale e quindi cosa faccio????
Inizio ad andare verso destra e mi accorgo che in lontananza c'è una fattoria, dopo aver scavalcato un sacco di rami e alberi ed essermi punto con i rovi arrivo in uno prato all'aperto laterale alla fattoria vista in precedenza.
Il mio pensiero è stato quello di cercare qualcuno e chiedere in che zona ero per cercare di orientarmi.
Mi appresto ad avvicinarmi alla costruzione in muratura quando mi blocco!!!
C'era un cane non legato di dimensioni esagerate, almeno per me che non li amo particolarmente..., cosa faccio? mi guardo intorno e...o gli passo davanti o affronto una discesa di terra che, secondo me, neanche Fabien Barel o il fratello di Absalon farebbero.
Che decisione ho preso?
Bravi, ho deciso di affrontare la terra!!!
Mi guardo intorno e vedo dei rami tagliati, mi carico la mtb in spalla,li prendo e li uso a mò di bastoni per aiutarmi ad affrontare la discesa e, penso che se scivolo mi faccio un male della miseria, anche se devo dire la verità che in quel momento non ho usato questa parola....
Dopo qualche minuto arrivo alla fine della discesa e girandomi verso l'alto vedo che il cane era in cima che mi guardava...
Sul gps trovo un riferimento conosciuto e cerco di portarmi verso questo affrontando ancora dei rovi e rami vari....
Dopo varie peripezie arrivo su un sentiero conosciuto e ricomincio il ritorno verso casa passando per Gornate Olona, il piccolo Stelvio in discesa e facendo la pista ciclabile della Valle Olona fino a Cairate e quindi affronto l'ultima salita per tornare verso casa.
A mezzogiorno sono arrivato a casa stremato, un pò pensieroso ma anche soddisfatto del fatto che in solitario sono riuscito a terminare un percorso che non avrei mai fatto.
Al mio rientro in casa mia figlia mi ha chiesto se avevo intenzione di rimanere fuori a pranzo visto che ero in ritardo!!!!
PS:Scusate per la lunghezza del mio racconto ma non sono riuscito a ridurlo.