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… La Sfortuna Ci Vede Benissimo!

mbike

Biker superioris
12/6/03
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Terni
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Di tanto in tanto sentivo qualche amico biker che mi raccontava di quei certi eventi sfortunati, accaduti prevalentemente ad altri loro compagni di escursione, che spesso e volentieri portavano a conseguenze spiacevoli, che a volte significavano anche ospedale. E in cuor mio, trattandosi di combinazioni particolarmente sfavorevoli, speravo sempre che a me non toccasse mai...

Un sabato mattina me ne sto in esplorazione di nuove zone vicino Calvi dell'Umbria. Sto attraversando un tratto di bosco, tra l'altro provato già la settimana precedente senza alcun problema, per ampliare le possibile vie alternative che la zona può offrire. Il tracciato presenta brevi tratti in salita alternati ad altri più lunghi in discesa; sto appunto percorrendo uno di questi, costituito da un buon fondo battuto e uniforme, un po' coperto da radi residui di un disboscamento evidentemente avvenuto nelle vicinanze, per fortuna ad una velocità come al solito prudente e non elevata.
Ad un certo punto, d'improvviso, la bici si blocca e mi sento catapultare in aria! La cosa è talmente inaspettata e mi coglie così di sorpresa che non riesco ad opporre la minima contromisura; addirittura uno scarponcino mi rimane attaccato al pedale e sono scalzo su un piede. Anzi, mi pare di ricordare che la cosa che più mi viene spontanea mentre volo è il guardare per un attimo, davanti alla ruota anteriore che ha fatto da fulcro, per capire quale può essere stato l'ostacolo da me non visto che mi ha giocato lo scherzo. Atterro due o tre metri più avanti: cerco di rialzarmi subito per verificare prima il mio stato (qualche escoriazione, la più vistosa sul ginocchio destro); a parte il dolore mi pare di funzionare tutto. Sfilo la borraccia dalla bici e cerco di dare una ripulita alle ferite; poi recupero anche la scarpa. Ora tocca alla bici; non riesco ancora a realizzare cosa mi abbia fatto volare, niente radici o sassi vistosi al suolo. La bici sembra intatta, ma trascinandola verso me... la ruota anteriore è bloccata! No! Già una volta sono rimasto appiedato per una ruota deformata dopo una caduta e qui sto ad almeno 30 km da casa in un posto che vallo a spiegare a mia moglie! Eppure la ruota pare integra... ma non si muove di un millimetro.
Guardo allora i freni se possono aver subito qualche danno e sono loro bloccare la ruota. Ah...! Ecco il colpevole": una piccola "scheggia" di legno di 5-6 centimetri di lunghezza e delle dimensioni precise per andarsi ad incastrare perfettamente tra gomma/cerchione e forcella/freni. Talmente perfettamente che non riesco a far girare la ruota nemmeno tirandola a mano per farlo espellere. Preferisco non forzare ulteriormente, visto che l'incastro interessa anche un raggio. Sgancio i freni, sfilo la ruota e finalmente l'intruso salta via con la pressione un dito. Rimonto il tutto: la ruota gira alla perfezione.
Sono stranamente felice; eppure sono incappato proprio in quell'evento (un bastone nella ruota anteriore in piena discesa) che ogni volta che mi sentivo raccontare mi faceva rabbrividire e mi faceva pensare a quanta rabbia avrei provato se fosse toccato a me, tanto era un evento raro e quindi sinonimo di elevata sfortuna. Però, analizziamo i fatti: considerando il volo sono intero, la bici è integra, riesco a tornare a casa autonomamente e... mi è toccato quel caso su 1000 di jella pura, quindi ora dovrei essere "vaccinato"; statisticamente ora dovrei stare a posto per il resto della mia carriera di biker!
Quasi col sorriso sulle labbra risalgo in sella e riparto, proseguendo la discesa. Riesco a percorrere 20-30 metri, giusto il tempo per riprendere velocità (per fortuna sempre la mia consueta velocità moderata in discesa), che... questa volta vedo distintamente, seppure per una frazione di secondo, uno spezzone irregolare di ramo che va ad infilarsi tra i raggi della ruota anteriore e viene trascinata nella rotazione di questa verso l'alto, fino ad incontrare la forcella; anche in questo caso sono però impotente. Di nuovo vengo catapultato in aria atterrando poco più avanti e di nuovo mi ritrovo con altre escoriazioni, questa volta sul ginocchio sinistro. Per qualche secondo non ci vedo più dalla rabbia: la prima cosa che mi viene spontanea è di rialzarmi, afferrare la bici e scaraventarla (con un minimo di cura...) un paio di metri più in là e... lo ammetto, pur essendo uno che lo fa raramente, mi sono scappate due sonore bestemmie, che nel silenzio assoluto del bosco devo essere risaltate decisamente.
Essere incappato per due volte di seguito, a distanza di pochi minuti o meglio di pochi metri, in un evento che già è raro capiti una volta nella vita... Mi sembrano quelle combinazioni di una su un milione, che se si incanala come evento fortunato rappresenterebbe un terno secco al lotto!
Io invece sono riuscito a farlo al contrario!
 

Ryu80

Biker assatanatus
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se ci sono pezzi di legno per terra non è infrequente farli saltare dopo esserci passati sopra e ritrovarseli tra i raggi o da altre parti.
se è capitato 2 volte così rapidamente un motivo ci sarà no? francamente penso che "credere" nella fortuna/sfortuna, oltre che ad essere un atteggiamento fin troppo irrazionale, faccia soltanto venire acidità di stomaco.
 

tostarello

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finchè si può raccontare tutto ok o-o

i residui del taglio dei boschi sono tremendi, ogni volta che mi capita una situazione del genere mi viene il sudore freddo e passo pianissimo e con accortezza, sarà perchè in una occasione un ramo mi è saltato nella ruota posteriore rompendo il forcellino del cambio e facendo qualche altro danno, oltre a costringermi a rinunciare alla gita e fare 12 km a piedi
 

marco10

Biker poeticus
20/8/05
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... No! Già una volta sono rimasto appiedato per una ruota deformata dopo una caduta e qui sto ad almeno 30 km da casa in un posto che vallo a spiegare a mia moglie!...
...due settimane fà scendevo per una sterrarata sassosa a moderata velocità, quando anch'io mi sono ritrovato a volare (carpiato in avanti, esecuzione buona ma non perfetta, grado di difficoltà 2,2), dopo aver controllato i danni fisici (niente di rotto, ma lividi e sbucciature a profusione), recupero la bici... la ruota davanti era da un'altra parte ed il quick realese non l'ho più trovato. ho dovuto camminare 1h40 con la bici a rimorchio per raggiungere la strada ed poi aspettare altrettanto che il socio mi recuperasse...
p.s.: vi ringrazio se poteste evitare di dirmi che non avete mai sentito nessuno che ha rotto il quick realese (ma si scive così?), me l'hanno già detto tutti!! (e da oggi potrete dire che solo una volta avete sentito di tale rottura...)
 

tostarello

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...
p.s.: vi ringrazio se poteste evitare di dirmi che non avete mai sentito nessuno che ha rotto il quick realese (ma si scive così?), me l'hanno già detto tutti!! (e da oggi potrete dire che solo una volta avete sentito di tale rottura...)

non conosco la marca del tuo QR, ma se shimano ha avviato una campagna di richiamo ufficiale per quick release potenzialmente a rischio rottura, magari è perchè per quei QR qualche rottura ci sarà stata
 

geppo960

Biker grossissimus
23/6/03
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Guarda ..... dopo essere arrivato a leggere della tua prima caduta ero quasi tentato a rispondere "e capirai !! la chiami sfiga cappottare in discesa con ruota anteriore bloccata e rialzarsi senza quasi un graffio ?" poi proseguendo il racconto e leggendo che sei ricaduto più avanti allora ho detto: "cavolo questa si che è sfiga !!".
Cmq come sempre tutto è bene ciò che finisce bene, un consiglio che mi viene di dare da vecchietto come sono, quando si è soli, e per altro in perlustrazione di nuovi sentieri e tracciati, massima accortezza in discesa anche se sembra un'autostrada, fatela sempre a metà della velocita cui sembra si possa fare. Ci sarà tempo poi magari insieme ad amici, a farla come si deve, ma da soli sempre e cmq attenzione al cubo.
Ciao.
 

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